Sospetto appendicite

Salve, giovedì mattina ho accusato un dolore alla parte posteriore lombare della schiena che però ho associato all’attività fisica svolta il giorno precedente, venerdì mattina-pomeriggio ho avuto qualche fastidio all’addome dx basso (parte anteriore).
Questo leggero fastidio si protrae ancora oggi, sottolineo che non è un dolore vero e proprio ma un fastidio che non è acuto e non mi causa malessere.
Inoltre se premo o palpo in fossa iliaca dx non si accentua alcun dolore.
Stesso discorso se cammino o sto in piedi, anzi il fastidio sembra attenuarsi.

Non ho febbre (36, 9 è la mia temperatura misurata ieri e oggi), ma i sintomi che mi preoccupano sono:

-diminuzione di appetito
-sensazione di pienezza e leggera sensazione di vomito
-stanchezza e malessere generale
-Borborigmi e sensazione di gonfiore intestinale

Stamattina sono andato in bagno, feci solide ma non grandi. Riesco a fare flatulenze che sono anche più frequenti del solito.

Secondo voi è necessario rivolgersi al PS?
Oppure posso aspettare eventualmente lunedì per parlare con il medico di base.

Stamattina (domenica) non ho più sensazione di vomito, ma al mio risveglio ho fatto un po’ di diarrea. Ho sempre questo leggero fastidio all’addome dx che però non è costante, è simile a un pizzicotto e soprattutto si verifica perlopiù in posizione supina e seduto, mentre in piedi molto di meno.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Riccardo Annibali Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 20 2
I sintomi che descrive non sono proprio indicativi per una appendicite acuta, ma orientano maggiormente verso una disbiosi intestinale con prevalenza di lieviti (p.es. Candida). Disbiosi significa semplicemente che la proporzione di lieviti presente nell'intestino è aumentata rispetto alla norma (perché tutti abbiamo una certa quantità di questi funghi nell'intestino). Questo è in genere dovuto a una alimentazione ricca di carboidrati: i lieviti, infatti, si alimentano solo con il glucosio, che è un prodotto della digestione degli zuccheri presenti nella pasta, nel pane, nella frutta, nei latticini, etc. Una alimentazione ricca di carboidrati potrebbe essere responsabile di uno squilibrio della flora intestinale con un aumento dei lieviti. Il tutto può anche essere precipitato da una cura con antibiotici, che diminuiscono i batteri "buoni", ma non i lieviti.
In questo caso non si verifica una vera e propria "colite" ma un insieme di possibili disturbi più lievi: gonfiore intestinale con meteorismo e flatulenze, bruciore e prurito anale, bruciore e prurito vaginale con perdite biancastre, bruciore a urinare, prurito e bruciore a livello delle principali pieghe cutanee (sottomammarie, inguinali, etc.), stanchezza, difficoltà di concentrazione, sinusite, disturbi della pelle, etc. Naturalmente non sono sempre presenti TUTTI questi sintomi, ma solo alcuni...
La cura comporta una dieta per quanto possibile priva di carboidrati e di lieviti e l'assunzione di appositi farmaci, ed eventualmente l'idrocolonterapia (= lavaggio dell'intestino crasso).
In questo momento così particolare eviterei il pronto soccorso
Cordiali saluti.

Dr. Riccardo Annibali
Coordinatore dell'Unità di Colonproctologia "Milano Nord"
Casa di Cura La Madonnina di Milano

[#2]
Utente
Utente
Dottore penso che lei abbia perfettamente ragione, a pranzo ho mangiato solo latticini e sono stato bene in netta ripresa. Poi azzardatamente (non avevo letto ancora questo post) ho fatto uno spuntino di frutta e non sono stato più bene con crampi addominali e coniati di vomito. Inoltre ho notato anche leggero bruciore ad urinare.

Evito il PS perché oltre alla situazione attuale, non penso di avere un quadro grave né tanto meno l’appendicite perché accuso quando sto seduto dei fastidi addominali ma nessun dolore forte né acuto. Quando ho fatto i coniati di vomito non si è acutizzato nessun dolore.

Eviterò i carboidrati per qualche giorno ed eventualmente passerò dal mio medico di famiglia con le dovute precauzioni. La ringrazio gentilmente.
[#3]
Dr. Riccardo Annibali Chirurgo generale, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 20 2
Tenga presenta che ripristinare una corretta flora intestinale richiede più di qualche giorno. Inoltre andrebbe associata una corretta terapia a base di probiotici e altri prodotti, anche naturali, che contribuiscono al riequilibrio. Cordiali saluti