Ematoma e sieroma post intervento

Buonasera, Sono stata operata 17 giorni fa: diastasi dei retti addominali, 3 ernie ( una ombelicale), addominoplastica parte bassa addome. Taglio cesareo, anestesia generale.Sono stata dimessa con drenaggio del sangue per la comparsa di ematoma due giorni dopo l intervento. Il drenaggio si è otturato e hanno dovuto rimuoverlo facendomi al momento una prematura. Dopo qualche giorno la pancia si gonfia e diventa durissima. Mi dicono che è il residuo di sangue dell ematoma che provoca un infiammazione della zona. Infiammazione e non infezione. 4 giorni fa mi hanno aspirato con soringa 30 cc di sangue scuro sia di mattina che di pomeriggio ( sono tornata in ospedale perché la pancia era sempre più dura). Vorrei capire se è stato fatto già tutto il possibile che si può fare in questi casi e perché non è stata mai fatta un' ecografia. Quanto tempo ancora dovrò avere la pancia così gonfia e dura anche perché ho terminato le cure. Sto assumendo adesso solo siben e sideral e una pomata sulla pancia. Gli ematomi e i sieromi nel processo di riassorbimento possono danneggiare l organismo? Il fegato, i tessuti? Mi preoccupa anche un eventuale infezione. Da una settimana non sono migliorata affatto e temo che il percorso di guarigione possa essere davvero lunghissimo. Grazie
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Dr. Donato De Giorgi Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo 54 5
Gent.ma utente,
l'ematoma e il sieroma post-operatorio sono complicanze relativamente frequenti nella chirurgia della parete (come quella che lei ha avuto). L'ematoma può determinare dolore e in qualche caso infezione della raccolta ematica, raramente anemia o compressione rilevante: in questi casi vi è indicazione ad un trattamento finalizzato ad evacuare la raccolta (il sangue degradato o scuro o il siero), così come è stato correttamente fatto a lei.
La risoluzione di tutto non è rapida (a volte occorrono alcune settimane), ma quasi sempre è totale e senza particolari esiti, come le auguro e penso sarà nel suo caso. Il percorso ulteriore deve essere monitorato clinicamente (attenzione a episodi febbrili, non altrimenti spiegabili) e con ecografia.
Cordiali saluti.

Dr. Donato DE GIORGI
CHIRURGIA ONCOLOGICA, LAPAROSCOPICA,ENDOSCOPICA,MINIVASIVA
donatodg@libero.it

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Utente
Utente
La ringrazio dottore, ho fatto un'eco addome il 18 marzo in cui risulta estesa raccolta sottocutanea sovrafasciale con setti esogeni contestuali di verosimile siero ematico, che dalla regione epigastrica si estende in centro addome fino in sede iliaca sinistra ove presenta massimo spessore di circa 20 mm. Lei crede sia il caso di rifarla? quando? Intanto l ematoma sta scendendo perché la parte sottostante l ombelico diventa sempre più dura anche se resta il gonfiore anche sopra. Nel contempo ho dovuto indossare calze compressive perché le mie gambe sono molto gonfie. Dottore le chiedo se lei mi conferma ciò che mi hanno detto e cioè che posso guidare e fare tutto tranquillamente e che devo camminare un ora al giorno. La terapia adesso è sempre siben, flavonil sia pomata che compresse, copertura stomaco e calze compressive. La cosa che mi preoccupa dottore è che è passato più di un mese dall intervento e ho la pancia di una donna al quarto mese di gravidanza. Mi hanno prospettato un tempo di guarigione di altri due mesi completi: secondo lei perché questi tempi così lunghi e soprattutto c è il rischio che la mia pancia non torni piatta? O addirittura di dover ricorrere ad un ulteriore intervento? Mi è stato anche detto che ernie, distasi e addominoplastica non si fanno mai insieme in un unico intervento, per questo i rischi nel post operatorio sono elevatissimi. Io mi sento bene, a parte la stanchezza alle gambe e gonfiore, ho sotto controllo febbre ed emocromo ma vedo ancora lungo e tortuoso il percorso di guarigione. Grazie ancora