Cisti coccigea plurifistolizzata
Buongiorno,
Verso la fine di luglio a mio figlio sedicenne è stata riscontrata una cisti coccigea plurifistolizzata.L'infezione ha interessato anche i linfonodi inguinali che si erano ingranditi ed erano doloranti.Il chirurgo ha prescritto un ematocrito con formula leucocitaria(risultato negativo) e una ecografia(anch'essa negativa)dei linfonodi.Appurato che tali rigonfiamenti linfonoidali erano conseguenza dell'infezione della cisti, il chirurgo ha prescritto un unguento e degli antibiotici da somministrare a settimane alternate.Per la verità il suo parere era che la cisti dovesse essere tolta con urgenza, date le diverse fistole e l'infezione estesa,ma per una serie di motivi(il mese di agosto troppo caldo e umido, la chiusura dei reparti)l'intervento è stato rimandato ai primi di settembre. Ora io faccio le medicazioni con l'unguento antibiotico due volte al giorno, ho depilato, per quanto possibile, la parte infetta, faccio prendere a mio figlio l'antibiotico orale e so benissimo che tutto questo non farà regredire l'infezione, ma almeno spero la tenga sotto controllo.Ora però quello che mi preoccupa, sono le complicanze dell'operazione.Il chirurgo mi ha prospettato un intervento a cielo aperto, data l'estensione delle fistole(ce ne sono almeno tre lungo il solco dei glutei ed altre tendono ad aprirsi).Quello che vorrei sapere è il decorso post operatorio(so che è lungo), la degenza il tipo di anestesia e le effettive complicanze in un caso come questo. Ringrazio anticipatamente per la Vs disponibilità e pazienza.
Verso la fine di luglio a mio figlio sedicenne è stata riscontrata una cisti coccigea plurifistolizzata.L'infezione ha interessato anche i linfonodi inguinali che si erano ingranditi ed erano doloranti.Il chirurgo ha prescritto un ematocrito con formula leucocitaria(risultato negativo) e una ecografia(anch'essa negativa)dei linfonodi.Appurato che tali rigonfiamenti linfonoidali erano conseguenza dell'infezione della cisti, il chirurgo ha prescritto un unguento e degli antibiotici da somministrare a settimane alternate.Per la verità il suo parere era che la cisti dovesse essere tolta con urgenza, date le diverse fistole e l'infezione estesa,ma per una serie di motivi(il mese di agosto troppo caldo e umido, la chiusura dei reparti)l'intervento è stato rimandato ai primi di settembre. Ora io faccio le medicazioni con l'unguento antibiotico due volte al giorno, ho depilato, per quanto possibile, la parte infetta, faccio prendere a mio figlio l'antibiotico orale e so benissimo che tutto questo non farà regredire l'infezione, ma almeno spero la tenga sotto controllo.Ora però quello che mi preoccupa, sono le complicanze dell'operazione.Il chirurgo mi ha prospettato un intervento a cielo aperto, data l'estensione delle fistole(ce ne sono almeno tre lungo il solco dei glutei ed altre tendono ad aprirsi).Quello che vorrei sapere è il decorso post operatorio(so che è lungo), la degenza il tipo di anestesia e le effettive complicanze in un caso come questo. Ringrazio anticipatamente per la Vs disponibilità e pazienza.
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Gentile Signora,
il trattamento di una cisti sacrococcigea prevede l'asportazione chiurgica;
Al momento la terapia consigliata permette di 'tenere sotto controllo' l'infezione, ma, come consigliatole, la rimozione sarà inevitabile.
Per quanto riguarda il tipo di anestesia, la decisione finale spetta al collega anestesista che tratterà Suo figlio; comunque, in generale si ricorre ad anestesia locale o loco-regionale con modesta sedazione generale.
Anche sul decorso post-operatorio non riesco a darle delle risposte di certezza in quanto al momento del trattamento, in base allo stato locale, il chirurgo operatore deciderà se procedere all'asportazione ed alla chiusura della ferita con sutura diretta (guarigione per 'prima intenzione') o attuare una guarigione con ferita 'aperta' (medicazioni ripetute e guarigione per 'seconda intenzione')
Nel caso di guarigione per prima intenzione i tempi di recupero sono di circa 2-3 settimane;
Nel caso di guarigione per seconda intenzione in media i tempi di recupero sono di 4-5 settimane.
Nella speranza di esserle stata d'aiuto
Dott.ssa M.M.Morelli
il trattamento di una cisti sacrococcigea prevede l'asportazione chiurgica;
Al momento la terapia consigliata permette di 'tenere sotto controllo' l'infezione, ma, come consigliatole, la rimozione sarà inevitabile.
Per quanto riguarda il tipo di anestesia, la decisione finale spetta al collega anestesista che tratterà Suo figlio; comunque, in generale si ricorre ad anestesia locale o loco-regionale con modesta sedazione generale.
Anche sul decorso post-operatorio non riesco a darle delle risposte di certezza in quanto al momento del trattamento, in base allo stato locale, il chirurgo operatore deciderà se procedere all'asportazione ed alla chiusura della ferita con sutura diretta (guarigione per 'prima intenzione') o attuare una guarigione con ferita 'aperta' (medicazioni ripetute e guarigione per 'seconda intenzione')
Nel caso di guarigione per prima intenzione i tempi di recupero sono di circa 2-3 settimane;
Nel caso di guarigione per seconda intenzione in media i tempi di recupero sono di 4-5 settimane.
Nella speranza di esserle stata d'aiuto
Dott.ssa M.M.Morelli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.1k visite dal 07/08/2008.
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