FEBBRE ALTA POST INTERVENTO CISTI PILONIDALE

Buonasera gentili medici, espongo la mia domanda.

Il 24.04.18 sono stato operato per asportazione cisti pilonidale molto grossa, il chirurgo ha deciso di non chiudere la ferita lasciandola guarire per seconda intenzione.
Nell’immediato post operatorio e nei successivi due giorni non ho avvertito praticamente nessun dolore, se non un leggerissimo fastidio e perdite di sangue.
Non ho quindi assunto alcun farmaco.
Il chirurgo ha effettuato due medicazioni senza notate nulla di strano.
Da ieri ovvero giorno 28.04, ho iniziato a sentire un dolore persistente, accompagnato da delle fitte come se la ferita si contraesse involontariamente in determinate posizioni a livello del coggice, provocandomi molto dolore.
Inoltre si è presentata la febbre che è arrivata anche a 38,5 perciò assumo tachipirina ogni 6 8 ore.
Oggi 29.04 sono stato dal chirurgo per la medicazione il quale mi ha detto che la ferita non presenta alcun segno di infezione e che il decorso è regolare nonostante dolori e febbre.
Ha proseguito con la medicazione “ordinaria” e mi ha prescritto antibiotico in caso di persistenza della febbre.
In questo momento sono le 20:13 del 29.04 e la febbre continua ad abbassarsi con tachipirina ma poi ritorna sempre. Stasera assumerò antibiotico Augmentin come prescritto dal medico (che mi ha detto di prenderne due di fila stasera e poi 1 ogni 12 ore).

Il quadro può essere considerato nella norma oppure devo recarmi subito in pronto soccorso? Comincio ad essere un po’ in ansia onestamente.

Grazie molte in anticipo.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore spero abbia risolto i suoi dubbi ed il quadro clinico si sia chiarito. In genere dopo una asportazione di una cisti pilonidale con tecnica aperta la possibile infezione dei tessuti è scongiurata ed eventuale materiale residuo si drena spontaneamente proprio perchè la ferita è rimasta aperta.
Una copertura antibiotica ed un costante controllo della ferita dovrebbero debellare ogni infezione.
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Utente
Utente
Dottore grazie per la sua risposta.
Ad oggi continuo ad avere questa febbre che è arrivata anche a 39 e qualche linea.
Sto continuando con antibiotico e tachipirina ma sembra non ne voglia sapere di sparire. Anche se a volte scende sotto i 38 poi nel pomeriggio e la sera risale sempre.
Sto continuando giornalmente con le medicazioni e i dottori che le effettuano dicono che la ferita è perfetta e che la febbre non è da imputare all’intervento.
Domani ho chiesto di farmi fare un controllo e mi hanno detto che è inutile ma che se posso stare più sereno mi faranno un prelievo del sangue.
Mi auguro che passi presto, ma se dovesse perdurare come mi consiglia di comportarmi?

Grazie mille
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Se può faccia pure un esame delle urine, a volte infezioni urinarie silenti possono portare febbri con brivido e , se vuole, ci tenga informati.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Buonasera gentile dottore, ho effettuato le analisi del sangue e il medico mi ha detto che non c’è nulla di preoccupante.
La febbre è scesa e ad oggi non si è ripresentata tranne qualche linea (37) nel primo pomeriggio, ho solo dei dolori importanti quando faccio dei movimenti che sollecitano la parte.
Oggi nel medicarmi la ferita il chirurgo mi ha detto che del pus e che la ferita è un po’ infetta, quindi dovrò tornare ogni giorno per medicarla pulirla e cambiare le garze.

Capita spesso che la ferita aperta si infetti? Da cosa può dipendere dopo 10 gg dall’intevento? Si può risolvere facilmente? Mi può dare altri consigli oltre a quelli del mio medico?

Grazie infinite
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore essendo una ferita aperta, qualunque infezione si formi tende ad essere drenata spontaneamente verso l'esterno. La guarigione avviene per seconda intenzione pulendo bene la ferita e stimolando la granulazione grattando un po' sui tessuti. I dolori che avverte purtroppo sono legati al punto sede dell'intervento ed i consigli sono quelli di muoversi con cautela, ma non essendoci sutura il rischio di una lacerazione dei punti non c'è. In genere questo tipo di medicazioni permettono alle ferite guarigioni lente, ma definitive.
Un cordiale saluto
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Utente
Utente
Buongiorno Gentile Dottore,
è passato un po di tempo da quando le avevo scritto della febbre, che alla fine era dovuta ad una infezione della ferita, la quale spurgava molto pus.
Per fortuna ora la situazione è in netto miglioramento.
La ferita è ancora aperta, c'è ancora un pò di liquido anche se poco e incolore, il chirurgo sta effettuando ancora le medicazioni con zaffo a giorni alterni e mi ha detto che ci dovremo vedere ancora per una quindicina di giorni e poi valutare.
Il dolore è sparito, anche se non riesco a stare seduto per molto tempo e non riesco a guidare agevolmente.
Data la situazione secondo lei quando potrò riprendere l'attività lavorativa (faccio l'impiegato e sto seduto per molte al giorno) ?
E' meglio aspettare che la ferita si rimargini del tutto prima di riprendere qualsiasi attività onde evitare complicazioni oppure posso riprendere anche in queste condizioni facendo qualche sacrificio?
La ringrazio in anticipo.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore sono contento che tutto proceda per il meglio e la sua ferita sia in via di guarigione. In merito alla sua domanda, senza aver preso visione diretta delle sue condizioni cliniche non è facile rispondere per cui cercherò di farlo in generale. Una volta che la ferita non drena più materiale sierocorpuscolato ma risulta ben detersa si puo riprendere, a seconda delle necessità, una graduale attività lavorativa. Molto dipende dal suo grado di sopportazione e non c'è una regola precisa.L'importante è che la feritasia medicata con regolarità ed in maniera sterile.

Cordiali saluti