Ciste
Buongiorno,
In seguito ad una ecografia nella regione dello sterno, effettuata due giorni fa, mi è stata riscontrata una recidiva di ciste sebacea già operata due volte, la prima in ospedale all'estero in quanto mi trovavo fuori Italia per lavoro.
L'ultimo intervento, invece, risale a dicembre 2016,effettuato in ambulatorio privato, e purtroppo sono incappato in "medico" che ha pensato solo al lucro in quanto mi ha operato pur essendo la ciste diventata un ascesso infetto di 5 cm...non mi dilungo oltre se non sul fatto che ho provato un dolore indescrivibile e fortissimo!
Il post intervento è stato poi lunghissimo e fastidioso poichè, il "dottore", mi ha lasciato la ferita aperta ed ho subito uno spurgo di liquido sebaceo e pus per oltre un mese e mezzo.
Ma mi prendo la colpa di aver ascoltato un consiglio senza aver verificato l'attendibilità del medico in questione.
Il risultato di tutto questo è la ricomparsa, ad oggi, della solita ciste delle dimensioni attuali pari ad 1 cm, con tessuti circostanti infiammati.
Volevo chiedere se posso fidarmi a farmi operare per la terza volta, ovviamente da un altro chirurgo che mi è sembrato molto competente (è stato lui a farmi l'ecografia) ma che non conosco.
Io, in seguito al trauma della seconda seduta, ho sviluppato uno shock vero e proprio e non riesco a sopportare più il dolore quindi vorrei essere sicuro che, come mi ha garantito il chirurgo dell'ecografia, non sentirò davvero nulla e lui potrà anche rifarmi la cicatrice che adesso è orribile.
Premetto che ho subito molte operazioni, grandi e piccole, in passato ed ho anche avuto una leucemia quindi so cosa voglia dire soffrire ma credo, da profano in medicina, che nel 2018 il dolore possa essere evitato visti i mezzi a disposizione.
Accetto consigli e ringrazio chiunque mi risponderà.
In seguito ad una ecografia nella regione dello sterno, effettuata due giorni fa, mi è stata riscontrata una recidiva di ciste sebacea già operata due volte, la prima in ospedale all'estero in quanto mi trovavo fuori Italia per lavoro.
L'ultimo intervento, invece, risale a dicembre 2016,effettuato in ambulatorio privato, e purtroppo sono incappato in "medico" che ha pensato solo al lucro in quanto mi ha operato pur essendo la ciste diventata un ascesso infetto di 5 cm...non mi dilungo oltre se non sul fatto che ho provato un dolore indescrivibile e fortissimo!
Il post intervento è stato poi lunghissimo e fastidioso poichè, il "dottore", mi ha lasciato la ferita aperta ed ho subito uno spurgo di liquido sebaceo e pus per oltre un mese e mezzo.
Ma mi prendo la colpa di aver ascoltato un consiglio senza aver verificato l'attendibilità del medico in questione.
Il risultato di tutto questo è la ricomparsa, ad oggi, della solita ciste delle dimensioni attuali pari ad 1 cm, con tessuti circostanti infiammati.
Volevo chiedere se posso fidarmi a farmi operare per la terza volta, ovviamente da un altro chirurgo che mi è sembrato molto competente (è stato lui a farmi l'ecografia) ma che non conosco.
Io, in seguito al trauma della seconda seduta, ho sviluppato uno shock vero e proprio e non riesco a sopportare più il dolore quindi vorrei essere sicuro che, come mi ha garantito il chirurgo dell'ecografia, non sentirò davvero nulla e lui potrà anche rifarmi la cicatrice che adesso è orribile.
Premetto che ho subito molte operazioni, grandi e piccole, in passato ed ho anche avuto una leucemia quindi so cosa voglia dire soffrire ma credo, da profano in medicina, che nel 2018 il dolore possa essere evitato visti i mezzi a disposizione.
Accetto consigli e ringrazio chiunque mi risponderà.
[#1]
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA
Gentile Utente,
nessuna procedura allo stato attuale dovrebbe provocare dolore.
La asportazione della cisti dovrebbe avvenire, per quanto possibile, in una fase di remissione delle manifestazioni infiammatorie al fine di garantire un minore disconfort e una migliore cicatrizzazione della ferita.
Consideri che la regione sternale è predisposta purtroppo alla evoluzione cheloidea delle cicatrici a prescindere dalla perizia dell’operatore.
Gentile Utente,
nessuna procedura allo stato attuale dovrebbe provocare dolore.
La asportazione della cisti dovrebbe avvenire, per quanto possibile, in una fase di remissione delle manifestazioni infiammatorie al fine di garantire un minore disconfort e una migliore cicatrizzazione della ferita.
Consideri che la regione sternale è predisposta purtroppo alla evoluzione cheloidea delle cicatrici a prescindere dalla perizia dell’operatore.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta repentina Dottore.
Ne approfitto per chiederle come posso capire se la cisti sia effettivamente in stato di non infiammazione.
Attualmente mi provoca fastidio/dolore/prurito a fasi alterne ed in base ai giorni si manifesta uno dei sintomi sopra citati.
Se fosse infiammata il giorno dell'intervento non si opererebbe quindi?
Cordiali saluti.
Ne approfitto per chiederle come posso capire se la cisti sia effettivamente in stato di non infiammazione.
Attualmente mi provoca fastidio/dolore/prurito a fasi alterne ed in base ai giorni si manifesta uno dei sintomi sopra citati.
Se fosse infiammata il giorno dell'intervento non si opererebbe quindi?
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 09/03/2018.
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