Malessere generale urgenza di risposta

Buonasera, porgo la seguente domanda riguardante me, ho avuto problemi a seguito di un'intervento per rimuovere una ciste in zona sacrale, l'intervento è stato svolto circa un anno e 3 mesi (senza nessun tipo di controllo se non esami di routine sangue e elettrocardiogramma, senza esame istologico e senza la prescrizione di antibiotici successivamente l'intervento) fa ma i problemi da allora non sono certo finiti, anzi il tutto è peggiorato con infezioni, setticemie e dolori su tutta la parte destra della zona sacrale come se qualcosa premesse e ostacolase il movimento come qualcosa che punta, inizialmente si ricondusse tutto a fistola, solo successivamente si iniziò a parlare di ciste grande e ramificata ricoperta di radici, fu eseguita una risonanza dopo qualche mese visto che la situazione peggiorava la quale riportava: risonanza al bacino con è senza mcd,Buona parte di tessuto cicatriziale più evidente in sede paragittale destra,con segni di verosimile flogosi cronica,con relativo enhancement,a livello dell'area chirurgica in regione interglutea che posteriormente giunge a ridosso della componente ossea sacro coccigea,si apprezza una maggior visualizzazione di alcune strutture venose adiacenti che testimoniano ad un quadro infiammatorio,presenza di cisti liquorali e/o meningocele sacrale all'altezza di S2 S3. Da circa 4 mesi è stato eseguito un altro intervento per rimuovere il tessuto cicatriziale attorno all'osso senza andare a pulire la zona, ma i sintomi sono sempre gli stessi e tendono a peggiorare ogni giorno di più, c'è anche la presenza di febbre ma nessuno sa spiegare il motivo.Tre mesi fa sono stato sottoposto ad un ricovero,dove mi sono stati fatti accertamenti e dove hanno scoperto una specie di cosa ovale piena di liquido.Il referto dell'esame che è stato effettuato è il seguente:Indagine tac addome inferiore eseguita senza e con mdc ev. Acquisita secondo piani assiali a paziente prono.Quale dato di rilievo si evidenzia a sede mediana,paramediana destra la presenza di una Iperdensità tissutale di circa 16 mm di diametro massimo estesa longitudinalmente per circa 58 mm con area di ipodensità centrale. Non lesioni delle componenti ossee limitrofe. Non significativi incrementi contrastografici. Il quadro Tc appare riferibile ad esiti post chirurgici da valutare in ambiti specialistico. Il chirurgo che mi teneva in cura ha parlato di voler operare per ripulire o comunque drenare la zona, aggiungendo però che non avrei notato segni di miglioramento, e che il problema non sarebbe stato risolto perché avrei dovuto consultare un neurochirurgo.Confuso e non sapendo come affrontare la situazione ho deciso di non effettuare l'operazione.È possibile che tutto si sia scatenato rimuovendo quella ciste nel primo intervento? Vorrei un consiglio per sapere cosa fare. Grazie cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signore sarebbe opportuno che si facesse vedere da un neurochirurgo per valutare l'importanza che ha il suo meningocele a livello di S2 e S3. La di sopra vi sono gli esiti di una cisti pilonidale che verosimilmente non è stata trattata fin dall'inizio in maniera radicale e che oggi le da sempre più fastidio. Il problema è che nella stessa zona di presentano due situazioni diverse e che possono essere responsabili dei dolori da lei accusati. Quindi una visita dal neurochirugo e sentito il suo parere ritorni dal suo chirurgo per concludere. E' verosimile che la cosa debba essere trattata da entrambi i chirurghi assieme. cari saluti
Gerunda

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

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Attivo dal 2017 al 2018
Ex utente
Dottore mi scusi ma la sembra normale il fatto che non sia stato svolto nessun tipo di accertamento prima dell'intervento? E successivamente ad esso nessun tipo di cura antibiotica? Ne tantomeno nessun esame istologico? Grazie
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 96
Gentile signore l'evidenza di una cisti pilonidale in genere non richiede esami particolari ne un esame istologico. Se la ferita è pulita dopo l'intervento non si da in genere antibiotici. Ovviamente se l'asportazione non è stata completa ed è rimasta una infezione era necessario effettuare una cura antibiotica e comunque rieffettuare una asportazione più radicale. Ovviamente senza vedere è difficile fare delle diagnosi. In ogni modo la presenza di un meningocele non noto in precedenza determina oggi una complicazione maggiore. Cordiali saluti
Gerunda