Appendicite cronica?
Buonasera, sono una ragazza di 28 anni che durante il mese di luglio è stata ricoverata per appendicite e che, ad oggi, non è ancora guarita.
Mi spiego meglio.
Come ho già detto, durante il mese di Luglio sono stata ricoverata per via di un dolore in fossa iliaca destra.
L'emocromo mostrava che il livello dei globuli bianchi fosse poco superiore alla norma (10. 800), ma durante il consulto con il chirurgo di guarida, si è deciso di ricoverarmi.
Mi è stata prescritta una terapia antibiotica, oltre ai liquidi per tenermi idratata.
Dopo circa 5 giorni, con il valore dei globuli bianchi rientrati, il dolore praticamente sparito ed ecografia negativa (non si vedeva l'appendice), sono stata dimessa.
Il punto è che a qualche giorno di distanza, il dolore si è ripresentato.
Non era un dolore vero e proprio, direi più un fastidio.
Dunque decido di farmi ricontrollare da un chirurgo, il quale mi dice che molto probabilmente si tratta di appendicopatia, ma che non vuole operare.
Faccio diverse visite ed accertamenti: tutto negativo, a parte l'esame obiettivo.
Alla palpazione ho dolore.
Da luglio ad oggi, i dolori sono stati praticamente continui, a tratti non più fastidi, ma veri e propri dolori.
Io non so più cosa fare.
A parte il disagio del dolore in sé, vivo con l'ansia che da un momento all'altro possa riacutizzarsi il problema.
Siccome cercando su internet ho visto che ci sono casi di appendicite acuta, vorrei chiedervi se potrebbe essere questo il mio caso.
Cosa potrei fare per avere una diagnosi certa?
E, se così fosse, c'è un trattamento, una cura, un qualcosa che posso fare?
Grazie mille a chi mi risponderà
Mi spiego meglio.
Come ho già detto, durante il mese di Luglio sono stata ricoverata per via di un dolore in fossa iliaca destra.
L'emocromo mostrava che il livello dei globuli bianchi fosse poco superiore alla norma (10. 800), ma durante il consulto con il chirurgo di guarida, si è deciso di ricoverarmi.
Mi è stata prescritta una terapia antibiotica, oltre ai liquidi per tenermi idratata.
Dopo circa 5 giorni, con il valore dei globuli bianchi rientrati, il dolore praticamente sparito ed ecografia negativa (non si vedeva l'appendice), sono stata dimessa.
Il punto è che a qualche giorno di distanza, il dolore si è ripresentato.
Non era un dolore vero e proprio, direi più un fastidio.
Dunque decido di farmi ricontrollare da un chirurgo, il quale mi dice che molto probabilmente si tratta di appendicopatia, ma che non vuole operare.
Faccio diverse visite ed accertamenti: tutto negativo, a parte l'esame obiettivo.
Alla palpazione ho dolore.
Da luglio ad oggi, i dolori sono stati praticamente continui, a tratti non più fastidi, ma veri e propri dolori.
Io non so più cosa fare.
A parte il disagio del dolore in sé, vivo con l'ansia che da un momento all'altro possa riacutizzarsi il problema.
Siccome cercando su internet ho visto che ci sono casi di appendicite acuta, vorrei chiedervi se potrebbe essere questo il mio caso.
Cosa potrei fare per avere una diagnosi certa?
E, se così fosse, c'è un trattamento, una cura, un qualcosa che posso fare?
Grazie mille a chi mi risponderà
[#1]
Gentile utente, se un chirurgo le ha diagnosticato un’appendicite e non vuole operarla, purtroppo le consiglio di consultarne un’altro più esperto per cercare una soluzione al suo problema.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per avermi risposto. Sinceramente, io ho anche il timore che con l'operazione si scopra che non si tratti poi di appendicite. Possibile che tutti i segni clinici siano negativi? Globuli bianchi normali, proteina C reattiva e ecografia normale... C'è qualche altro esame che potrei fare che mi permetta di avere un quadro più chiaro?
[#3]
L’intervento si approccia in laparoscopia che rappresenta un’ulteriore esame diagnostico, se vi è un’appendicite contestualmente si asporta l’appendice, altrimenti si chiarisce meglio la diagnosi.
Ritengo che però stando così le cose non sia proprio il chirurgo che non vuole operarla ma forse è lei che non è convinta di sottoporsi all’intervento.
Saluti
Ritengo che però stando così le cose non sia proprio il chirurgo che non vuole operarla ma forse è lei che non è convinta di sottoporsi all’intervento.
Saluti
[#10]
Prima di sottoporsi ad un accertamento invasivo come la laparoscopia, gentile Signora, mirerei a fare, se possibile, una diagnosi clinica.
Solo dopo aver escluso tutte le patologie che simulano una appendicite, ( Cisti ovarica destra, salpingite, colica renoureterale, diverticolite di Mekel etc ), quindi facendo quella che si chiama una diagnosi differenziale, si potrebbe procedere ad indagini strumentali più approfondite.
Il più delle volte la mano del chirurgo esperto, vale più di una TAC ed evita indagini che hanno anch'esse comunque la loro insidia.
Il motto della Scuola Chirurgica da cui provengo è: Tutto ciò che è inutile è dannoso.
Quindi evitare di sottoporsi ad indagini cruente, se non dopo aver fatto tutto il percorso clinico diagnostico.
Mi faccia sapere.
Saluti
Solo dopo aver escluso tutte le patologie che simulano una appendicite, ( Cisti ovarica destra, salpingite, colica renoureterale, diverticolite di Mekel etc ), quindi facendo quella che si chiama una diagnosi differenziale, si potrebbe procedere ad indagini strumentali più approfondite.
Il più delle volte la mano del chirurgo esperto, vale più di una TAC ed evita indagini che hanno anch'esse comunque la loro insidia.
Il motto della Scuola Chirurgica da cui provengo è: Tutto ciò che è inutile è dannoso.
Quindi evitare di sottoporsi ad indagini cruente, se non dopo aver fatto tutto il percorso clinico diagnostico.
Mi faccia sapere.
Saluti
sandro zarulli
[#11]
Gentile utente alla luce delle indicazioni del collega, per rassicurarla,quando le dico di rivolgersi ad un altro chirurgo è ovvio che mi riferisco ad uno più esperto, perché se un chirurgo da una diagnosi di appendicite acuta, si da per scontato che lo abbia fatto dopo aver valutato tutti gli accertamenti medici utili per escludere le altre patologie con una diagnosi differenziale accurata e dopo aver visitato il paziente.
Quando l’appendicite e ribadisco l’appendicite e non altro,continua a dare sintomi nonostante una terapia medica, la mia scuola che è molto prestigiosa ed è in linea con le più autorevoli d’Italia, secondo le più accreditate linee guida, indica il trattamento laparoscopico come quello più idoneo per risolverle definitivamente i suoi sintomi.
Tutto questo per evitare di lasciarle dei dubbi ulteriori.
Saluti
Quando l’appendicite e ribadisco l’appendicite e non altro,continua a dare sintomi nonostante una terapia medica, la mia scuola che è molto prestigiosa ed è in linea con le più autorevoli d’Italia, secondo le più accreditate linee guida, indica il trattamento laparoscopico come quello più idoneo per risolverle definitivamente i suoi sintomi.
Tutto questo per evitare di lasciarle dei dubbi ulteriori.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.9k visite dal 27/12/2019.
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