Una sciocchezza, che loro lo hanno fatto
Salve,
la settimana scorsa ho avvertito improvvisamente dei piccoli dolori all'osso sacro...nel giro di 2/3 giorni mi sono ritrovata a non potermi più muovere tanto dal dolore!sono andata al pronto soccorso e mi hanno dato antibiotico mattina e sera e gentalin beta da applicare mattina e sera dopo 4 giorni di questa cura non ho avuto miglioramenti...anzi sono peggiorata catastroficamente,mi sono così rivosta a vari chirurghi tutti d'accordo sul fatto che trattasi di un ascesso coccigeo e tutti daccordo su una cura con antibiotico ad inniezione abinato con antinfiammatorio e ad un gastroprotettore per tutti questi farmaci assunti.
Mi dicono che se sarò fortunata e l'ascesso scoppiasse da solo liberandomi dal pus e anche dal dolore il chirurgo potrebbe avere la possibilità di riuscire ad individuare il corpo esterno(mi hanno detto peli incarniti formati dalla cellula staminale)e incidere un piccolo diametro (sempre arrivando fino a raschiare l'osso) per asportarlo.e che in questo caso possono anche mettere i punti.
Se (come già so che succedereà) non sarò così fortunata, dovranno asportare un diametro molto più grosso, arrivare comunque a raschiare l'osso e quindi senza punti.
La mia paura più grande è lo zaffo!Non lo voglio nemmeno sentire nominare e qil chirurgo mi ha detto che no è una tecnica che lui usa e che lascia la ferita aperta così com'è che io dovrò docciare 3/4 volte al giorno per tenerla pulita....(da satici)
La mia domanda è:ho sentito tantissime prsone dirmi che è una sciocchezza, che loro lo hanno fatto e che gli hanno messo i punti, o addirittura persone a cui l'ascesso è scoppiato ed è finita là....
Vorrei un pò di chiarezza....
p.s.il medicinale delle inniezioni è fortissimo...non avete consigli per rendere la tortura meno dolorosa?anche un altro posto del corpo dove poter eseguire la puntura diverso dal sedere?
Grazie in anticipo
Disperata e Afflitta
20anni.
la settimana scorsa ho avvertito improvvisamente dei piccoli dolori all'osso sacro...nel giro di 2/3 giorni mi sono ritrovata a non potermi più muovere tanto dal dolore!sono andata al pronto soccorso e mi hanno dato antibiotico mattina e sera e gentalin beta da applicare mattina e sera dopo 4 giorni di questa cura non ho avuto miglioramenti...anzi sono peggiorata catastroficamente,mi sono così rivosta a vari chirurghi tutti d'accordo sul fatto che trattasi di un ascesso coccigeo e tutti daccordo su una cura con antibiotico ad inniezione abinato con antinfiammatorio e ad un gastroprotettore per tutti questi farmaci assunti.
Mi dicono che se sarò fortunata e l'ascesso scoppiasse da solo liberandomi dal pus e anche dal dolore il chirurgo potrebbe avere la possibilità di riuscire ad individuare il corpo esterno(mi hanno detto peli incarniti formati dalla cellula staminale)e incidere un piccolo diametro (sempre arrivando fino a raschiare l'osso) per asportarlo.e che in questo caso possono anche mettere i punti.
Se (come già so che succedereà) non sarò così fortunata, dovranno asportare un diametro molto più grosso, arrivare comunque a raschiare l'osso e quindi senza punti.
La mia paura più grande è lo zaffo!Non lo voglio nemmeno sentire nominare e qil chirurgo mi ha detto che no è una tecnica che lui usa e che lascia la ferita aperta così com'è che io dovrò docciare 3/4 volte al giorno per tenerla pulita....(da satici)
La mia domanda è:ho sentito tantissime prsone dirmi che è una sciocchezza, che loro lo hanno fatto e che gli hanno messo i punti, o addirittura persone a cui l'ascesso è scoppiato ed è finita là....
Vorrei un pò di chiarezza....
p.s.il medicinale delle inniezioni è fortissimo...non avete consigli per rendere la tortura meno dolorosa?anche un altro posto del corpo dove poter eseguire la puntura diverso dal sedere?
Grazie in anticipo
Disperata e Afflitta
20anni.
[#1]
Non si comprende il senso della sua richiesta :
-ha paura dello zaffo e il chirurgo l'ha rassicurata che non lo userà
Per il resto mi sembra che l'approccio sin qui tenuto sia corretto e pertanto si affidi con fiducia senza ascoltare "quel che si dice" in giro che crea ulteriore ansia.
Cordiali saluti
-ha paura dello zaffo e il chirurgo l'ha rassicurata che non lo userà
Per il resto mi sembra che l'approccio sin qui tenuto sia corretto e pertanto si affidi con fiducia senza ascoltare "quel che si dice" in giro che crea ulteriore ansia.
Cordiali saluti
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#3]
Utente
scrivo sempre su questo sito e sono sempre rimasta stupefatta dall'eggregio modo di rispondere dei vari medici...devo dire che stavolta mi è andata male....
Per i prossimi che leggeranno la mia richiesta di consulto vorrei dire che:
Ho smesso la cura con antibiotici per via orale perchè mi hanno dato le punture che però sono estremamente dolorose e ne sono riuscita a fare solo 2....l'ultima stavo per spezzare l'ago!
Quindi per non incorrere in altri pericoli ho preso il klacid 500 (non quello a rilascio graduale....quello normale)
inoltre sto applicando una cerema al littiolo, lo scopo è quello di far esplodere il tutto.....
con chiunque parlo, anche persone che l'hanno già fatto mi dicono di star tranquilla perchè è una sciocchezza...il chirurgo da cui sono stata mi ha descritto il tutto con un tono da tragedia....che dovrà fare una voragine, asportare quante più cose, raschiare l'osso, mettere ua garza per i primi giorni per fermare il sangue altrimenti potrei morire, e che poi ci vogliono circa 3 mesi per tornare a condurre una vita normale....
siccome ho riscontrato poco e niente di tutto ciò....sia in altri consulti che in persone che hanno avuto la stessa cosa...volevo chiarzza....
tutto qui.....
non mi sembra poi così complicato....
Per i prossimi che leggeranno la mia richiesta di consulto vorrei dire che:
Ho smesso la cura con antibiotici per via orale perchè mi hanno dato le punture che però sono estremamente dolorose e ne sono riuscita a fare solo 2....l'ultima stavo per spezzare l'ago!
Quindi per non incorrere in altri pericoli ho preso il klacid 500 (non quello a rilascio graduale....quello normale)
inoltre sto applicando una cerema al littiolo, lo scopo è quello di far esplodere il tutto.....
con chiunque parlo, anche persone che l'hanno già fatto mi dicono di star tranquilla perchè è una sciocchezza...il chirurgo da cui sono stata mi ha descritto il tutto con un tono da tragedia....che dovrà fare una voragine, asportare quante più cose, raschiare l'osso, mettere ua garza per i primi giorni per fermare il sangue altrimenti potrei morire, e che poi ci vogliono circa 3 mesi per tornare a condurre una vita normale....
siccome ho riscontrato poco e niente di tutto ciò....sia in altri consulti che in persone che hanno avuto la stessa cosa...volevo chiarzza....
tutto qui.....
non mi sembra poi così complicato....
[#4]
Gentile Utente,
in presenza di un ascesso l'unica terapia possibile è di necessità l'incisione, il drenaggio del pus e il posizionamento di uno zaffo nella cavità residua.
Non possiamo a distanza valutare i motivi che abbiano indotto i Colleghi che hanno potuto osservarla ad una tattica di attesa con l'aspettativa di una "apertura" spontanea dell'ascesso stesso, che potrebbe fra l'altro non essere definitivamente risolutiva. L'antibiotico fra l'altro potrebbe rallentare questa evoluzione per favorire la quale sarebbero indicate applicazioni di caldo (borsa calda).
E' possibile che quando è stata vvisitata l'evoluzione fosse ancora quella del flemmone, situazione nella quale è giustificato tentare un "raffreddamento" dei fenomeni infiammatori per l'appunto mediante antibiotici.
Esaurita la fase flogistica e guarito l'ascesso, sarà poi necessario il trattamento definitivo della fistola che ne residuerà.
in presenza di un ascesso l'unica terapia possibile è di necessità l'incisione, il drenaggio del pus e il posizionamento di uno zaffo nella cavità residua.
Non possiamo a distanza valutare i motivi che abbiano indotto i Colleghi che hanno potuto osservarla ad una tattica di attesa con l'aspettativa di una "apertura" spontanea dell'ascesso stesso, che potrebbe fra l'altro non essere definitivamente risolutiva. L'antibiotico fra l'altro potrebbe rallentare questa evoluzione per favorire la quale sarebbero indicate applicazioni di caldo (borsa calda).
E' possibile che quando è stata vvisitata l'evoluzione fosse ancora quella del flemmone, situazione nella quale è giustificato tentare un "raffreddamento" dei fenomeni infiammatori per l'appunto mediante antibiotici.
Esaurita la fase flogistica e guarito l'ascesso, sarà poi necessario il trattamento definitivo della fistola che ne residuerà.
[#5]
gentile signora,
mi inserisco anche io nella discussione, dicendole che intanto potrebbe utilizzare anche una borsa di acqua calda sulla zona interessata, e questo potrebbe accelerare il processo spontaneo di apertura auspicato dai colleghi che hanno avuto modo di visitarla.
inoltre come già confermato dai miei predecessori in presenza di un problema acuto come un ascesso, l'unico trattamento possibile è il drenaggio, cioè l'incisione e la pulizia della cavità.
diverso è il discorso in una fase di tranquillità cioè in presenza di una cisti sacrococcigea o dei residui dell'episodio acuto come per esempio a distanza di tempo dalla guarigione dell'ascesso.
esistono due scuole di pensiero: la prima che lascia aperta la ferita per una guarigione per seconda intenzione, l'altra che chiude la ferita con punti e talvolta un drenaggio che viene generalmente rimosso dopo 3-4gg dall'intervento.
in bocca al lupo
cordiali saluti
mi inserisco anche io nella discussione, dicendole che intanto potrebbe utilizzare anche una borsa di acqua calda sulla zona interessata, e questo potrebbe accelerare il processo spontaneo di apertura auspicato dai colleghi che hanno avuto modo di visitarla.
inoltre come già confermato dai miei predecessori in presenza di un problema acuto come un ascesso, l'unico trattamento possibile è il drenaggio, cioè l'incisione e la pulizia della cavità.
diverso è il discorso in una fase di tranquillità cioè in presenza di una cisti sacrococcigea o dei residui dell'episodio acuto come per esempio a distanza di tempo dalla guarigione dell'ascesso.
esistono due scuole di pensiero: la prima che lascia aperta la ferita per una guarigione per seconda intenzione, l'altra che chiude la ferita con punti e talvolta un drenaggio che viene generalmente rimosso dopo 3-4gg dall'intervento.
in bocca al lupo
cordiali saluti
[#6]
Utente
Ad oggi l'ascesso si presenta più sgonfio e meno dolorante,non c'è stata la fuoriuscita del pus, quindi nessuna lacerazione....cosa vorrà dire?
Ho sospeso l'antibiotico a siringhe e sto assumendo KLACID500 mattina e sera e l'AULIN a pranzo che mi permette di liberarmi dal dolore per un pò e sto applicando unguanto al littiolo 2/3 volte al giorno.
Può, il pus, assorbirsi?
Quindi senza fuoriuscire?
Ho sospeso l'antibiotico a siringhe e sto assumendo KLACID500 mattina e sera e l'AULIN a pranzo che mi permette di liberarmi dal dolore per un pò e sto applicando unguanto al littiolo 2/3 volte al giorno.
Può, il pus, assorbirsi?
Quindi senza fuoriuscire?
[#7]
gentile signora,
la nostra è una "macchina" sorprendente capace anche di inaspettate sorprese positive.
il mio consiglio della borsa dell'acqua calda localmente come la pomata che ha applicato aveva la funzione di richiamare sangue quindi fattori di difesa in corrispondenza dell'infezione. in quel modo si accelera il confronto tra difese personali e batteri. se avessero vinto i batteri si sarebbe aperto l'ascesso, viceversa se il suo organismo prevale sull'infezione allora si ridurrebbe la tensione, il dolore e lentamente si potrebbe riassorbire il tutto.
il mio consiglio comunque una volta risolto il quadro acuto è di farsi vedere per organizzare con i tempi corretti dapprima una fase diagnostica e poi il trattamento definitivo.
auguri e buon fine settimana
se vuole ci faccia sapere sue notizie
cordiali saluti
la nostra è una "macchina" sorprendente capace anche di inaspettate sorprese positive.
il mio consiglio della borsa dell'acqua calda localmente come la pomata che ha applicato aveva la funzione di richiamare sangue quindi fattori di difesa in corrispondenza dell'infezione. in quel modo si accelera il confronto tra difese personali e batteri. se avessero vinto i batteri si sarebbe aperto l'ascesso, viceversa se il suo organismo prevale sull'infezione allora si ridurrebbe la tensione, il dolore e lentamente si potrebbe riassorbire il tutto.
il mio consiglio comunque una volta risolto il quadro acuto è di farsi vedere per organizzare con i tempi corretti dapprima una fase diagnostica e poi il trattamento definitivo.
auguri e buon fine settimana
se vuole ci faccia sapere sue notizie
cordiali saluti
[#8]
L'evoluzione del quadro clinico sembra favorevolmente orientata verso la remissione del quadro flogistico, il che avvalora l'orientamento dei Colleghi che hanno avuto l'opportunità di osservarLa dal vivo.
Qualora questo andamento si confermi fino al completo "raffreddamento" (occorre non abbassare la guardia !), resta poi la necessità di programmare il definitivo trattamento del sinus.
Auguri.
Qualora questo andamento si confermi fino al completo "raffreddamento" (occorre non abbassare la guardia !), resta poi la necessità di programmare il definitivo trattamento del sinus.
Auguri.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 13.2k visite dal 08/05/2009.
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