Flemmone inguine destro

Salve, da più di un anno ormai convivo con una cisti all'inguine destro che periodicamente si infiamma, si gonfia e talvolta si rompe, procurandomi fastidiose perdite di pus e sangue.
La cisti è stata definita dal medico flemmone, probabilmente formatosi a causa di un pelo incarnito sotto pelle che si è incistito. In alcuni periodi rientra ed è come asciutta. Quando è infiammata è molto fastidiosa e mi provoca dolore, pur indossando biancheria e capi in cotone e morbidi. E' una situazione che non posso più tollerare. Ho visto il medico generico agli inizi del problema, il quale mi ha prescritto una cura di antibiotici per via orale che non è servita a nulla. Ho poi fatto cura con crema Impetex, risultata vana. Stessa cosa successivamente, quando ho visto un medico chirurgo il quale prima di qualunque operazione mi ha consigliato cura con crema Bactroban per diversi mesi, anch'essa vana. Il ginecologo, mi ha invece consigliato il Sofargen crema, che non ha sortito nessun effetto. Come posso risolvere? In che momento è consigliabile incidere la cisti? A quale tipo di medico è possibile rivolgermi? Che tempi di degenza ci sono? Attendo qualche suggerimento. Cordiali saluti
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Dr. Michele Malerba Chirurgo toracico, Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Senologo, Endocrinochirurgo, Chirurgo d'urgenza, Chirurgo oncologo 359 6
Gentile utente, mi sembra che una patologia così di poca rilevanza clinica stia durando anche fin troppo provocandole soprattutto grosso disagio.
E' chiaro che qualunque cosa fosse , ( cisti pilare, cisti epedermoidale , altro) la cisti va asportata assolutamente e subito , anche perchè i vari tentativi conservativi si sono rivelati totalmente infruttuosi.
A quale tipo di medico è possibile rivolgermi?Si rivolga senz'altro al chirurgo generale.
Che tempi di degenza ci sono? Ma l'asportazione si può esiguire con modalità ambulatoriale e/o al massimo in day surgery cioè con dimissione nel tardi pomeriggio della stessa giornata dell'intervento .
Distinti saluti.

Dr. Michele Malerba

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Utente
Utente
Salve dottore, La ringrazio per la celere risposta. La causa del prolungarsi della problematica deriva dal fatto che tutte e due le volte che il medico chirurgo ha visto la cisti, quest'ultima era in condizioni di non operabilità, o perché tropo infiammata, o perché rientrata e asciugatasi. A questo punto mi chiedo quale sia il miglior momento per sottoporsi all'operazione e quale si la prassi da seguire in questi casi.

Cordiali saluti
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Dr. Michele Malerba Chirurgo toracico, Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Senologo, Endocrinochirurgo, Chirurgo d'urgenza, Chirurgo oncologo 359 6
Innanzitutto, giusto per un chiarimento, quanto dice che è stato visto tutte e due le volte dal medico chirurgo cosa intede : che è stato stato visto dallo specialistica chirurgo o dal medico generico?
In tutti i modi , atteso che la sua patologia è alquanto banale , la prassi da seguire in tali casi scaturisce sempre da un'attenta valutazione dello specialista chirurgo: è opportuno in tal caso differenziare
- se la lesione si trova in fase acuta , ovvero molto infiammata e suppurata è preferibile ricorrere ad una semplice incisione chirurgica al solo scopo di detersione e pulizia dell'ascesso; non è opportuno e conveniente in tale situazione eseguire un intervento di asportazione totale perchè avverrebbe a scapito di un'incisione molto ampia con sacrificio di tessuto circostante in preda a infiammazione;
- oppure se si vede la lesione quando non è complicata, ovvero senza infiammazione acuta , tale evenienza rappresenta il momento migliore per sottoporsi all'intervento chirurgico di asportazione completa e radicale della lesione con un'incisione minima.
In tutti i modi stia molto tranquillo e si affidi ad un chirurgo specialista che senz'altro risolverà il caso in modo completo e subito.
Sperando di essere stato chiaro le invio cordiali saluti.
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Utente
Utente
Salve, dopo essermi fatta visitare dal medico generico mi sono recata a visita dal medico chirurgo specialista.

Come le dicevo, la prima volta non valutò operabile la cisti perché infiammata, nel secondo caso invece perché "a riposo", mentre precedentemente mi aveva detto che in realtà era questa la situazione migliore in cui rimuoverla (come lei stesso fa notare).

Sono quindi un po' sfiduciata perché mi sembra di aver sprecato tempo e soldi finora, oltre ad aver avuto delle diagnosi non soddisfacenti.

Mi rivolgerò a un altro medico e cercherò di capire il da farsi, tenendo conto senz'altro dei suoi suggerimenti.

Grazie per la sua attenzione, la terrò aggiornata.

Cordiali saluti