Cisti sebacea

Salve,
Nella giornata di ieri, a seguito di un consulto chirurgico, mi è stato fatto un drenaggio di un ascesso sottocutaneo posto sulla parte esterna della natica sinistra, con un preparato a base di acqua ossigeneta e Betadine. La diagnosi e' stata che l'ascesso e dovuto ad una cisti sebacea.
La prognosi è stata di effettuare giornalmente lavaggi analoghi per 7-10 giorni e ad infiammazione completamente sparita, tornare per pianificare l'intervento per la rimozione della ghiandola.

La domanda che volevo fare, dal momento che data la posizione dell'ascesso non ho potuto vedere direttamente come e' avvenuto il lavaggio, e' come debba procedere:

1- occorre usare una siringa particolare?
2- il mix di acqua ossigenata e Betadine dev'essere preparato in un modo specifico: es. x ml di uno e x dell'altro;
3- la procedura del lavaggio comporta che debba iniettare il composto fino a tensione dell'ascesso e poi deve essere aspirato sempre con la siringa ?
4- dal momento che l'ascesso si è già aperto e presenta una piccola ferita da cui fuorisce una piccola ma costante quantità di sangue, dopo il lavaggio e' necessaria anche un ulteriore pressione a mano della zona per far fuoriuscire il contenuto, oppure no?

Vi ringrazio molto per le indicazioni e porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentilì utente non è indispensabilebile utilizzare entrambi i disinfettanti, può utilizzare anche solo il betadine e qualsiasi siringa va bene da10 o 20 cc, senza necessariamente spremitura cutanea, quindi garza sterile.
Saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio e le chiedo ancora una precisazione: la sostanza che viene iniettata deve essere inserita e poi aspirata con la siringa ?
Lo chiedo perché il mio ascesso si è già aperto verso l'esterno è infatti seppur poco, sanguina costantemente.
All'ospedale avevo capito che il trattamento andasse fatto come indicato sopra (iniezione e dopo poco aspirazione di quanto immesso), mentre nel lavaggio di oggi mi e' stata iniettata l'acqua ossigenata facendola poi fuoriuscire semplicemente per la pressione dell'iniezione, dalla ferita già presente.
L'approccio si oggi mi e' sembrato più "grezzo" e non vorrei che provocasse più male che bene.
Vi ringrazio molto.
Saluti
[#3]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, la medicazione aspirando oppure no, perché sarà la ferita aperta stessa a far drenare il liquido,porterà in ogni caso al miglioramento della infiammazione, la cosa importante, come le hanno spiegato, ai fini della guarigione definitiva è l'intervento di asportazione definitivo.
Saluti
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio molto Dottore e scusandomi le chiedo le ultime indicazioni per la terapia.
Volevo sapere per quanti giorni e' consigliabile procedere coi lavaggi e ad ogni drenaggio quante iniezioni sia il caso di fare.

In sede di consulto mi è stato indicato di procedere con i lavaggi per 7-10 giorni. E in quell'occasione, in cui è stata anche asportata una piccola cisti sebacea tramite pressione manuale, mi sono state fatte 3-4 iniezioni in quanto l'ascesso era molto gonfio.

In questi giorni successivi mi chiedo se debba sempre fare lo stesso numero di iniezioni ad ogni lavaggio, o se sia sufficiente anche una sola iniezione e quanto Betadine o acqua ossigeneta sia il caso di usare ad ogni applicazione.

Mi scuso per la banalità delle domande ma essendo la procedura di lavaggio molto dolorosa, vorrei procedere nel miglior modo possibile per non causare danni e sofferenze non necessarie.

La ringrazio nuovamente.
Cordiali saluti
[#5]
Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, comprenderà che le risposte alle sue domande le può dare solo in maniera seria,lo specialista che l'ha visitata perché la durata delle medicazioni è in relazione alla grandezza della ferita, le caratteristiche del paziente e lo stato di infiammazione.
Saluti