Cisti pilonidale con fistole

Buongiorno dottori,
scrivo per ricevere un parere. è un po' di anni che sono affetto da cisti pilonidale che molto sporadicamente si infiammava e secerneva attraverso una fistole. Qualche mese fa credo di aver avuto un ascesso di entità decisamente maggiore, comunque non accompagnato dai sintomi da voi descritti (febbre e malessere generale). Questo ascesso ha risalito il solco intergluteale fino ad aprirsi poco sopra all'inizio di quest'ultimo. Da allora (circa un mese fa) non ha smesso di secernere. Attualmente mi trovo in un periodo un po' caotico e non posso permettermi di subire i tempi di degenza di un eventuale intervento, senza contare che si sta andando verso il periodo caldo dell'anno e che quindi l'intervento sarebbe sconsigliato. Le domande che vorrei porvi sono sostanzialmente due:
-l'aspettare qualche mese potrebbe comportare delle complicazioni?
-c'è possibilità che la fistole si chiuda e interrompa la fuoriuscita di siero?
aggiungo che non presento dolore se non alla sollecitazione in un preciso punto e che "svuoto" la cisti almeno una volta al giorno premendola. L'unico inconveniente che ho è il fatto di dover mettere una garza sulla fistole per evitare di bagnare i vestiti.
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte e per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente
1) Certo

2) Si è possibile, ma potrebbe riformarsi la raccolta ascessuale e dare origine ad un nuovo ed ulteriore tramite fistoloso.

La sensazione di vuoto è legata alla presenza di una cavità sottocutanea, cavità nella quale era raccolto il pus e dove continua a raccogliersi il siero, che uscendo bagna la garza ed i vestiti.

Ritengo opportuno una visita chirurgica, con una certa urgenza, per programmare l'intervento chirurgico.

Non credo che lei possa attendere ulteriormente, anche se andiamo incontro ad aumento di temperature, queste non rappresentano una controindicazione, creano solo maggior difficolta nel gestire la ferita.

Se lo desidera ci tenga informati.
Cordiali saluti

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la rapida risposta, coglierei l'occasione per chiederLe quanto è complicata la gestione della ferita, in quanto attualmente non sono in Italia e non lo sarò per altri tre mesi.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Dipende dal tipo di intervento che sarà necessario eseguire.
Questo, le potrà essere indicato solo dopo una visita diretta e dopo aver studiato l'estensione dei tragitti fistolosi.
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Utente
Utente
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità!