ADENOCARCINOMA DEL COLEDOCO DISTALE
Buongiorno Professore.
Spero vivamente possa leggere la mia mail e gentilmente esprimermi un Suo parere in merito al caso di mio padre, un uomo di 63 anni sempre stato in ottima salute.
Ad ottobre scorso è stato operato alle Molinette per un adenocarcinoma del coledoco distale, l'operazione molto impegnativa è riuscita bene ma la vena porta era leggermente stata intaccata.
Così, il professore ha reciso la parte interessata di questa ed a gennaio ha iniziato i cicli di chemioterapia, ben otto, che dovrebbe terminare a fine maggio.
Tranne gli inevitabili effetti collaterali della chemio tutto sembra procedere bene, ma nella tac cui si sottoposto a marzo è stata riscontrata una piccola presenza di tessuto proprio nel punto in cui è stato operato.
Naturalmente i medici non avendo ancora alcun altra tac di confronto (la prossima verrà eseguita a giugno) sono stati cauti nel fornire opinioni in merito a questo tessuto, dicendo che potrebbe trattarsi di un'aderenza e non di un nuovo male, soprattutto dal momento che, come citato testualmente nel referto, "si rileva la presenza di punti metallici all'interno".
Questa affermazione sinceramente mi lascia un po' di speranza.
Un altro elemento che però mi fa nuovamente preoccupare è la variazione dei markers antitumorali, in particolare del CA 19 che da 1,5 è passato a 3,5 e durante l'ultimo esame a 7,5.
Oggi ripeterà nuovamente questi esami ed io non so sinceramente cosa pensare.
La ringrazio ancora per la Sua gentile attenzione e spero vivamente di poter leggere una Sua risposta.
Spero vivamente possa leggere la mia mail e gentilmente esprimermi un Suo parere in merito al caso di mio padre, un uomo di 63 anni sempre stato in ottima salute.
Ad ottobre scorso è stato operato alle Molinette per un adenocarcinoma del coledoco distale, l'operazione molto impegnativa è riuscita bene ma la vena porta era leggermente stata intaccata.
Così, il professore ha reciso la parte interessata di questa ed a gennaio ha iniziato i cicli di chemioterapia, ben otto, che dovrebbe terminare a fine maggio.
Tranne gli inevitabili effetti collaterali della chemio tutto sembra procedere bene, ma nella tac cui si sottoposto a marzo è stata riscontrata una piccola presenza di tessuto proprio nel punto in cui è stato operato.
Naturalmente i medici non avendo ancora alcun altra tac di confronto (la prossima verrà eseguita a giugno) sono stati cauti nel fornire opinioni in merito a questo tessuto, dicendo che potrebbe trattarsi di un'aderenza e non di un nuovo male, soprattutto dal momento che, come citato testualmente nel referto, "si rileva la presenza di punti metallici all'interno".
Questa affermazione sinceramente mi lascia un po' di speranza.
Un altro elemento che però mi fa nuovamente preoccupare è la variazione dei markers antitumorali, in particolare del CA 19 che da 1,5 è passato a 3,5 e durante l'ultimo esame a 7,5.
Oggi ripeterà nuovamente questi esami ed io non so sinceramente cosa pensare.
La ringrazio ancora per la Sua gentile attenzione e spero vivamente di poter leggere una Sua risposta.
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Non sono professore ma le rispondo volentieri.
Se il tessuto e' infiammatorio non e' un problema, in caso contrario la prognosi peggiora un po', tutto ovviamente dipende dalla eventuale possibilita' di trattare ancora l'eventuale ripresa di malattia. I markers non credo debbano preoccupare. Segua con fiducia le indicazioni di chi lo segue. Auguri!
Se il tessuto e' infiammatorio non e' un problema, in caso contrario la prognosi peggiora un po', tutto ovviamente dipende dalla eventuale possibilita' di trattare ancora l'eventuale ripresa di malattia. I markers non credo debbano preoccupare. Segua con fiducia le indicazioni di chi lo segue. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 27/04/2016.
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