Postumi intervento ernia crurale
Buonasera,
sono una ragazza di 32 anni che il 23/06/2021 è stata operata di ernia crurale a destra.
La mia era un'ernia piccola e mi sono accorta di averla perchè sporgente.
Ho deciso di operarmi pensando che fosse la soluzione migliore, sapendo inoltre di voler cercare una gravidanza.
Di questo ho subito chiesto informazioni al chirurgo, che mi ha detto che dopo un recupero di circa 6 mesi non avrei avuto problemi.
L'operazione si è svolta velocemente, mi hanno tolto anche un linfonodo reattivo e benigno di circa 2 cm, ma ho da subito avvertito un forte dolore all'inguine.
Ho comunque atteso circa un mesetto sperando in una ripresa post intervento, dandomi i dovuti tempi fisiologici; dopodichè è iniziato il mio calvario con qualsiasi specialista.
Il dolore all'inguine si amplifica quando cammino veloce (esempio sul tapis roulant), dandomi anche sensazione di formicolio ed intorpidimento nella parte anteriore ed interna della coscia e, raramente, fino al piede.
Sento precisamente una sorta di "pallina" dolente al tatto, un po' incastrata, non sempre la individuo.
Ad oggi ho consultato i seguenti specialisti e fatto le seguenti visite mediche.
Le versioni sono contrastanti se non mancanti (perchè i dottori non sanno cosa dirmi):
-chirurgo che mi ha operato: dapprima mi ha fatto iniezioni di cortisone, poi abbiamo scoperto che avevo altri linfonodi ingrossati quindi, dopo circa 4 mesi di infiltrazioni e visite, lo stesso chirurgo ed il primario di chirurgia mi hanno prescritto dei farmaci per le vene dicendomi che il mio dolore è sicuramente causato da un linfonodo e che al massimo lo avrebbero tolto.
Nessun risultato dai farmaci se non reazione allergica.
-ginecologo: concorda sul linfonodo evidentemente intrappolato in un'aderenza, in pratica un caso su un miliardo.
-fisiatra: crede possano essere o il nervo femorale leso o intrappolato, o il muscolo psoas contratto.
Secondo lui, dovrei fare un ciclo di cortisone e poi fisioterapia.
-ecografie: evidenziano, ad oggi, linfonodi ingrossati reattivi, di cui il più grande misura circa 13 mm.
-medico di base: sostiene sia impossibile che un linfonodo causi questi problemi.
-neurologo: non sa cosa dirmi, sto facendo un ciclo di Xinepa.
-RM: il chirurgo diceva di escludere ernie discali, e così ho fatto.
Ho in programma anche: un'eco di controllo post intervento ed un'elettromiografia.
Nel frattempo ho ricominciato a fare stretching avvertendo da subito un forte dolore in corrispondenza della cicatrice, che si propaga sull'addome e sul fianco oltre che sul gluteo (sembra sciatica).
Non so più come fare, a chi rivolgermi, se farmi riaprire e rioperare se necessario, se darmi tempo.
Sono disperata perchè vorrei tanto questa gravidanza ma fisicamente non mi sento pronta e soprattutto sono depressa e disperata perchè non trovo soluzioni concordi da nessun professionista.
Chiedo scusa anticipatamente per il racconto prolisso e ringrazio chiunque abbia tempo e voglia di darmi qualche consiglio.
Buona serata
sono una ragazza di 32 anni che il 23/06/2021 è stata operata di ernia crurale a destra.
La mia era un'ernia piccola e mi sono accorta di averla perchè sporgente.
Ho deciso di operarmi pensando che fosse la soluzione migliore, sapendo inoltre di voler cercare una gravidanza.
Di questo ho subito chiesto informazioni al chirurgo, che mi ha detto che dopo un recupero di circa 6 mesi non avrei avuto problemi.
L'operazione si è svolta velocemente, mi hanno tolto anche un linfonodo reattivo e benigno di circa 2 cm, ma ho da subito avvertito un forte dolore all'inguine.
Ho comunque atteso circa un mesetto sperando in una ripresa post intervento, dandomi i dovuti tempi fisiologici; dopodichè è iniziato il mio calvario con qualsiasi specialista.
Il dolore all'inguine si amplifica quando cammino veloce (esempio sul tapis roulant), dandomi anche sensazione di formicolio ed intorpidimento nella parte anteriore ed interna della coscia e, raramente, fino al piede.
Sento precisamente una sorta di "pallina" dolente al tatto, un po' incastrata, non sempre la individuo.
Ad oggi ho consultato i seguenti specialisti e fatto le seguenti visite mediche.
Le versioni sono contrastanti se non mancanti (perchè i dottori non sanno cosa dirmi):
-chirurgo che mi ha operato: dapprima mi ha fatto iniezioni di cortisone, poi abbiamo scoperto che avevo altri linfonodi ingrossati quindi, dopo circa 4 mesi di infiltrazioni e visite, lo stesso chirurgo ed il primario di chirurgia mi hanno prescritto dei farmaci per le vene dicendomi che il mio dolore è sicuramente causato da un linfonodo e che al massimo lo avrebbero tolto.
Nessun risultato dai farmaci se non reazione allergica.
-ginecologo: concorda sul linfonodo evidentemente intrappolato in un'aderenza, in pratica un caso su un miliardo.
-fisiatra: crede possano essere o il nervo femorale leso o intrappolato, o il muscolo psoas contratto.
Secondo lui, dovrei fare un ciclo di cortisone e poi fisioterapia.
-ecografie: evidenziano, ad oggi, linfonodi ingrossati reattivi, di cui il più grande misura circa 13 mm.
-medico di base: sostiene sia impossibile che un linfonodo causi questi problemi.
-neurologo: non sa cosa dirmi, sto facendo un ciclo di Xinepa.
-RM: il chirurgo diceva di escludere ernie discali, e così ho fatto.
Ho in programma anche: un'eco di controllo post intervento ed un'elettromiografia.
Nel frattempo ho ricominciato a fare stretching avvertendo da subito un forte dolore in corrispondenza della cicatrice, che si propaga sull'addome e sul fianco oltre che sul gluteo (sembra sciatica).
Non so più come fare, a chi rivolgermi, se farmi riaprire e rioperare se necessario, se darmi tempo.
Sono disperata perchè vorrei tanto questa gravidanza ma fisicamente non mi sento pronta e soprattutto sono depressa e disperata perchè non trovo soluzioni concordi da nessun professionista.
Chiedo scusa anticipatamente per il racconto prolisso e ringrazio chiunque abbia tempo e voglia di darmi qualche consiglio.
Buona serata
[#1]
Sarebbe importante sapere se è stata usata una protesi e di che tipo, se sono stati utilizzati punti di sutura e di che materiale e perche' i linfonodi sono ingrossati.
Sindromi dolorose dopo ernioplastica sono relativamente comuni, in genere si risolvono spontaneamente ma in caso particolari puo' essere necessario un reintervento. Prego.
Sindromi dolorose dopo ernioplastica sono relativamente comuni, in genere si risolvono spontaneamente ma in caso particolari puo' essere necessario un reintervento. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 01/02/2022.
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