Fistola al pancreas
Mia moglie di età 42 anni, è stata operata alla coda del pancreas, per una formazione (benigna) di un'adenoma, lunga 5 cm.. Dopo l'intervento,avvenuto il 19 Dicembre, si è formata una fistola. Per questo problema gli è stato messo un drenaggio, che porta tutt'ora. Vorrei sapere se è possibile quantificare la durata di questo drenaggio, considerando che giornalmente raccoglie dai 5 ai 10 cc. di liquido nella sacchetta.
Quali conseguenze si possono verificare dopo aver tolto il drenaggio, qualora si riformasse il liquido?
Inoltre vorrei sapere il tipo di alimentazione appropriato al suo problema, considerando che già sta seguendo un'alimentazione priva di grassi,latticini e quant'altro, sotto consiglio di un medico.
Grazie anticipatamente per una vostra collaborazione.
Quali conseguenze si possono verificare dopo aver tolto il drenaggio, qualora si riformasse il liquido?
Inoltre vorrei sapere il tipo di alimentazione appropriato al suo problema, considerando che già sta seguendo un'alimentazione priva di grassi,latticini e quant'altro, sotto consiglio di un medico.
Grazie anticipatamente per una vostra collaborazione.
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Gentile signore
la formazione di una fistola pancreatica dopo intervento sul pnacreas è una evenienza tutt'altro che rara. Quando succede il trattamento migliore consiste nel posizionamento di un drenaggio che porta al di fuori dell'addome il secreto pancreatico. Nel tempo, ma questo dipende dalle dimensioni originali della fistola, vi è la tendenza alla riduzione della portata e la progressiva chiusura. La rimozione del drenaggio in genere avviene dopo la riduzione-scomparsa della secrezione. Qualora si dovesse riformare del liquido potrebbe condurre alla formazione di un apseudocisti che potrebbe essere trattata con altro drenaggio posizionato sotto guida ecografica o TC. L'alimentazione priva di grassi, alcolici, latte intero, etc. mi sembra che la signora la stia già seguendo e quindi non dovrebbero esserci ulteriori restrizioni.
Cordiali saluti
la formazione di una fistola pancreatica dopo intervento sul pnacreas è una evenienza tutt'altro che rara. Quando succede il trattamento migliore consiste nel posizionamento di un drenaggio che porta al di fuori dell'addome il secreto pancreatico. Nel tempo, ma questo dipende dalle dimensioni originali della fistola, vi è la tendenza alla riduzione della portata e la progressiva chiusura. La rimozione del drenaggio in genere avviene dopo la riduzione-scomparsa della secrezione. Qualora si dovesse riformare del liquido potrebbe condurre alla formazione di un apseudocisti che potrebbe essere trattata con altro drenaggio posizionato sotto guida ecografica o TC. L'alimentazione priva di grassi, alcolici, latte intero, etc. mi sembra che la signora la stia già seguendo e quindi non dovrebbero esserci ulteriori restrizioni.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
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Una sola cosa ancora: ci vuole pazienza.
I tempi di guarigione delle fistole pamncreatiche sono tranquillamente tra i 30 ed i 90 giorni, quindi siamo ancora ampiamente nella media.
Auguri,
I tempi di guarigione delle fistole pamncreatiche sono tranquillamente tra i 30 ed i 90 giorni, quindi siamo ancora ampiamente nella media.
Auguri,
Dott. Stefano Enrico
https://www.chirurgo-stefanoenrico.it
[#3]
Utente
I miei più sinceri ringraziamenti per la vostra disponibilità e complimenti ancora per questa iniziativa che voi medici dello staff MEDICITALIA mettete a nostra disposizione aiutandoci a trattare l'argomento più importante che ci sia ovvero la salute.
Per questo voglio dirvi che il vostro operato verso le molte persone che sono ammalate e sconvolte da ciò è esemplare e nobile.
cordiali saluti.
Angelo
Per questo voglio dirvi che il vostro operato verso le molte persone che sono ammalate e sconvolte da ciò è esemplare e nobile.
cordiali saluti.
Angelo
[#4]
Gentile signore,
a nome di tutti i colleghi del sito la ringrazio per le belle parole usate nei nostri confronti, e mi rammarica averla conosciuta in un momento così particolare.
Nella speranza di non esserle più di aiuto per motivi di salute la saluto cordialmente.
a nome di tutti i colleghi del sito la ringrazio per le belle parole usate nei nostri confronti, e mi rammarica averla conosciuta in un momento così particolare.
Nella speranza di non esserle più di aiuto per motivi di salute la saluto cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 22.2k visite dal 15/02/2009.
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