Potreste dirmi se c e una speranza per me di guarire senza andare dal chirurgo, e oltretutto
Salve a tutti, scrivo la presente per richiedere informazioni riguardanti il mio caso di fistola sacro coccigea. Ho 23 anni e negli anni precedenti avevo delle perdite di sangue tra la zona delle natiche. Il medico mi consigliò di usare gentalin beta con sciacqui di acqua e amuchina. Da un paio di giorni accuso dolora sempre in quella zona e ho notato di avere un gonfiore sferico con un piccolo foro sempre in zona. Il medico mi ha detto che ho un ascesso e mi ha consigliato di fare bagni con amuchina di mettere unguento ittiolato e di usare antibiotico clavulin. Oggi il terzo giorno accuso meno dolore ma sono sempre bloccato nei movimenti e non riesco a sedermi. Il medico mi ha detto di attendere 8 giorni prima di andare di chirurgia. Potreste dirmi se c e una speranza per me di guarire senza andare dal chirurgo, e oltretutto volevo delle descrizioni sull'anestesia che applicano in questi casi (spero non la lombo sacrale altrimenti piango). In attesa di delucidazioni colgo l occasione per porgere distinti saluti e ringraziamenti.
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Se si tratta di una cisti pilonidale con fistola, la chirurgia
è l' unica soluzione. L' anestesia puo' essere generale, loco generale o locale in base alla situazione locale e ad altri fattori che verranno valutati dal chirurgo.Auguri!
è l' unica soluzione. L' anestesia puo' essere generale, loco generale o locale in base alla situazione locale e ad altri fattori che verranno valutati dal chirurgo.Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Grazie dottore, ieri dopo che nel pomeriggio ho accusato dolore intenso ho richiamato il medico curante, che e anche egli un chirurgo. Visitandomi ha notato un canale, ascesso, gonfio, che parte dalla zona sx del gluteo. Ma non c'è ancora forma o perdita di pus in zona. Oltretutto con l'evacuazione di alcune feci, ho provato un totale rilassamento quasi come se mi fosse passato tutto. Dopo alcune ore ha ricominciato a farmi male. Il medico mi ha detto che conviene aspettare almeno altri 2 giorni per attendere che il contenuto si svuoti e che l'infezione si calmi prima di intervenire chirurgicamente. Dottore mi può spiegare cosa stà succedendo, e oltretutto mi potrebbe dire perchè ho provato quel senso di guarigione come descritto sopra. In attesa di una vostra risposta colgo ancora l'occasione per porgervi distinti saluti.
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Probabilmente e' accaduto che grazie all'emissione delle feci la regione ha beneficiato per un breve lasso di tempo di una minore tensione: in altre parole l'ascesso si e' trovato meno "compresso" dai tessuti circostanti e il dolore e' conseguentemente diminuito. E' pero' verosimile che tale sensazione sia stata comunque di breve durata, perche' l'infezione invariabilmente va avanti, cosi che dopo poco l'ascesso si tende di nuovo.
Bene le ha detto il suo Medico Curante riguardo la necessita' di attendere qualche giorno: un po' come dal dentista, quando c'e' un ascesso non e' possibile effettuare la cura definitiva... In genere e' possibile "aiutare" questa fase con l'utilizzo di antibiotici e antinfiammatori (il cui utilizzo deve pero' essere prescritto necessariamente da chi ha avuto modo di visitarla); a volte potrebbe persino essere necessario lo svuotamento chirurgico dell'ascesso.
Quando fra pochi giorni la fase acuta sara' un ricordo dovra' comunque prevedere di sottoporsi al trattamento chirurgico definitivo (sempre ovviamente se e quando il Chirurgo lo riterra' opportuno) che consiste nell'asportazione chirurgica della cisti e di eventuali fistole ad essa correlate.
Se ha tempo e voglia di conoscere altri particolari su questa patologia le consiglio di leggere l'articolo disponibile al link https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/118-cisti-e-fistola-sacro-coccigea-ovvero-il-sinus-pilonidalis.html
Cordiali saluti
Bene le ha detto il suo Medico Curante riguardo la necessita' di attendere qualche giorno: un po' come dal dentista, quando c'e' un ascesso non e' possibile effettuare la cura definitiva... In genere e' possibile "aiutare" questa fase con l'utilizzo di antibiotici e antinfiammatori (il cui utilizzo deve pero' essere prescritto necessariamente da chi ha avuto modo di visitarla); a volte potrebbe persino essere necessario lo svuotamento chirurgico dell'ascesso.
Quando fra pochi giorni la fase acuta sara' un ricordo dovra' comunque prevedere di sottoporsi al trattamento chirurgico definitivo (sempre ovviamente se e quando il Chirurgo lo riterra' opportuno) che consiste nell'asportazione chirurgica della cisti e di eventuali fistole ad essa correlate.
Se ha tempo e voglia di conoscere altri particolari su questa patologia le consiglio di leggere l'articolo disponibile al link https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/118-cisti-e-fistola-sacro-coccigea-ovvero-il-sinus-pilonidalis.html
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#4]
Utente
Grazie dottori, ieri non ho resistito e sono andato al pronto soccorso. Dopo visite dal chirurgo mi diagnostica ascesso sacro coccigeo, si procede con intervento ed anestesia locale. Dopo 4 ignezioni di anestetico, ho iniziato a passare le pene dell'inferno. Non vi racconto cosa e successo, ma mi sembrava di stare su un campo di battaglia durante l epoca di Napoleone. Il chirurgo giustificava che io ho una soglia di dolore molto bassa e che anche le iniezzioni sono poco efficaci. Ora ho la famosa garza e domani procedo con la prima medicazione. Mi potreste chiarire se per caso e possibile e come evitare il successivo intervento oppure se fare l'anestesia totale per lo stesso. Io credo di essere molto debole in queste cose e oltretutto conducono a scene umilianti per me e per la mia psiche poichè già tutt'ora dopo questa esperienza la vita mi è molto cambiata. Grazie ancora di cuore. attendo risposte e delucidazioni.
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Non so se interpreto correttamente cosa e' accaduto, ma sembra che le sia stato semplicimente drenato l'ascesso. Si e' verificato insomma quello che le ho scritto ieri: "a volte potrebbe persino essere necessario lo svuotamento chirurgico dell'ascesso". Del resto in urgenza non c'era altro da fare, soprattutto se non ha fatto terapia con antibiotici e antinfiammatori, oppure se l'ha fatta ma lo stesso non ha avuto i risultati sperati. Ed e' anche naturale che l'anestesia non abbia sortito grande effetto: se ha letto il mio articolo ne potra' facilmente comprendere i motivi.
L'intervento definitivo invece, che prevede l'asportazione chirurgica della cisti e di eventuali fistole ad essa correlate, non e' una cosa da evitare, ma anzi una prodeura alla quale, per il suo bene futuro, dovra' sottoporsi al piu' presto. Magari dopo l'estate, visto che adesso, con il caldo, le sofferenze sarebbero maggiori.
Per quanto riguarda l'anestesia sara' bene parlarne direttamente con il Chirurgo che si occupera' dell'intervento: sempre nell'articolo citato avra' letto che l’anestesia generale non e' indicata, poiche' la posizione supina che deve assumere il paziente puo' far crescere i rischi derivanti dalla intubazione oro-tracheale; in genere si opera in anestesia locale, e spesso non serve il ricovero.
Rimaniamo in attesa di conoscere le ulteriori evoluzioni del suo caso.
Cordiali saluti
L'intervento definitivo invece, che prevede l'asportazione chirurgica della cisti e di eventuali fistole ad essa correlate, non e' una cosa da evitare, ma anzi una prodeura alla quale, per il suo bene futuro, dovra' sottoporsi al piu' presto. Magari dopo l'estate, visto che adesso, con il caldo, le sofferenze sarebbero maggiori.
Per quanto riguarda l'anestesia sara' bene parlarne direttamente con il Chirurgo che si occupera' dell'intervento: sempre nell'articolo citato avra' letto che l’anestesia generale non e' indicata, poiche' la posizione supina che deve assumere il paziente puo' far crescere i rischi derivanti dalla intubazione oro-tracheale; in genere si opera in anestesia locale, e spesso non serve il ricovero.
Rimaniamo in attesa di conoscere le ulteriori evoluzioni del suo caso.
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Grazie, passate circa 2 settimane dallo svuotamento dell'ascesso, ormai sono in totale guarigione. Ora il chirurgo che mi ha operato ha già iniziato a progettare l'intervento finale. Ora, prima di sottopormici, vorrei condurre delle visite specialistiche, e oltretutto vorrei trovare centri e medici che mi aiutino psicologicamente ad affrontare la cosa. Il chirurgo vuole anestetizzarmi con anestesia peridurale, e già da ciò che mi raccontano e da ciò che ho anche visto su internet sono alquanto terrorizzato. Sono sempre dell'opinione anestesia generale, oltretutto vorrei anche evitare le medicazioni con garza, visto che già quelle per l'ascesso sono state molto dolorose. Adesso vorrei solo un aiuto da parte di voi dottori per sapere se ci sono metodi innovativi o metodi che mi aiutino a sopportare e a combattere il dolore, altrimenti rischio che mi ammalo ancor prima dell'intervento, ho sentito di metodi di congelamento, quale ospedale mi consigliate per affrontare la cosa al meglio. Sono disposto a viaggiare. In attesa di risposta porgo distinti saluti.
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Inizierei col dirle che tutti i grandi Centri Chirurgici sono perfettamente in grado di gestire un intervento di Chirurgia di questo tipo: mi sembra inutile viaggiare verso citta' lontane; anzi e' preferibile che lei rimanga il piu' possibile vicino casa, in modo che i controlli successivi e le medicazioni possano essere seguite dallo stesso Centro dove effettua l'intervento. Senza contare che in caso di problemi e' sicuramente un vantaggio avere il Chirurgo non troppo lontano.
Come gia' le ho detto l'anestesia generale non e' consigliabile; e' un problema di sicurezza, una cautela nei confronti del paziente, non un capriccio dell'equipe chirurgica, perche' l'intubazione oro-tracheale prevista con questo tipo di anestesia non sarebbe correttamente gestibile quando il paziente si trova "a pancia sotto". E poi, onestamente, appare una procedura esagerata per un intervento che invece puo' essere condotto con serenita' in anestesia locale oppure in peridurale. Anche perche' nel corso dell'intervento il dolore puo' essere completamente annullato da qualunque anestesia (locale, peridurale, o generale che sia), ma il problema rimane casomai nel post-operatorio, e il controllo di questa fase non dipende da quale anestesia ha fatto in Sala Operatoria, ma dalle terapie analgesiche da fare subito dopo e all'occorrenza al domicilio nei giorni successivi.
Per quanto riguarda le Visite Specialistiche, non meglio definite, che lei vorrebbe fare non comprendo onestamente quali potrebbero essere: la Visita Chirurgica l'ha gia' fatta, quella Cardiologica e Anestesiologica la faranno in automatico prima dell'intervento; non vedo quindi alcuna necessita' di sottoporsi ad altre consulenze.
Infine le medicazioni: come avra' letto le tecniche operatorie sono sostanzialmente due, e sarebbe importante capire quale di queste vuole utilizzare il suo Chirurgo, perche' le medicazioni nel post-operatorio durano piu' a lungo nel caso venga utilizzata una tecnica aperta. Ci faccia sapere e saremo piu' precisi.
Cordiali saluti
Come gia' le ho detto l'anestesia generale non e' consigliabile; e' un problema di sicurezza, una cautela nei confronti del paziente, non un capriccio dell'equipe chirurgica, perche' l'intubazione oro-tracheale prevista con questo tipo di anestesia non sarebbe correttamente gestibile quando il paziente si trova "a pancia sotto". E poi, onestamente, appare una procedura esagerata per un intervento che invece puo' essere condotto con serenita' in anestesia locale oppure in peridurale. Anche perche' nel corso dell'intervento il dolore puo' essere completamente annullato da qualunque anestesia (locale, peridurale, o generale che sia), ma il problema rimane casomai nel post-operatorio, e il controllo di questa fase non dipende da quale anestesia ha fatto in Sala Operatoria, ma dalle terapie analgesiche da fare subito dopo e all'occorrenza al domicilio nei giorni successivi.
Per quanto riguarda le Visite Specialistiche, non meglio definite, che lei vorrebbe fare non comprendo onestamente quali potrebbero essere: la Visita Chirurgica l'ha gia' fatta, quella Cardiologica e Anestesiologica la faranno in automatico prima dell'intervento; non vedo quindi alcuna necessita' di sottoporsi ad altre consulenze.
Infine le medicazioni: come avra' letto le tecniche operatorie sono sostanzialmente due, e sarebbe importante capire quale di queste vuole utilizzare il suo Chirurgo, perche' le medicazioni nel post-operatorio durano piu' a lungo nel caso venga utilizzata una tecnica aperta. Ci faccia sapere e saremo piu' precisi.
Cordiali saluti
[#8]
Gentile Utente,
ho letto tutta la storia relativa al suo problema fin dall'inizio e mi permetto di darle qualche suggerimento da Anestesista perchè comunque una delle sue preoccupazioni, vedo, è anche quella relativa alla tecnica anestesiologica da effettuare.
Se mi permette, sia per esperienza professionale sia per esperienza personale avendola provata su me stesso, oggi la tecnica anestesiologica migliore per affrontare questo intervento è la loco-regionale (ALR). Specifico meglio: l'anestesia spinale. Simile alla peridurale sopra accennata e spesso erroneamente confusa con essa perchè simile nell'approccio ma tecnicamente differente e meno invasiva della "peridurale".
In ogni caso una tecnica assolutamente indolore: io spesso affermo che è più doloroso un prelievo di sangue o il posizionamento di una flebo piuttosto che la spinale perchè l'ago utilizzato è dello spessore di un capello!
Non che l'Anestesia Generale non possa essere fatta, ma per una serie di fattori di cui in parte ha parlato così esaustivamente il dott. Spina nel suo articolo sull'argomento è utilizzata per questo intervento solo nel caso in cui vi siano controindicazioni a poter effettuare una ALR. E' per tanto desueta. Bisogna infatti sempre soppesare i rischi e i benefici di ciò che facciamo. Che senso ha, potendo scegliere, addormentare, intubare, collegare a ventilatore automatico, girarlo a pancia e faccia in giù con un tubo in bocca un paziente quando con una banale punturina otteniamo lo stesso effetto? Ricordo sempre i vantaggi della spinale nel postoperatorio perchè oltre l'intera durata dell'intervento garantisce l'analgesia per buona parte della giornata, proseguendo poi quella tradizionale con farmaci per os o in vena. E poi rispetto alla "generale" al ritorno in camera si può tranquillamente bere e poco dopo mangiare, che è cosa che i pazienti a digiuno da ore gradiscono molto!
Senza dimenticare poi che se proprio il paziente è ansioso e gradisce dormire nulla vieta di favorire il sonno con un po di sedazione sul letto operatorio senza che questo comporti necessariamente una anestesia generale. Proprio un sonno tranquillo, come quello che facciamo nel nostro letto, per il comfort del paziente.
Tutte queste notizie potranno esserle confermate dall'Anestesista con cui farà la visita prima dell'intervento, però dopo aver letto qui questi consigli potrà fare un scelta più consapevole e di tutto vantaggio per lei.
Saluti cari
ho letto tutta la storia relativa al suo problema fin dall'inizio e mi permetto di darle qualche suggerimento da Anestesista perchè comunque una delle sue preoccupazioni, vedo, è anche quella relativa alla tecnica anestesiologica da effettuare.
Se mi permette, sia per esperienza professionale sia per esperienza personale avendola provata su me stesso, oggi la tecnica anestesiologica migliore per affrontare questo intervento è la loco-regionale (ALR). Specifico meglio: l'anestesia spinale. Simile alla peridurale sopra accennata e spesso erroneamente confusa con essa perchè simile nell'approccio ma tecnicamente differente e meno invasiva della "peridurale".
In ogni caso una tecnica assolutamente indolore: io spesso affermo che è più doloroso un prelievo di sangue o il posizionamento di una flebo piuttosto che la spinale perchè l'ago utilizzato è dello spessore di un capello!
Non che l'Anestesia Generale non possa essere fatta, ma per una serie di fattori di cui in parte ha parlato così esaustivamente il dott. Spina nel suo articolo sull'argomento è utilizzata per questo intervento solo nel caso in cui vi siano controindicazioni a poter effettuare una ALR. E' per tanto desueta. Bisogna infatti sempre soppesare i rischi e i benefici di ciò che facciamo. Che senso ha, potendo scegliere, addormentare, intubare, collegare a ventilatore automatico, girarlo a pancia e faccia in giù con un tubo in bocca un paziente quando con una banale punturina otteniamo lo stesso effetto? Ricordo sempre i vantaggi della spinale nel postoperatorio perchè oltre l'intera durata dell'intervento garantisce l'analgesia per buona parte della giornata, proseguendo poi quella tradizionale con farmaci per os o in vena. E poi rispetto alla "generale" al ritorno in camera si può tranquillamente bere e poco dopo mangiare, che è cosa che i pazienti a digiuno da ore gradiscono molto!
Senza dimenticare poi che se proprio il paziente è ansioso e gradisce dormire nulla vieta di favorire il sonno con un po di sedazione sul letto operatorio senza che questo comporti necessariamente una anestesia generale. Proprio un sonno tranquillo, come quello che facciamo nel nostro letto, per il comfort del paziente.
Tutte queste notizie potranno esserle confermate dall'Anestesista con cui farà la visita prima dell'intervento, però dopo aver letto qui questi consigli potrà fare un scelta più consapevole e di tutto vantaggio per lei.
Saluti cari
La consulenza è prestata a titolo puramente
gratuito secondo lo stile Medicitalia.it
Dott. Stelio ALVINO
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 35.4k visite dal 18/06/2009.
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