Incontinenza fecale
INCONTINENZA FECALE A SEGUITO DI INTERVENTO MORBO DI Hirschsprung,
Buonasera,
Sono il papà di Giacomo, che proprio il mese scorso ha compiuto 18 annI, è alto 175 cm e pesa 88 KG... Sin dal primo giorno di nascita gli hanno diagnosticato il Morbo di Hirschsprung, ed è stato operato precisamente il quarto mese di vita, con l’asportazione di circa 15 cm di intestino presso l’Ospedale Pediatrico MEYER di Firenze, e dopo una settimana è stato fortunatamente dimesso.
Mangia regolarmente, è ha seguito diete per tutto il tempo, ma al momento risulta essere in sovrappeso..
Il problema che però non è mai scomparso è la continua presenza di liquido sugli slip che non lo abbandona mai, solo di rado capita che non si sporchi, infatti è costretto anche due volte al giorno a lavarsi e cambiarsi. Detto problema, hanno riferito i medici che lo hanno tenuto in cura fino alla maggiore età, che tale problematica sarebbe scomparsa sin dall’età della pubertà, ma a tuttt’oggi si è solo attenuata.
Ascoltando una trasmissione sulla RAI TV – MEDICINA 33, di circa un’anno fa, un vostro collega medico chirurgo di Roma – TOR VERGATA, di cui sconosco il cognome, riferiva che per questo problema legato alla successivo intervento per megacolon, l’incontinenza che soffre mio figlio, potrebbe essere curata con un intervento mini invasivo.
Pertanto attendo un vostro consiglio sul da farsi e possibilmente essere indirizzato presso una struttura ospedaliera di vostra conoscenza alla quale possa rivolgermi..
Grazie mille per l'attenzione
Buonasera,
Sono il papà di Giacomo, che proprio il mese scorso ha compiuto 18 annI, è alto 175 cm e pesa 88 KG... Sin dal primo giorno di nascita gli hanno diagnosticato il Morbo di Hirschsprung, ed è stato operato precisamente il quarto mese di vita, con l’asportazione di circa 15 cm di intestino presso l’Ospedale Pediatrico MEYER di Firenze, e dopo una settimana è stato fortunatamente dimesso.
Mangia regolarmente, è ha seguito diete per tutto il tempo, ma al momento risulta essere in sovrappeso..
Il problema che però non è mai scomparso è la continua presenza di liquido sugli slip che non lo abbandona mai, solo di rado capita che non si sporchi, infatti è costretto anche due volte al giorno a lavarsi e cambiarsi. Detto problema, hanno riferito i medici che lo hanno tenuto in cura fino alla maggiore età, che tale problematica sarebbe scomparsa sin dall’età della pubertà, ma a tuttt’oggi si è solo attenuata.
Ascoltando una trasmissione sulla RAI TV – MEDICINA 33, di circa un’anno fa, un vostro collega medico chirurgo di Roma – TOR VERGATA, di cui sconosco il cognome, riferiva che per questo problema legato alla successivo intervento per megacolon, l’incontinenza che soffre mio figlio, potrebbe essere curata con un intervento mini invasivo.
Pertanto attendo un vostro consiglio sul da farsi e possibilmente essere indirizzato presso una struttura ospedaliera di vostra conoscenza alla quale possa rivolgermi..
Grazie mille per l'attenzione
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Gentile signore in qualità di padre prima ancora che di medico capisco e condivido le sue preoccupazioni.
Per lo studio dell'incontinenza in genere è necessario valutare l'integrità delle strutture muscolari e nervose del pavimento pelvico. Per fare ciò si ricorre ad una manometri endoanale, una ecografia, una defecografia e lo studio di latenza del nervo pudendo. Questi esami permettono di valutare lo stimolo alla defecazione, l'attività dello sfintere anale o la presenza di un eventuale danno.
Una volta accertata la diagnosi ed il grado di incontinenza è possibile effettuare, a seconda dei casi, terapia riabilitativa del pavimento pelvico, terapia medica o in alcuni casi selezionati anche chirurgica.
Esistono dei centri specializzati per lo studio delle patologie del pavimento pelvico ed i proctologi in genere se ne occupano in prima persona. A Tor Vergata tra tanti illustri colleghi c'è il professor Giovanni Milito che spesso è in televisione a parlare di malattia coloanali, ma esistono ottimi centri dedicati anche in altre strutture ospedaliere o universitarie come il S. Camillo, il Policlinico Gemelli , l'Umberto I. Nella speranza di esserle stato di aiuto e rimanendo a Sua disposizione per ogni altro eventuale dubbio La saluto cordialmente.
Per lo studio dell'incontinenza in genere è necessario valutare l'integrità delle strutture muscolari e nervose del pavimento pelvico. Per fare ciò si ricorre ad una manometri endoanale, una ecografia, una defecografia e lo studio di latenza del nervo pudendo. Questi esami permettono di valutare lo stimolo alla defecazione, l'attività dello sfintere anale o la presenza di un eventuale danno.
Una volta accertata la diagnosi ed il grado di incontinenza è possibile effettuare, a seconda dei casi, terapia riabilitativa del pavimento pelvico, terapia medica o in alcuni casi selezionati anche chirurgica.
Esistono dei centri specializzati per lo studio delle patologie del pavimento pelvico ed i proctologi in genere se ne occupano in prima persona. A Tor Vergata tra tanti illustri colleghi c'è il professor Giovanni Milito che spesso è in televisione a parlare di malattia coloanali, ma esistono ottimi centri dedicati anche in altre strutture ospedaliere o universitarie come il S. Camillo, il Policlinico Gemelli , l'Umberto I. Nella speranza di esserle stato di aiuto e rimanendo a Sua disposizione per ogni altro eventuale dubbio La saluto cordialmente.
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 15/04/2018.
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