Prolasso emorroidico

Sono stato operato di prolasso emorroidico, metodo Longo , il 21 /12/2018 con anestesia spinale. L'intervento stando al referto medico è stato regolare. Ad Oggi, 27 /12/2018 non sono ancora riuscito ad evacuare (i tentativi si risolvono in scariche di materiale rossiccio maleodorante peraltro
di esigua quantità ). Inoltre urino molto di rado, con grandissima fatica, al punto che sono stato tentato di recarmi all'ospedale e farmi mettere il catetere . Ho 53 anni. Cosa mi consigliate?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27k 669 234
Come era l' alvo prima dell' intervento? Credo vada rivalutato dal chirurgo ed eventualmente considerato uno stimolo all' evacuazione dopo la visita. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
sinceramente non ho capito la risposta. Che cos'è l'alvo? In sostanza il mio è un caso anomalo o rientra nella casistica? Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27k 669 234
La frequenza e le modalita' con cui va di corpo.
In genere l' intervento non comporta particolari problemi relativi all' evacuazione. Prego.
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Utente
Utente
operato per emorroidi di 3-4 grado con metodo Longo il 21/12/2018 a 3 mesi di distanza presento: 1)ano ipertonico; 2)tenesmo assai doloroso; 3)stipsi (sa 5 gg completamente bloccato). Al controllo del 4 marzo 2019 il medico riscontrava un'area dolorosa nella zona posteriore del canale anale da cui è uscito liquido muco-ematico, ha pertanto ipotizzato un ristagno muco-ematico (forse residuo di un'emorragia verificatasi pochi gg dopo l'intervento) e ordinandomi una terapia di 7 giorni con una schiuma rettale per riassorbire l'ematoma. La terapia ha però acuito l'infiammazione ed al controllo del 12 marzo un altro medico dell'equipe chirurgica ha fatto una diagnosi completamente diversa attribuendo i disturbi al fatto che l'anatomia del retto è stata modificata e il muscolo preposto all'evacuazione non si apre più correttamente restando costantemente ipertesto. pertanto mi ha ordinato un mese di terapia consistente nell'inserimento per 10 min al mattino e 10 la sera del dito lubrificato con proctis nel canale anale per stimolare il suddetto muscolo che alla fine cederà. Ho effettuato la pratica, ma al momento l'ho interrotta per la fortissima infiammazione attualmente in atto. Sono molto preoccupato anche per la contraddittorieta' delle diagnosi fatte a così breve distanza. Cosa consigliate? Grazie.
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Utente
Utente
Se il problema, come sembra, è legato alla muscolatura del retto, e in particolare al muscolo elevatore dell'ano (così il giudizio della seconda visita) anziché intervenire, come consigliato, con invasivi inserimenti del dito nell'ano, si potrebbe ricorrere all'elettrostimolazione o alla chinesiterapia o ad una ginnastica riabilitativa? So che ci sono centri specializzati in questi campi. Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27k 669 234
Si, puo' essere un' idea.
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Utente
Utente
operato di emorroidi il 21 dicembre 2018 (metodo Longo) attualmente ho grosse difficoltà ad evacuare, con forti dolori e tenesmo. Il dolore è localizzato nella zona posteriore dell'ano (vicino alla prostata ed al coccige) ed è presumibilmente causato da una raccolta muco-ematica accumulatasi nella zona (ciò è stato diagnosticato in una delle visite di controllo, inoltre proprio ieri sera, dopo una giornata particolarmente dolorosa, ho avuto una significativa fuoriuscita di detto materiale muco-ematico, il che ha momentaneamente alleggerito la situazione, consentendo un' evacuazione meno travagliata ). stamattina il dolore e i fastidi si sono ripresentato. evidentemente non tutto il materiale è stato espulso. Può trattarsi di un ascesso perianale? Come diagnosticarlo e come curarlo? Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27k 669 234
Un ascesso e' una raccolta infetta in genere con sintomi differenti. Va certamente rivisitato e valutato per capire
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Utente
Utente
O.k. Se (per fortuna) si esclude un ascesso di cosa si tratta? di una semplice raccolta muco-ematica? E soprattutto come fare per drenarla? aspettare che fuoriesca spontaneamente? Sono quasi 4 mesi che aspetto, con notevoli disagi e sofferenze (come farmaci ho somministrato una schiuma rettale e sto utilizzando da un mese proctis ) ma solo ieri sera, come le ho detto, si è avuta una fuoriuscita di materiale che ha in parte alleviato la situazione. Grazie.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27k 669 234
Una raccolta di pus.
Si incide o si drena spontaneamente.
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