Colecisti
Buongiorno
Ho avuto un ricovero ai primi di febbraio 2019 per pancreatite acuta, dimesso dopo 15 giorni.
Mi sono stati riscontrati calcoli alla cistifellea che dovrò togliere ai primi di aprile.
Chiedo:
Questa darà è stata scelta per permettere di sfiammare ulteriormente il pancreas e per ancora presenza di liquido da risonante del 6 marzo.
Mangio poco...spesso....in bianco e bevo molto
Pensate sia una tempistica esatta o andiamo troppo avanti, cioè rischio in questi 20 gg di attesa?
Amilasi pancreas del 8 marzo: 18
Proteina C : 0
Lipasi: 67
Da Colnago vie biliari libere e non dilatate
In attesa di cortese riscontro.....sono molto preoccupato anche dell' intervento.
Ho avuto un ricovero ai primi di febbraio 2019 per pancreatite acuta, dimesso dopo 15 giorni.
Mi sono stati riscontrati calcoli alla cistifellea che dovrò togliere ai primi di aprile.
Chiedo:
Questa darà è stata scelta per permettere di sfiammare ulteriormente il pancreas e per ancora presenza di liquido da risonante del 6 marzo.
Mangio poco...spesso....in bianco e bevo molto
Pensate sia una tempistica esatta o andiamo troppo avanti, cioè rischio in questi 20 gg di attesa?
Amilasi pancreas del 8 marzo: 18
Proteina C : 0
Lipasi: 67
Da Colnago vie biliari libere e non dilatate
In attesa di cortese riscontro.....sono molto preoccupato anche dell' intervento.
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La tempistica ideale tra la pancreatite litiasica e la colecistectomia dovrebbe essere la più breve possibile non appena risolto l'evento acuto, sopratutto se non è stata eseguita la papillosfinterotomia endoscopica (che mi sembra di intuiire che non è stata fatta nel suo caso). Ovviamente gli elementi che abbiamo per monitorizzare la risoluzione della fase acuta sono molteplici (esami ematici, ecografia, RM) ma poco affidabili. Non sarebbe la prima volta che a distanza di 2-3 mesi dall'evento acuto ci ritroviamo in sala operatoria quadri infiammatori subacuti/cronici importanti non associati a proporzionati rilievi clinico-laboratoristici. Attendere 4 settimane é un atteggiamento quantomeno prudenziale, ma capita di dover aggiungere all'intervallo temporale ritardi tecnici per l'esecuzione della RM o per le liste di attesa nella programmazione chirurgica. Aspettare la espone ad un rischio potenziale di nuovi eventi pancreatitici o colecistitici. A mio avviso se lei non presenta disturbi clinici, gli esami ematici e l'ecografia non mostrano infiammazione attiva o complicanze, potrebbe già essere sottoposto all'intervento.
Dr. Stefano Cecchini
Specialista in Chirurgia Generale
[#2]
Utente
La ringrazio Dottore per la chiara risposta, ho avuto un colloquio col primario della struttura ospedaliera che mi segue, al massimo fine marzo - primi di aprile sto aspettando la chiamata dalla chirurgia.
Ha ritenuto così per permettere l'assorbimento di qualche liquido rimasto.
Lei pensa rischi molto in questi 15-20 giorni.
Seguo una dieta rigorosa.
Le chiedo anche: è vero che con la pancreatite che ho avuto è più difficile la laparoscopia?
Grazie
Ha ritenuto così per permettere l'assorbimento di qualche liquido rimasto.
Lei pensa rischi molto in questi 15-20 giorni.
Seguo una dieta rigorosa.
Le chiedo anche: è vero che con la pancreatite che ho avuto è più difficile la laparoscopia?
Grazie
[#3]
Il suo chirurgo ha sicuramente bilanciato il rischio di nuovi eventi acuti legati all'attesa con il vantaggio di un intervento tecnicamente più agevole. L'unico accorgimento é di mantenere un regime dietetico morigerato come calorie e grassi, eviitando gli alcolici
[#4]
Utente
Grazie per il suggerimento Dottore,
volevo chiedere un'ultima cosa:
se durante intervento, come diceva lei si trovano ancora fasi acute o residui di pancreatite acuto, si procede ugualmente con la rimozione della cistifellea......che cosa può variare nella procedura interventistica.
La ringrazio per l'attenzione e le risposte esaustive.
volevo chiedere un'ultima cosa:
se durante intervento, come diceva lei si trovano ancora fasi acute o residui di pancreatite acuto, si procede ugualmente con la rimozione della cistifellea......che cosa può variare nella procedura interventistica.
La ringrazio per l'attenzione e le risposte esaustive.
[#5]
La pancreatite acuta è un fenomeno on/off. Il rischio reale é l'esecuzione di un intervento con pancreatite in atto. .Per quanto riguarda le difficoltà tecniche operatorie il fatto di aver avuto o meno la pancreatite incide poco, mentre la colecistite e la colangite che talora si associano, comportano uno stato infiammatorio dei tessuti prossimi alla colecisti che rendono la procedura anatomicamente meno semplice. L'attesa del suo chirurgo é finalizzata proprio a ridurre questi problemi.
[#6]
Utente
Buongiorno MedicItalia,
oggi ho la visita con l'anestesista, perciò penso l'intervento non sia distante.
Volevo chiedere: da alcuni giorni sento un po' di più il peso a sinistra, nessun dolore, e qualche all'addome......diciamo che ho una tensione addosso da 2 mesi pazzesca più l'ansia dell'intervento.
Mi consigliate di prendere qualcosa, per rilassare un po' il tutto e per stare più tranquillo.
Potrebbero essere gli effetti della pancreatite di febbraio?
Anche se gli ultimi esami davano Amy 18, proteina C reattiva 0 - lipasi 67, speriamo si possa fare intervento.
Grazie per la consueta attenzione.
oggi ho la visita con l'anestesista, perciò penso l'intervento non sia distante.
Volevo chiedere: da alcuni giorni sento un po' di più il peso a sinistra, nessun dolore, e qualche all'addome......diciamo che ho una tensione addosso da 2 mesi pazzesca più l'ansia dell'intervento.
Mi consigliate di prendere qualcosa, per rilassare un po' il tutto e per stare più tranquillo.
Potrebbero essere gli effetti della pancreatite di febbraio?
Anche se gli ultimi esami davano Amy 18, proteina C reattiva 0 - lipasi 67, speriamo si possa fare intervento.
Grazie per la consueta attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.3k visite dal 14/03/2019.
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