Anestesia totale o locale in paziente con insufficienza renale cronica
Gentili Dottori,
Mio nonno domani dovrà essere operato per un cancro maligno alla prostata. Soffre di insufficienza renale cronica e nell'ultimo anno la sua funzionalità renale è ulteriormente peggiorata. Ha effettuato il colloquio con l'anestesista la quale ha riferito a noi parenti che l'anestesia verrà scelta al momento dell'intervento sulla base di quanto decide l'anestesista presente in sala.
Mi chiedo se sia normale non sapere quale anestesia gli faranno considerando le gravi patologie di cui soffre.
Vi ringrazio.
Cordialmente.
Mio nonno domani dovrà essere operato per un cancro maligno alla prostata. Soffre di insufficienza renale cronica e nell'ultimo anno la sua funzionalità renale è ulteriormente peggiorata. Ha effettuato il colloquio con l'anestesista la quale ha riferito a noi parenti che l'anestesia verrà scelta al momento dell'intervento sulla base di quanto decide l'anestesista presente in sala.
Mi chiedo se sia normale non sapere quale anestesia gli faranno considerando le gravi patologie di cui soffre.
Vi ringrazio.
Cordialmente.
[#1]
Buongiorno
concordo con lei. Il tipo di anestesia deve essere concordato col paziente al momento della raccolta del consenso informato e non in sala operatoria.
Allora, da quanto riferisce, mi pare di capire che il nonno dovrà essere sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale.
Se è così la possibilità di un'anestesia periferica si riduce ad un lumicino. In effetti in taluni casi anche nel nostro centro abbiamo effettuato l'intervento in spino-peridurale, ma ormai da tempo la tecnica chirurgica video-laparoscopica impone l'anestesia generale.
I problemi patiti dal nonno sono abbastanza diffusi, e pur essendo un paziente ad alto rischio anestesiologico, vedrà che l'anestesista di sala saprà come comportarsi e come aggiustare la posologia farmacologica del caso.
La saluto
concordo con lei. Il tipo di anestesia deve essere concordato col paziente al momento della raccolta del consenso informato e non in sala operatoria.
Allora, da quanto riferisce, mi pare di capire che il nonno dovrà essere sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale.
Se è così la possibilità di un'anestesia periferica si riduce ad un lumicino. In effetti in taluni casi anche nel nostro centro abbiamo effettuato l'intervento in spino-peridurale, ma ormai da tempo la tecnica chirurgica video-laparoscopica impone l'anestesia generale.
I problemi patiti dal nonno sono abbastanza diffusi, e pur essendo un paziente ad alto rischio anestesiologico, vedrà che l'anestesista di sala saprà come comportarsi e come aggiustare la posologia farmacologica del caso.
La saluto
Dr. GUIDO GUASTI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 24/10/2019.
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