Ernioplastica inguinale
Salve, sono un ragazzo di 27 anni operato di ernioplastica inguinale dx questo lunedì. L'avevo già da diversi anni ed era scesa da un paio nello scroto. L'operazione è avvenuta in anestesia spinale e dopo una prima notte passata in ospedale sono stato dimesso. Durante l'intervento il chirurgo ha detto che la mia ernia gli sembrava congenita. Il decorso credo sia buono, sto assumendo Fortilase, Antibiotico e all'occorrenza Toradol gocce per il dolore. Ho usato l'antidolorifico solo i primi due giorni e in dosi anche minori a quelle prescritte. Sto in pieni e cammino abbastanza agilmente. A parte un po' la ferita che a volte fa male, pizzica o brucia, ho avuto solo un leggero fastidio alla gamba del lato operato. Difatti a volte capita che l'interno coscia bruci un po' e sento come qualcosa di teso che mi tira. So che mi è stata impiantata una rete in polipropilene però non conosco la tecnica utilizzata. Chiederò più informazioni mercoledì all'incontro con il chirurgo. Ho solo due domande a cui mi piacerebbe avere chiarimenti nel frattempo:
1) questo fastidio alla gamba è presto per essere ricondotto a qualche problema al nervo e quindi futuri problemi di dolore cronico? Si leggono molte storie del genere, anche su questo sito
2) mi è capitato, già il primo giorno che ho dormito a casa, non riuscendo a stare sempre supino, di dormire qualche ora sul fianco sinistro (cioè opposto a quello dell'operazione); inizialmente provo sollievo, poi tornando in posizione supina sento alla ferita un dolore più forte e persistente, un bruciore, che mi rende il sonno più difficile; volevo sapere: a dispetto della tecnica chirurgica adoperata per sistemarle la rete, può essere controproducente dormire in posizione laterale? Potrebbe muovere la rete dalla posizione in cui è stata posta o potrebbe inficiare sulla guarigione, la riuscita dell'intervento, l'efficacia della protesi? Lo chiedo perché non ho avuto disposizioni rispetto alla posizione da assumere durante il sonno, né trovo informazioni in rete.
Grazie mille
1) questo fastidio alla gamba è presto per essere ricondotto a qualche problema al nervo e quindi futuri problemi di dolore cronico? Si leggono molte storie del genere, anche su questo sito
2) mi è capitato, già il primo giorno che ho dormito a casa, non riuscendo a stare sempre supino, di dormire qualche ora sul fianco sinistro (cioè opposto a quello dell'operazione); inizialmente provo sollievo, poi tornando in posizione supina sento alla ferita un dolore più forte e persistente, un bruciore, che mi rende il sonno più difficile; volevo sapere: a dispetto della tecnica chirurgica adoperata per sistemarle la rete, può essere controproducente dormire in posizione laterale? Potrebbe muovere la rete dalla posizione in cui è stata posta o potrebbe inficiare sulla guarigione, la riuscita dell'intervento, l'efficacia della protesi? Lo chiedo perché non ho avuto disposizioni rispetto alla posizione da assumere durante il sonno, né trovo informazioni in rete.
Grazie mille
[#1]
No, nei primi giorni è normale e puo' dormire come desidera. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Buongiorno dottore e grazie della risposta. Vorrei aggiornarla riguardo il mio caso. Ad una settimana dall'operazione (operato lunedì scorso) il dolore è quasi completamente sparito e sono autonomo nella mia vita quotidiana ormai da un paio di giorni.
L'unico problema persistente è questo fastidio inguinale che ora descrivo meglio: è una specie di piccola scossa che mi da qualche secondo di bruciore forte e una sensazione di addormentamento della zona subito sotto la ferita, tra lo scroto e la gamba e la prima parte della coscia. Generalmente rimane poi questa sensazione di qualcosa che mi tira, per un tempo indefinito. Muovendo la gamba può ripresentarsi il bruciore o può passarmi cambiando posizione, sedendomi o camminando. In caso negativo resta per un po' di tempo e si deve sperare che vada via. In questi giorni non è mai stato costante, però è fastidioso che capiti con regolarità.
Assumendo l'antinfiammatorio che mi è stato prescritto, a parte qualche generale sollievo, non mi sembra si risolva il problema. Le mie domande sono:
1) mi era stato prescritto Toradol gocce in caso dolore. Quando ero dolorante la sua assunzione portava un giovamento immediato all'occorrenza, in questo caso del dolore inguinale però un'assunzione non sembra essere efficace; devo continuare con la terapia in modo continuativo oppure è il caso che contatti il chirurgo prima? L'appuntamento è per dopodomani ma potrei chiamarlo se è qualcosa di potenzialmente fastidioso su cui è meglio agire subito miratamente.
2) questa sintomatologia è compatibile con l'intrappolamento del nervo ileoinguinale o potrebbe essere anche solo un'infiammazione momentanea di qualche nervo o in generale della zona?
Grazie dell'attenzione e buona giornata.
L'unico problema persistente è questo fastidio inguinale che ora descrivo meglio: è una specie di piccola scossa che mi da qualche secondo di bruciore forte e una sensazione di addormentamento della zona subito sotto la ferita, tra lo scroto e la gamba e la prima parte della coscia. Generalmente rimane poi questa sensazione di qualcosa che mi tira, per un tempo indefinito. Muovendo la gamba può ripresentarsi il bruciore o può passarmi cambiando posizione, sedendomi o camminando. In caso negativo resta per un po' di tempo e si deve sperare che vada via. In questi giorni non è mai stato costante, però è fastidioso che capiti con regolarità.
Assumendo l'antinfiammatorio che mi è stato prescritto, a parte qualche generale sollievo, non mi sembra si risolva il problema. Le mie domande sono:
1) mi era stato prescritto Toradol gocce in caso dolore. Quando ero dolorante la sua assunzione portava un giovamento immediato all'occorrenza, in questo caso del dolore inguinale però un'assunzione non sembra essere efficace; devo continuare con la terapia in modo continuativo oppure è il caso che contatti il chirurgo prima? L'appuntamento è per dopodomani ma potrei chiamarlo se è qualcosa di potenzialmente fastidioso su cui è meglio agire subito miratamente.
2) questa sintomatologia è compatibile con l'intrappolamento del nervo ileoinguinale o potrebbe essere anche solo un'infiammazione momentanea di qualche nervo o in generale della zona?
Grazie dell'attenzione e buona giornata.
[#4]
Utente
Buon pomeriggio! Volevo aggiornarla sulla situazione.
Ho contattato il mio chirurgo che mi ha sconsigliato di assumere il Toradol per quel fastidio alla gamba.
Alla visita di controllo ha detto che la mia ferita stava benissimo e che il dolore alla gamba era normale dato la sensibilità della zona e la presenza di molti nervi. Mi è stato rimosso il filo che chiudeva la sutura.
A 16 giorni dall'operazione devo dire che il fastidio è notevolmente ridotto e tende quasi a scomparire, spero sia così nei prossimi giorni.
Volevo però segnalare un ultimo problema e chiedere un parere anche su questo: sotto la cicatrice, maggiormente dalla metà in su, si è formato un cordone molto duro che al tatto non mi dà dolore. È più voluminoso sul lato destro della cicatrice e nella parte superiore di questo cordone, al lato, molto prossimo al taglio, c'è una formazione leggermente più grande, quasi come se fosse una pallina a lato della cicatrice leggermente più isolata e grande. La stessa non mi dà dolore al tatto.
Volevo sapere: è possibile che si sia formato un cheloide o può semplicemente essere una cicatrice ipertrofica? In entrambi i casi sarebbe necessario fare qualcosa nell'immediato o posso aspettare e vedere se va via spontaneamente? Può giovare fare dei piccoli massaggi?
Grazie mille dell'attenzione!
Ho contattato il mio chirurgo che mi ha sconsigliato di assumere il Toradol per quel fastidio alla gamba.
Alla visita di controllo ha detto che la mia ferita stava benissimo e che il dolore alla gamba era normale dato la sensibilità della zona e la presenza di molti nervi. Mi è stato rimosso il filo che chiudeva la sutura.
A 16 giorni dall'operazione devo dire che il fastidio è notevolmente ridotto e tende quasi a scomparire, spero sia così nei prossimi giorni.
Volevo però segnalare un ultimo problema e chiedere un parere anche su questo: sotto la cicatrice, maggiormente dalla metà in su, si è formato un cordone molto duro che al tatto non mi dà dolore. È più voluminoso sul lato destro della cicatrice e nella parte superiore di questo cordone, al lato, molto prossimo al taglio, c'è una formazione leggermente più grande, quasi come se fosse una pallina a lato della cicatrice leggermente più isolata e grande. La stessa non mi dà dolore al tatto.
Volevo sapere: è possibile che si sia formato un cheloide o può semplicemente essere una cicatrice ipertrofica? In entrambi i casi sarebbe necessario fare qualcosa nell'immediato o posso aspettare e vedere se va via spontaneamente? Può giovare fare dei piccoli massaggi?
Grazie mille dell'attenzione!
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.4k visite dal 06/10/2017.
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