Dolore cronico post interventi di ernia inguinale
Buongiorno, sono un uomo di 47 anni e dal 1990 ad oggi, ho subito tre interventi di ernia inguinale: due sul lato destro (bassini + tecnica di wantz per recidiva/intrappolamento nervi) e una sul lato sinistro (rete in polipropilene). Purtroppo è sempre rimasto in entrambi i lati ma soprattutto sul lato sinistro (quello della rete in polipropilene nel 1998) un fastidioso dolore cronico, piuttosto limitante.
Le visite a diversi chirurghi/primari milanesi hanno dato esiti diversi: chi riteneva ci fosse un nervo intrappolato e proponeva di non toccare nulla (paventando anche un raro ma possibile peggioramento in caso di nuovo intervento), chi trovava un cedimento nella parete (recidiva) e invece proponeva un reintervento (con 80% di possibilità di successo). Nel tempo ho fatto anche massaggi osteopatici e agopuntura senza sensibili miglioramenti. Fatte diverse ecografie e radiografia colonna senza particolari esiti e visita neurologica e antalgica che proponeva di valutare reintervento (forse intrappolamento nervi). Il medico di base mi ha detto che sinceramente non saprebbe cosa fare.
Tra l'altro, il dolore sta incominciando anche ad estendersi ad entrami i lati dell'inguine. Un'ultima cosa: la tipologia del dolore è variabile sia come intensità che come dislocazione e può iniziare nella parte alta dell'inguine ed arrivare a metà coscia.
Ora gentili dottori, la mia domanda è banale: cosa mi consigliate di fare?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
Le visite a diversi chirurghi/primari milanesi hanno dato esiti diversi: chi riteneva ci fosse un nervo intrappolato e proponeva di non toccare nulla (paventando anche un raro ma possibile peggioramento in caso di nuovo intervento), chi trovava un cedimento nella parete (recidiva) e invece proponeva un reintervento (con 80% di possibilità di successo). Nel tempo ho fatto anche massaggi osteopatici e agopuntura senza sensibili miglioramenti. Fatte diverse ecografie e radiografia colonna senza particolari esiti e visita neurologica e antalgica che proponeva di valutare reintervento (forse intrappolamento nervi). Il medico di base mi ha detto che sinceramente non saprebbe cosa fare.
Tra l'altro, il dolore sta incominciando anche ad estendersi ad entrami i lati dell'inguine. Un'ultima cosa: la tipologia del dolore è variabile sia come intensità che come dislocazione e può iniziare nella parte alta dell'inguine ed arrivare a metà coscia.
Ora gentili dottori, la mia domanda è banale: cosa mi consigliate di fare?
Ringrazio e porgo cordiali saluti
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La revisione chirurgia credo sia una opzione da considerare.
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#2]
Utente
Grazie Dr. Favara.
Un'ultima domanda: in caso di revisione chirurgica, quali sono le tecniche più utilizzate, con che tipologia di anestesia e con quali tempi di recupero (di massima)? Tenga conto che il primo intervento di fissaggio della rete è stato effettuato con la tecnica di Lichtetesin
buona giornata
Guido
Un'ultima domanda: in caso di revisione chirurgica, quali sono le tecniche più utilizzate, con che tipologia di anestesia e con quali tempi di recupero (di massima)? Tenga conto che il primo intervento di fissaggio della rete è stato effettuato con la tecnica di Lichtetesin
buona giornata
Guido
[#3]
Ad esempio la rimozione della rete o di parte di essa, dei sistemi di ancoraggio (punti, grapphes) con anestesia variabile da locale a spinale o generale e recupero da valutare sul singolo paziente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 10/04/2014.
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