La porta erniaria ha diametro massimo

Buongiorno,
scrivo per chiedervi un parere. Sono un uomo di 39 anni e da almeno 10 anni convivo con un'ernia inguinale dx senza saperlo fino a pochi mesi fa. Infatti da appunto una decina di anni l'unica sintomatologia che ho avvertito consisteva, con frequenza molto rara, in un forte dolore addominale tale da non riuscire a stare in piedi e contemporaneamente rilevante rigonfiamento in zona inguinale. Tuttavia mi era sufficiente sedermi per non avere più dolori e sdraiarmi un paio di ore affinché il rigonfiamento cessasse e tornassi in completa situazione di normalità.
Il tutto mi capitava talmente raramente (nell'ordine di 1-2 episodi all'anno al mssimo) da non essermene mai preoccupato.

Poiché circa due mesi fa questo episodio mi é capitato per 4 giorni di seguito ho ritenuto di farmi visitare ed il medico di base (che mi ha visto proprio nel momento di massimo rigonfiamento) mi ha suggerito di fare ecografia e visita da chirurgo piuttosto urgentemente.

Il chirurgo ha confermato la diagnosi di, suggerito anche ecografia testicolare (voleva verificare prima dell'intervento la presenza di eventuali cisti o idrocele) e inserito in lista per l'operazione.
La prima ecografia riportava "L'esame evidenzia un impegno del canale inguinale ad opera di materiale di pertinenza addominale in maggior misura durante la manovra di Varsalva. La porta erniaria ha diametro massimo di 21 mm"
La seconda riportava "A dx, già a riposo, si osserva ernia inguino-scrotale; l'ernia, che incrementa in corso di Varsalva, comprime e disloca caudalmente il testicolo. Per il resto didimi ed epididimi hanno regolare sede, dimensioni ed ecostruttura, non si apprezzano formazioni nodulari solide o liquide, assenza di idrocele..

Non avevo avuto dubbi al momento sull'operazione, il chirurgo mi ha consigliato di effettuarla immediatamente anche vista l'età, non tanto per rischi immediati di strozzamento ma comunque ritenendo che sia meglio operarla ora che magari fra 15 anni in urgenza e/o più voluminosa.
Mi é sembrato un approccio molto ragionevole, tuttavia non abbiamo parlato molto del post-operatorio, sapevo essere "tra virgolette" un intervento piuttosto di routine, negli ultimi giorni avvicinandosi la data dell'operazione (fra 5 giorni) ho letto alcuni pareri tra cui anche sul vostro sito dove si parla di uno studio che riporta "fino al 16% di pazienti lamentano poi dolori post-operatori CRONICI".

Mi é sembrata una percentuale molto alta e considerato che nell'ultimo mese sono tornato alla situazione originale ovvero non avverto nessun fastidio né a riposo né sotto sforzo (ho un lavoro sedentario ma sono sportivo, in particolare bici e corsa) mi sono sorte mille preoccupazioni e mi sono chiesto se i benefici superano i rischi o viceversa....
Sto valutando di non operarmi più ma mancano pochi giorni e non so davvero cosa fare...so che online é impossibile dare un consulto tuttavia vorrei sapere vostro parere su questa percentuale così alta.
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
I dati sono quelli.
L'intervento e' indicato. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it