Dolore inguinale

Buonasera, un po' di mesi fa, accusai un dolore dove di solito cresce l'ernia inguinale, dopo un po' sparì.
Circa 1 mese fa mi ritornò, avendo dolori quando mi abbassavo e quando facevo atti dovuti, l'avevo quando mi muovevo e quando alzavo un po' la voce, e anche quando tossivo ma raramente.
Andai da un medico che mi controllo il canale inguinale e mi palpo l'addome e non trovo nulla, in seguito riebbi il dolore e feci un ecografia addominale, tutto apposto pure li, ma dopo questa avevo ancora dolore a volte, allora su consiglio del medico feci esame del sangue per vedere se c'era l'appendice infiammata, ho fatto emocromo VES e PCR, ma nulla. Ho fatto esami delle urine, tutto apposto, ma a volte questo dolore continua a ripresentarsi, ad esempio quando svuoto la vescica avverto delle fitte quando mi muovo e quando mi sforzo, sempre a volte.
Se gentilmente potrei avere un parere da parte di voi medici, buona serata.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile Signore, se le visite e le indagini effettuate sono risultate negative, potrebbe trattarsi di una pubalgia. La Sindrome retto-adduttoria, definita più comunemente Pubalgia , è molto diffusa tra gli sportivi. Può colpire, sebbene più raramente, anche chi non pratica sport in modo professionistico e spesso, in questi casi, la causa va ricercata in altri fattori, come gli squilibri posturali. Le cause della Sindrome retto-adduttoria, soprattutto nella forma classica di lesione cronica, vanno ricercate in un sovraccarico funzionale relativo. Non è quindi necessario un elevato livello di sollecitazione, ma può essere sufficiente anche un carico modestamente elevato applicato a una struttura vulnerabile. Le cause meccaniche, di gran lunga le più frequenti, sono in grado di alterare gli equilibri muscolari e tendinei e conseguentemente di rendere più vulnerabili al microtrauma le inserzioni. Scoliosi, iperlordosi, ipolordosi, varismo marcato delle ginocchia, eterometrie degli arti inferiori e patologie a carico dell’articolazione coxo-femorale possono produrre disturbi della meccanica muscolare e tendinea della regione sovra e sottopubica. La terapia conservativa della Pubalgia consiste soprattutto nella correzione di cause meccaniche infiammatore, o eventuali cause flogistiche e metaboliche, attraverso la correzione di posture scorrette, l’uso di rialzi nelle eterometrie, plantari per modificare la distribuzione del carico sugli arti inferiori. A questa viene associato un periodo, più o meno prolungato, di riposo o riduzione del carico, eseguendo esercizi in palestra a catena chiusa o attività in acqua. E’ consigliato evitare in modo assoluto il riposo completo, perché l’inattività provoca, a livello delle strutture tendinee, gli stessi effetti del sovraccarico. Di solito è bene associare un trattamento farmacologico antalgico a base di FANS e/o di steroidi. Nei casi particolarmente resistenti è utile una terapia infiltrativa. Cordialmente Prof. Giorgio Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Utente
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Egregio Prof.,la ringrazio per l'attenzione,la ringrazio vivamente per aver risposto al mio consulto, vedrò col mio medico di mettere in atto questa cosa se continua, ovviamente parlando con lui.Le auguro una buona serata.