Possibile ernia inguinale?
Gent.li Dott.ri,
il 21 luglio 2017 ho notato una tumefazione importante ma non dolorosa in corrispondenza dell'inguine Dx. Premetto che nulla ho notato durante i giorni precedenti e non ho accusato alcun sintomo strano. L'unico episodio che intendo sottolineare, si e' verificato la sera prima quando, trovandomi fuori casa e nell'impossibilita' di usufruire di un bagno, sono stata costretta a trattenere l'urina al punto da accusare dolori ed in particolare, fitte esattamente all'inguine dx. Una volta liberata la vescica, ogni sintomo e' scomparso. Il giorno dopo ho riscontrato la tumefazione su citata. Ho eseguito un'ecografia dalla quale risulta quanto segue:
tumefazione palpabile di consistenza duro-elastica in regione inguinale dx, mostra formazione anecogena pluriconcamerata, con piccola calcificazione di 5 mm nel contesto, non vascolarizzata, di verosimile natura cistica semplice di 85 mmx 27mm, a livello del sottocutaneo. Non si apprezzano porte erniarie. Non si apprezzano linfoadenopatie inguinali a sn. Vescica repleta, utero nella norma.
Sono stata visitata da due chirurghi che pur sospettando un'ernia inguinale o crurale, non sono riusciti a farla rientrare ne' tantomeno a trovare la porta erniaria. Mi hanno sottoposta ad un ulteriore ecografia il cui referto dice:
in corrispondenza della tumefazione in sede inguinale dx si documenta immagine a contenuto fluido finemente corpuscolata nel contesto, a pareti non ispessite compatibilmente verosimile con ansa intestinale erniata. No linfonodi aumentati di dimensione a detto livello.
Subiti dopo mi hanno sottoposta a due tac addominali, una con ed una senza mezzo di contrasto, per individuare la porta erniaria, il cui referto dice:
In relazione allo specifico quesito diagnostico ( sospetta ernia ) non si osserva sostanziale discontinuita' nella parete addominale, in particolare in corrispondenza del canale inguinale dx. Si conferma presenza di formazione ipodensa, a margini lobulati di circa 82x50 mm, disposta nei tessuti molli sottocutanei, a contenuto fluido, priva di potenziamento, che si dispone subito in ampio contatto con la parete muscolare pur tuttavia conservando piano di clivaggio.
Il resto e' tutto nella norma, ne risparmio il lungo contenuto.
Io non avverto dolore ma fastidio ed occasionalmente qualche fitta all'inguine ma sopportabilissima. In posizione supina la tumefazione sembra ridursi un po' ma non riesco a capire di cosa si tratti. Ho visto un terzo chirurgo ed anche lui propende per l'ernia pur non essendone sicuro. Tutti sono concordi sull'intervento chirurgico perche' sarebbe risolutivo sia incaso di ernia che di cisti . Vorrei un vostro parere. Possibile che si tratti di un'ernia dato che ne' tac, ne' ecografie hanno rilevato porte erniarie? se fosse un'ernia potrei rimandare l'intervento a fine settembre o devo temere fortemente uno strozzamento a breve, date le dimensioni della tumefazione? Temo molto la possibilita' di un ricovero d'urgenza. Grazie mille!
il 21 luglio 2017 ho notato una tumefazione importante ma non dolorosa in corrispondenza dell'inguine Dx. Premetto che nulla ho notato durante i giorni precedenti e non ho accusato alcun sintomo strano. L'unico episodio che intendo sottolineare, si e' verificato la sera prima quando, trovandomi fuori casa e nell'impossibilita' di usufruire di un bagno, sono stata costretta a trattenere l'urina al punto da accusare dolori ed in particolare, fitte esattamente all'inguine dx. Una volta liberata la vescica, ogni sintomo e' scomparso. Il giorno dopo ho riscontrato la tumefazione su citata. Ho eseguito un'ecografia dalla quale risulta quanto segue:
tumefazione palpabile di consistenza duro-elastica in regione inguinale dx, mostra formazione anecogena pluriconcamerata, con piccola calcificazione di 5 mm nel contesto, non vascolarizzata, di verosimile natura cistica semplice di 85 mmx 27mm, a livello del sottocutaneo. Non si apprezzano porte erniarie. Non si apprezzano linfoadenopatie inguinali a sn. Vescica repleta, utero nella norma.
Sono stata visitata da due chirurghi che pur sospettando un'ernia inguinale o crurale, non sono riusciti a farla rientrare ne' tantomeno a trovare la porta erniaria. Mi hanno sottoposta ad un ulteriore ecografia il cui referto dice:
in corrispondenza della tumefazione in sede inguinale dx si documenta immagine a contenuto fluido finemente corpuscolata nel contesto, a pareti non ispessite compatibilmente verosimile con ansa intestinale erniata. No linfonodi aumentati di dimensione a detto livello.
Subiti dopo mi hanno sottoposta a due tac addominali, una con ed una senza mezzo di contrasto, per individuare la porta erniaria, il cui referto dice:
In relazione allo specifico quesito diagnostico ( sospetta ernia ) non si osserva sostanziale discontinuita' nella parete addominale, in particolare in corrispondenza del canale inguinale dx. Si conferma presenza di formazione ipodensa, a margini lobulati di circa 82x50 mm, disposta nei tessuti molli sottocutanei, a contenuto fluido, priva di potenziamento, che si dispone subito in ampio contatto con la parete muscolare pur tuttavia conservando piano di clivaggio.
Il resto e' tutto nella norma, ne risparmio il lungo contenuto.
Io non avverto dolore ma fastidio ed occasionalmente qualche fitta all'inguine ma sopportabilissima. In posizione supina la tumefazione sembra ridursi un po' ma non riesco a capire di cosa si tratti. Ho visto un terzo chirurgo ed anche lui propende per l'ernia pur non essendone sicuro. Tutti sono concordi sull'intervento chirurgico perche' sarebbe risolutivo sia incaso di ernia che di cisti . Vorrei un vostro parere. Possibile che si tratti di un'ernia dato che ne' tac, ne' ecografie hanno rilevato porte erniarie? se fosse un'ernia potrei rimandare l'intervento a fine settembre o devo temere fortemente uno strozzamento a breve, date le dimensioni della tumefazione? Temo molto la possibilita' di un ricovero d'urgenza. Grazie mille!
[#1]
Gentile utente , segua il consiglio dei colleghi chirurghi che l'hanno gia' visitata, si faccia operare appena possibile perche' nel suo caso e' appropriata l'indicazione all'intervento chirurgico. Questo oltre che dirimere il quesito diagnostico sarebbe risolutivo in tutti i sensi e soprattutto la renderebbe piu' tranquilla.
Dr. Michele Malerba
[#2]
Utente
Gent.le Dott. Malerba,
grazie mille per il consiglio. Sicuramente dovro' sottopormi ad un intervento. Le chiedo solamente un ulteriore parere in merito ai tempi. Per motivi di lavoro potrei operarmi solo verso la fine di settembre. Se si trattasse di una cisti, non credo ci sarebbero problemi, se invece fosse un'ernia lei crede che evitando sforzi eccessivi potrei tranquillamente attendere la fine del prossimo mese o rischierei in ogni caso uno strozzamento improvviso e quindi sarebbe meglio anticipare il rientro e l'intervento? Grazie ancora.
grazie mille per il consiglio. Sicuramente dovro' sottopormi ad un intervento. Le chiedo solamente un ulteriore parere in merito ai tempi. Per motivi di lavoro potrei operarmi solo verso la fine di settembre. Se si trattasse di una cisti, non credo ci sarebbero problemi, se invece fosse un'ernia lei crede che evitando sforzi eccessivi potrei tranquillamente attendere la fine del prossimo mese o rischierei in ogni caso uno strozzamento improvviso e quindi sarebbe meglio anticipare il rientro e l'intervento? Grazie ancora.
[#3]
Atteso che lo strozzamento di un'ernia inguinale può sopraggiungere improvvisamente in qualsiasi momento della vita quotidiana , specie in occasione di qualche sforzo , è difficile rispondere alla sua domanda senza una visita diretta che possa fare apprezzare le caratteristiche del reale quadro clinico obiettivo.
In tutti i modi , se non ha dolore e se non fa alcun sforzo , potrebbe con attenzione posticipare di un mese l'intervento.
Con cordialità.
In tutti i modi , se non ha dolore e se non fa alcun sforzo , potrebbe con attenzione posticipare di un mese l'intervento.
Con cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 18/08/2017.
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