intervento chirurgico polpaccio
Gentili Dottori,
dopo la comparsa - alcuni mesi fa - di un'apparente cisti a un polpaccio, una ventina di giorni fa mio marito (51 anni) si è finalmente sottoposto a un esame ecografico, dal quale è emerso il seguente quadro:
In corrispondenza della tumefazione clinicamente obiettivabile a livello del comparto posteriore della gamba destra, in sede superficiale, si osserva una formazione ovalare sovrafasciale di 24 x 12 mm di diametro, ben clivata dalla fascia, ad aspetto US disomogeneo, caratterizzato da discreto segnale all'esame eco-color-doppler. Tale reperto appare meritevole di consulenza chirurgica per accertamento istologico.
La visita chirurgica effettuata oggi non ha dato luogo a una diagnosi, ma a una prenotazione per un intervento in day hospital, che si dovrebbe svolgere nei prossimi venti giorni.
Capisco che la visita chirurgica non possa anticipare l’esito dell’accertamento istologico, ma speravo che potesse condurre almeno a una o più ipotesi diagnostiche di massima, e il fatto che non sia andata così sommato all’urgenza della procedura mi preoccupa. Vi chiederei allora di dirmi se a vostro parere l’esito dell’esame eco-color-doppler o altri rilievi dell’esame debbano indirizzare verso ipotesi allarmanti, o se l'urgenza dell'intervento chirurgico costituisca la prassi anche quando non ci sono situazioni sospette.
Grazie in anticipo e buon lavoro
dopo la comparsa - alcuni mesi fa - di un'apparente cisti a un polpaccio, una ventina di giorni fa mio marito (51 anni) si è finalmente sottoposto a un esame ecografico, dal quale è emerso il seguente quadro:
In corrispondenza della tumefazione clinicamente obiettivabile a livello del comparto posteriore della gamba destra, in sede superficiale, si osserva una formazione ovalare sovrafasciale di 24 x 12 mm di diametro, ben clivata dalla fascia, ad aspetto US disomogeneo, caratterizzato da discreto segnale all'esame eco-color-doppler. Tale reperto appare meritevole di consulenza chirurgica per accertamento istologico.
La visita chirurgica effettuata oggi non ha dato luogo a una diagnosi, ma a una prenotazione per un intervento in day hospital, che si dovrebbe svolgere nei prossimi venti giorni.
Capisco che la visita chirurgica non possa anticipare l’esito dell’accertamento istologico, ma speravo che potesse condurre almeno a una o più ipotesi diagnostiche di massima, e il fatto che non sia andata così sommato all’urgenza della procedura mi preoccupa. Vi chiederei allora di dirmi se a vostro parere l’esito dell’esame eco-color-doppler o altri rilievi dell’esame debbano indirizzare verso ipotesi allarmanti, o se l'urgenza dell'intervento chirurgico costituisca la prassi anche quando non ci sono situazioni sospette.
Grazie in anticipo e buon lavoro
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La chiave di lettura di questo caso sta nella frase finale riportata dal referto ecografico: "Tale reperto appare meritevole di consulenza chirurgica per accertamento istologico". In pratica significa che il paziente viene inviato al Chirurgo affinché quest'ultimo valuti la possibilità di asportare la neoformazione, che successivamente verrà inviata all'Anatomo Patologo per l'esecuzione dell'esame istologico. Capisco a questo punto le sue preoccupazioni, ma era ampiamente previsto che nel corso della visita chirurgica non si sarebbe potuto dire molto di più sulla diagnosi. L'esame istologico infatti sarà il solo che potrà definire la diagnosi definitiva, e dunque programmare l'intervento è proprio ciò che l'Ecografista sperava si potesse fare.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 01/10/2013.
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