Shock settico

Buingiorn, ho bisogno di informazioni per mia mamma di anni 66. La notte del 10/12 ho dovuto chiamare il 118 per sintomi simili ad un ictus, disartria e bocca storta. I medici intervenuti hanno constatato la glicemia bassissima l'hanno normalizzata e tutto sembrava rientrato, poche ore dopo è precipitato tutto, ha iniziato a vomitare e ad avere forti dolori alla pancia. Il 118 questa volta la porta in ospedale la tac evidenzia infezione alla colecisti, insufficienza renale grave pressione bassissima. Le sommunistrano morfina e iniziano antibiotico. Nella notte sepsi peggiora devono tentare intervento disperato che con molte difficoltà riesce, i giorni passano resta addormentata farmacologicamente per una settimana, intubata. Pochi giorni dopo riesce a svegliarsi e la estubano scongiurando la tracheo. Ha una lieve bronchite ma la tac non rileva nulla. Ha ancora il drenaggio della bile, non vuole mangiare a stento riusciamo con qualche cucchiaio yogurt, il quadro Generale è stabile, nessuna evidenza infettiva, sospesa dialisi, alimentata con sondino gastrico, pressione normalizzata, ma non è lucida sempre a volte dice cose senza senso, i medici dicono che gli indici neurologici sono ok anche i potenziali evocati fatti. Possibile che anestesia e farmaci abbiano portato a questo?, ci vorrà tempo per smaltirla? La sua vita conta di più però è giovane e mi spiacerebbe che non torni come prima.
Grazie
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
gentile signore la sua richiesta è stata spostata nell'area chirurgica e per quanto mi compete cercherò di fornirle una risposta. un intervento chirurgico d'urgenza è per definizione un atto traumatico che sconvolge la vita di una persona.
la perdita improvvisa di abituali punti di riferimento, l'ipotensione, l'ipoglicemia, lo shock settico, l'insufficienza renale, la degenza in terapia intensiva, la presenza di drenaggi, le manifestazioni neurologiche come disatrrtia e deviazione rima buccale rappresentano un quadro clinico devastante che avrebbe potuto avere ben altri sviluppi.
anche se gli indici neurologici ed i potenziali evocati oggi sono ok, nessuno penso sia in grado di escludere sofferenze cerebrali che solo il tempo ed il rientro nel proprio domicilio potrà meglio definire.
un cordiale saluto

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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