Una cisti pilonidale sacrococcigea
Buongiorno, mi chiamo Tommaso e ho 28 anni.
A gennaio mi hanno riscontrato una cisti pilonidale sacrococcigea. Il medico del pronto soccorso mi ha effettuato una rimozione ambulatoriale dell'ascesso, con successive medicazioni consistenti in zaffature periodiche ogni 2 giorni circa. Dopo 2 mesi, continuava ad espellere pus e maleodorava parecchio, quindi a marzo hanno effettuato un'altra rimozione ambulatoriale. Ma avendo avuto questa lo stesso decorso della precedente rimozione, ovvero non è guarita continuando ad espellere pus, sono stato sottoposto ad ecografia per vedere se si riusciva a trovare la causa. Dall'ecografia non è emerso niente, per cui si è deciso di optare per un'operazione chirurgica, effettuata il 07/07/2014.
I dottori dicono che è andata bene, mi hanno tolto un bel pezzo (compreso anche un pò di muscolo del gluteo), e hanno scavato fino all'osso, optando per la tecnica aperta.
Adesso sono passate 3 settimane e mezzo, la ferita piano piano si sta rimarginando, da circa 2 giorni l'osso non è più visibile (la mia ragazza poverina mi cambia le medicazioni giornalmente utilizzando il betadine dopo che ho fatto la doccia e garze per asciugare la ferita). La ferita adesso nella sua parte più alta è profonda 0,5 cm al massimo, e nella sua parte più bassa circa 2 cm.
Le mie domande sono queste: è normale che la ferita continui a versare una grande quantità giornaliera di liquido trasparente un pò appiccicoso (tipo quello che si trova di solito sotto le croste quando si ha una ferita normale sul corpo)?
Io poi avevo prenotato le ferie mesi fa credendo di essere guarito ad Agosto, fatto sta che il 07/08/2014 parto per andare a Rodi (acqua pulita quindi, ma di mare), ho chiesto pareri a 4 chirurghi chiedendogli se potevo fare o no il bagno in mare, e se si, come. Mi hanno dato ognuno una risposta diversa, partendo da "si, certo, più bagni in mare fai meglio è", arrivando fino a "certo che no, se entri in acqua con la ferita aperta ti farà malissimo".
Ho capito che nessuno di loro sa con certezza a cosa vado incontro se facessi il bagno, quindi chiedo a Voi, una risposta attendibile al mio quesito. Se la risposta fosse si, devo tenere un cerotto impermeabile sopra la ferita pur sapendo che da sotto l'acqua può comunque entrare? Dopo il bagno devo risciacquare con acqua dolce la ferita ed asciugarla?
Grazie infinite in anticipo e mi scuso per la lunghezza della domanda, ma non ne posso più e sto cercando qualche certezza!!
A gennaio mi hanno riscontrato una cisti pilonidale sacrococcigea. Il medico del pronto soccorso mi ha effettuato una rimozione ambulatoriale dell'ascesso, con successive medicazioni consistenti in zaffature periodiche ogni 2 giorni circa. Dopo 2 mesi, continuava ad espellere pus e maleodorava parecchio, quindi a marzo hanno effettuato un'altra rimozione ambulatoriale. Ma avendo avuto questa lo stesso decorso della precedente rimozione, ovvero non è guarita continuando ad espellere pus, sono stato sottoposto ad ecografia per vedere se si riusciva a trovare la causa. Dall'ecografia non è emerso niente, per cui si è deciso di optare per un'operazione chirurgica, effettuata il 07/07/2014.
I dottori dicono che è andata bene, mi hanno tolto un bel pezzo (compreso anche un pò di muscolo del gluteo), e hanno scavato fino all'osso, optando per la tecnica aperta.
Adesso sono passate 3 settimane e mezzo, la ferita piano piano si sta rimarginando, da circa 2 giorni l'osso non è più visibile (la mia ragazza poverina mi cambia le medicazioni giornalmente utilizzando il betadine dopo che ho fatto la doccia e garze per asciugare la ferita). La ferita adesso nella sua parte più alta è profonda 0,5 cm al massimo, e nella sua parte più bassa circa 2 cm.
Le mie domande sono queste: è normale che la ferita continui a versare una grande quantità giornaliera di liquido trasparente un pò appiccicoso (tipo quello che si trova di solito sotto le croste quando si ha una ferita normale sul corpo)?
Io poi avevo prenotato le ferie mesi fa credendo di essere guarito ad Agosto, fatto sta che il 07/08/2014 parto per andare a Rodi (acqua pulita quindi, ma di mare), ho chiesto pareri a 4 chirurghi chiedendogli se potevo fare o no il bagno in mare, e se si, come. Mi hanno dato ognuno una risposta diversa, partendo da "si, certo, più bagni in mare fai meglio è", arrivando fino a "certo che no, se entri in acqua con la ferita aperta ti farà malissimo".
Ho capito che nessuno di loro sa con certezza a cosa vado incontro se facessi il bagno, quindi chiedo a Voi, una risposta attendibile al mio quesito. Se la risposta fosse si, devo tenere un cerotto impermeabile sopra la ferita pur sapendo che da sotto l'acqua può comunque entrare? Dopo il bagno devo risciacquare con acqua dolce la ferita ed asciugarla?
Grazie infinite in anticipo e mi scuso per la lunghezza della domanda, ma non ne posso più e sto cercando qualche certezza!!
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Gentile utente, da quello che descrive il decorso può non essere rapido ma comunque nella giusta direzione, perchè la guarigione di una cisti sacrococcigea per seconda intenzione(aperta) come la sua, in alcuni casi a seconda delle caratteristiche del paziente e dalla quantità del tessuto asportato, può impiegare anche sei mesi. Riguardo al bagno a mare in questa fase sinceramente sarei contrario per l'eventuale contaminazione non tanto dall'acqua ma soprattutto per il contesto balneare, in una fase di guarigione più avanzata le riserve sarebbero sicuramente inferiori, ecco perchè probabilmente pareri a volte contrastanti.
Saluti
Saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 01/08/2014.
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