Ferita, fistola s.coccigea
Buonasera,
A dicembre del 2016 sono stato operato di fistola sacro-coccigea, con metodo c.d "chiuso". Ormai passato più di un anno la ferita non si è ancora completamente chiusa e continua a procurare fastidio e ad emettere cattivi odori dati dalla perdita di siero.
Per medicare ho sempre usato, dopo aver accuratamente disinfettato con acqua ossigenata (o acqua fisiologia, amuphase, o amuchina med) la ferita, ho applicato, secondo consiglio del chirurgo, Betadine (liquido/pomata), Vulnamin, e fitostimolina, ovviamente non tutti assieme, ma alternati. Anche se da qualche mese a questa parte sto utilizzando solo quest'ultima.
A dicembre del 2017, il chirurgo mi ha messo 4 punti, e "imposto" un mese di riposo nel quale la ferita sembrava stesse procedendo, finalmente, verso la via della guarigione, ma purtroppo invece, sembra che la situazione sia ritornata allo stadio "pre-punti".
Cosa potete consigliare?
Vi ringrazio per la Vs disponibilità e porgo cordiali saluti.
A dicembre del 2016 sono stato operato di fistola sacro-coccigea, con metodo c.d "chiuso". Ormai passato più di un anno la ferita non si è ancora completamente chiusa e continua a procurare fastidio e ad emettere cattivi odori dati dalla perdita di siero.
Per medicare ho sempre usato, dopo aver accuratamente disinfettato con acqua ossigenata (o acqua fisiologia, amuphase, o amuchina med) la ferita, ho applicato, secondo consiglio del chirurgo, Betadine (liquido/pomata), Vulnamin, e fitostimolina, ovviamente non tutti assieme, ma alternati. Anche se da qualche mese a questa parte sto utilizzando solo quest'ultima.
A dicembre del 2017, il chirurgo mi ha messo 4 punti, e "imposto" un mese di riposo nel quale la ferita sembrava stesse procedendo, finalmente, verso la via della guarigione, ma purtroppo invece, sembra che la situazione sia ritornata allo stadio "pre-punti".
Cosa potete consigliare?
Vi ringrazio per la Vs disponibilità e porgo cordiali saluti.
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Bisognerebbe valutare con una visita lo stato attuale della ferita e pensare a strade alternative, fra cui un reintervento.
Cordialmente,
Cordialmente,
Dr. Francesco Ferrara - Chirurgo Generale - Colonproctologo
http://drfrancescoferrara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 16/01/2018.
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