Volevo sapere se dipende tutto dall'ernia e che dormendo a pancia in giù ne risente e mi crea
Buongiorno,
avverto dolore da sei mesi nella zona inguinale sinistra che mi coinvolge il testicolo e la zona perineo/anale. Dapprima i medici si sono concentrati sull'escludere un tumore nel testicolo o da altre parti, e dopo tre ecografie nulla di simile è stato rilevato ma anche null'altro a parte un leggero varicocele e tre scrotoliti che si muovono nell'idrocele che coinvolge in modo leggero il testicolo sinistro. Tutto nella norma secondo i medici, anche se il fastidio permane.
Mi reco a fare un'altra ecografia privatamente, nel corso dell'ecografia nulla viene rilevato ma insisto ed il dottore finalmente mi trova un'ernia inguinale interna, quindi più difficile da diagnosticare. Felice di tale scoperta mi reco successivamente dal chirurgo per un consulto e decide subito di mettermi in lista per l'operazione. Che però non ritiene urgente e dice che avverrà entro un paio di mesi... uff!
In questi ultimi 10 giorni, anzi, ultime notti, però mi risveglio spesso con gorgoglii nell'intestino e nausea accompagnata da una leggera tachicardia. Mi alzo, faccio due passi e dopo una quindicina di minuti rientro a letto e riesco, piano piano, a riaddormentarmi.
Questi episodi capitano quasi tutte le notti, a volte una sola volta, ma può capitare anche più volte nella stessa notte. Ovviamente più accade e meno dormo tranquillo con la paura che possa riaccadere, visto che non è una cosa piacevole.
Volevo sapere se dipende tutto dall'ernia e che dormendo a pancia in giù ne risente e mi crea questi problemi.
Devo recarmi al più presto in ospedale e farmi operare il prima possibile per evitare complicanze o posso stare tranquillo in attesa della chiamata, anche se il dolore rimane e le 'crisi notturne' continuano?
Vi ringrazio
avverto dolore da sei mesi nella zona inguinale sinistra che mi coinvolge il testicolo e la zona perineo/anale. Dapprima i medici si sono concentrati sull'escludere un tumore nel testicolo o da altre parti, e dopo tre ecografie nulla di simile è stato rilevato ma anche null'altro a parte un leggero varicocele e tre scrotoliti che si muovono nell'idrocele che coinvolge in modo leggero il testicolo sinistro. Tutto nella norma secondo i medici, anche se il fastidio permane.
Mi reco a fare un'altra ecografia privatamente, nel corso dell'ecografia nulla viene rilevato ma insisto ed il dottore finalmente mi trova un'ernia inguinale interna, quindi più difficile da diagnosticare. Felice di tale scoperta mi reco successivamente dal chirurgo per un consulto e decide subito di mettermi in lista per l'operazione. Che però non ritiene urgente e dice che avverrà entro un paio di mesi... uff!
In questi ultimi 10 giorni, anzi, ultime notti, però mi risveglio spesso con gorgoglii nell'intestino e nausea accompagnata da una leggera tachicardia. Mi alzo, faccio due passi e dopo una quindicina di minuti rientro a letto e riesco, piano piano, a riaddormentarmi.
Questi episodi capitano quasi tutte le notti, a volte una sola volta, ma può capitare anche più volte nella stessa notte. Ovviamente più accade e meno dormo tranquillo con la paura che possa riaccadere, visto che non è una cosa piacevole.
Volevo sapere se dipende tutto dall'ernia e che dormendo a pancia in giù ne risente e mi crea questi problemi.
Devo recarmi al più presto in ospedale e farmi operare il prima possibile per evitare complicanze o posso stare tranquillo in attesa della chiamata, anche se il dolore rimane e le 'crisi notturne' continuano?
Vi ringrazio
[#2]
Utente
Ho scoperto cosa mi causa questi risvegli fastidiosi notturni e la mia tranquillità piano piano è tornata.
Riporto il tutto che magari potrebbe servire a qualcuno.
La scorsa settimana ho avuto una crisi notturna che è durata parecchio, a quel punto ho deciso di andare al P.S. Dapprima hanno controllato il cuore tramite ECG ed analisi del sangue, tutto risulta nella norma, quindi hanno valutato altro.
Visto che soffro da anni di RGE mi hanno riferito che dipende proprio da quello. Gli spasmi che effettua l'esofago in caso di attacchi acidi, disturba il cuore che è proprio lì vicino e lo manda in tachicardia. Intesa come battito più forte, che si sente molto, non come battito accelerato.
Riporto il tutto che magari potrebbe servire a qualcuno.
La scorsa settimana ho avuto una crisi notturna che è durata parecchio, a quel punto ho deciso di andare al P.S. Dapprima hanno controllato il cuore tramite ECG ed analisi del sangue, tutto risulta nella norma, quindi hanno valutato altro.
Visto che soffro da anni di RGE mi hanno riferito che dipende proprio da quello. Gli spasmi che effettua l'esofago in caso di attacchi acidi, disturba il cuore che è proprio lì vicino e lo manda in tachicardia. Intesa come battito più forte, che si sente molto, non come battito accelerato.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 15/05/2017.
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