Punta d'ernia
Buona sera.
Nel pomeriggio di domenica scorsa mi sono recato al pronoto soccorso in quanto avvertivo delle forti fitte al testicolo destro.Il medico del pronto soccorso nel visitarmi ed escludendo patologie al carico dei testicoli mi ha diagnosticato un piccola punta d'ernia inguinale lato dx.Mi ha prescritto 3 giorni di nimesulide(mattina e sera) e un' ecografia scrotale.Gli ho chiesto se era da operare ma lui l' ha assolutamente escluso.Oggi devo dire che il dolore testicolare e' scomparso anche se di tanto in tanto ho delle fitte sul lato dx della pancia.Ora vorrei capire cosa devo fare per tenerla sotto controllo.Dovrei sentire un'altro parere?rischio qualcosa allo stato attuale?devo stare a riposo?In sostanza quale e' l'iter che dovrei seguire?
Nel ringraziarvi porgo cordiali saluti
Nel pomeriggio di domenica scorsa mi sono recato al pronoto soccorso in quanto avvertivo delle forti fitte al testicolo destro.Il medico del pronto soccorso nel visitarmi ed escludendo patologie al carico dei testicoli mi ha diagnosticato un piccola punta d'ernia inguinale lato dx.Mi ha prescritto 3 giorni di nimesulide(mattina e sera) e un' ecografia scrotale.Gli ho chiesto se era da operare ma lui l' ha assolutamente escluso.Oggi devo dire che il dolore testicolare e' scomparso anche se di tanto in tanto ho delle fitte sul lato dx della pancia.Ora vorrei capire cosa devo fare per tenerla sotto controllo.Dovrei sentire un'altro parere?rischio qualcosa allo stato attuale?devo stare a riposo?In sostanza quale e' l'iter che dovrei seguire?
Nel ringraziarvi porgo cordiali saluti
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La diagnosi di "punta d'ernia" corrisponde ad una situazione-limite e non precisamente collocabile nella anatomia patologica che vuole indicare il primo manifestarsi di un'ernia che non si è ancora sviluppata in misura tale da impegnarsi nel canale inguinale.
Il limite tra normalità e patologia è in questo caso alquanto sfumato e demandato alla sensibilità del Chirurgo piuttosto che ai sintomi manifestati in una zona anatomica già normalmente "cedevole" e spesso interessata dall'irradiazione di dolenzie che possono riconoscere origine anche in diverse affezioni del sistema muscoloscheletrico o genitourinario, elementi che per altro mi sembra di ravvisare nei quesiti da lei precedentemente inoltrati.
In definitiva il consiglio che è possibile darle CON TUTTI I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, è quello di ripetere un controllo chirurgico a distanza di tempo, ma di tenere in considerazione, con l'aiuto del suo Medico Curante, anche altre possibilità diagnostiche per quanto riguarda l'attribuzione del dolore riferito.
Il limite tra normalità e patologia è in questo caso alquanto sfumato e demandato alla sensibilità del Chirurgo piuttosto che ai sintomi manifestati in una zona anatomica già normalmente "cedevole" e spesso interessata dall'irradiazione di dolenzie che possono riconoscere origine anche in diverse affezioni del sistema muscoloscheletrico o genitourinario, elementi che per altro mi sembra di ravvisare nei quesiti da lei precedentemente inoltrati.
In definitiva il consiglio che è possibile darle CON TUTTI I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA, è quello di ripetere un controllo chirurgico a distanza di tempo, ma di tenere in considerazione, con l'aiuto del suo Medico Curante, anche altre possibilità diagnostiche per quanto riguarda l'attribuzione del dolore riferito.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 16/07/2009.
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