La possibilità che io abbia un'ernia bilaterale, mi consiglate un intervento
Gentilissimi Dottori,
ho già avuto modo di rivolgermi a questo interessante sito per esporre i miei problemi, rivolgendomi a Vs. colleghi di altre specialità.
In sostanza, in parole povere, ho una importante fobia di aghi, flebo, ferite, interventi chirurgici e, da ultimo, tutto ciò mi crea una forte insofferenza per ildolore postoperatorio (preciso che si tratta di una fobia "seria" ed assai invalidante per la quale sono in cura da uno psicoterapeuta).
Ciò detto, avrei necessità di avere alcuni chiarimenti, se possibile:
1) Giacchè c'è la possibilità che io abbia un'ernia bilaterale, mi consiglate un intervento a cielo aperto (facendo un'ernia per volta, per il caso in cui effettivamente la m ia ernia sia bilaterale), oppure un intervento in laparoscopia?
2) se l'intervento venisse fatto a cielo aperto, credo che il chirurgo suggerirà una anestesia spinale: potrei essere sedato totalmente prima di subire l'anestesia, così da non accorgermi di nulla ciò che i viene fatto (flebo, aghi, ecc.)?
3) ci sarebbe poi la possibilità di rimanere sedato profondamente (o comunque in stato di incoscienza) fino alla integrale rimozione delle flebo e di ogni altro ammennicolo vario, così da risvegliarmi senza nulla che mi provochi fobia?
4) per il dolore post operatorio dell'immediato post operatorio c'è la possibilità di utilizzare antidolorifici per via orale (anche più forti del normale, tipo morfina), così da evitare flebo?
5) da ultimo, da esperienze colte da chi è già stato operato, pare che per 5 o 6 giorni la ferita faccia male e si debba rimanere a casa: non avendo possibiità di rimanere a casa per più di un paio di giorni, c'è la possibilità di ricorrere ad analgesici più potenti del normale (es.morfina) per potersi recare almeno in ufficio e fare attività "da scrivania" SENZA DOLORE ALCUNO?
6) in sostanza:
a. per il momento operatorio, si può finire sotto i ferri senza averne precisa percezione (magari ricorrendo anche all'ipnosi, che è tecnica che non conosco)?
b. per il dopo operatorio ci sono analgesici per via orale che ANNULLANO TOTALMENTE il dolore?
Vi ringrazio fin d'ora per le risposte che mi vorrete dare.
ho già avuto modo di rivolgermi a questo interessante sito per esporre i miei problemi, rivolgendomi a Vs. colleghi di altre specialità.
In sostanza, in parole povere, ho una importante fobia di aghi, flebo, ferite, interventi chirurgici e, da ultimo, tutto ciò mi crea una forte insofferenza per ildolore postoperatorio (preciso che si tratta di una fobia "seria" ed assai invalidante per la quale sono in cura da uno psicoterapeuta).
Ciò detto, avrei necessità di avere alcuni chiarimenti, se possibile:
1) Giacchè c'è la possibilità che io abbia un'ernia bilaterale, mi consiglate un intervento a cielo aperto (facendo un'ernia per volta, per il caso in cui effettivamente la m ia ernia sia bilaterale), oppure un intervento in laparoscopia?
2) se l'intervento venisse fatto a cielo aperto, credo che il chirurgo suggerirà una anestesia spinale: potrei essere sedato totalmente prima di subire l'anestesia, così da non accorgermi di nulla ciò che i viene fatto (flebo, aghi, ecc.)?
3) ci sarebbe poi la possibilità di rimanere sedato profondamente (o comunque in stato di incoscienza) fino alla integrale rimozione delle flebo e di ogni altro ammennicolo vario, così da risvegliarmi senza nulla che mi provochi fobia?
4) per il dolore post operatorio dell'immediato post operatorio c'è la possibilità di utilizzare antidolorifici per via orale (anche più forti del normale, tipo morfina), così da evitare flebo?
5) da ultimo, da esperienze colte da chi è già stato operato, pare che per 5 o 6 giorni la ferita faccia male e si debba rimanere a casa: non avendo possibiità di rimanere a casa per più di un paio di giorni, c'è la possibilità di ricorrere ad analgesici più potenti del normale (es.morfina) per potersi recare almeno in ufficio e fare attività "da scrivania" SENZA DOLORE ALCUNO?
6) in sostanza:
a. per il momento operatorio, si può finire sotto i ferri senza averne precisa percezione (magari ricorrendo anche all'ipnosi, che è tecnica che non conosco)?
b. per il dopo operatorio ci sono analgesici per via orale che ANNULLANO TOTALMENTE il dolore?
Vi ringrazio fin d'ora per le risposte che mi vorrete dare.
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Considerata la sua patologia psichiatrica, le consiglierei di fare l'intervento per via laparoscopica in anestesia generale.
Il dolore postoperatorio e' raro e la ripresa delle attivita' ordinarie rapida. Per gli aspetti legati all'induzione dell'anestesia ed alla opportunita' di mantenere un accesso venoso (senza ago peraltro, si tratta di piccole cannula di materiale simile alla plastica indolori) ha gia' ricevuto esauriente risposta dallo specialista piu' competente ovvero l'anestesista. Prego.
Il dolore postoperatorio e' raro e la ripresa delle attivita' ordinarie rapida. Per gli aspetti legati all'induzione dell'anestesia ed alla opportunita' di mantenere un accesso venoso (senza ago peraltro, si tratta di piccole cannula di materiale simile alla plastica indolori) ha gia' ricevuto esauriente risposta dallo specialista piu' competente ovvero l'anestesista. Prego.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 29/01/2016.
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