Diastasi retti e omelico estroflesso
Buongiorno,
ho 35 anni e in seguito a due gravidanze (entrambe conclusesi con cesareo) mi è stata diagnosticata ecograficamente una modesta diastasi dei retti addominali, che ha il punto di massimo nella zona ombelicale (entrano tranquillamente 2 dita) e sale assottigliandosi verso lo sterno.
Ad un anno dall’ultima gravidanza e nonostante i numerosi esercizi addominali, l’ombelico risulta estroflesso (tuttavia l’ecografia ha confermato l’assenza di ernia e la conservazione del peritoneo) e l’addome appare piuttosto sporgente e tende a dilatarsi di molto dopo mangiato. Premetto che i miei addominali sono sempre stati allenati e anche durante la gravidanza ho praticato esercizi specifici per donne in attesa.
Il mio peso è assolutamente normale, non ho pelle in eccesso e il grasso corporeo è minimo. Anche l’aumento ponderale in gravidanza è stato molto contenuto (8 chili con il primo figlio, 3 con il secondo).
Quale può essere l’intervento migliore per correggere il difetto della diastasi e della estroflessione dell’ombelico? Sia possibile trattarlo in regime di convenzione SSN?
Devo rivolgermi a un chirurgo generale o a un chirurgo plastico?
Grazie per l’attenzione
ho 35 anni e in seguito a due gravidanze (entrambe conclusesi con cesareo) mi è stata diagnosticata ecograficamente una modesta diastasi dei retti addominali, che ha il punto di massimo nella zona ombelicale (entrano tranquillamente 2 dita) e sale assottigliandosi verso lo sterno.
Ad un anno dall’ultima gravidanza e nonostante i numerosi esercizi addominali, l’ombelico risulta estroflesso (tuttavia l’ecografia ha confermato l’assenza di ernia e la conservazione del peritoneo) e l’addome appare piuttosto sporgente e tende a dilatarsi di molto dopo mangiato. Premetto che i miei addominali sono sempre stati allenati e anche durante la gravidanza ho praticato esercizi specifici per donne in attesa.
Il mio peso è assolutamente normale, non ho pelle in eccesso e il grasso corporeo è minimo. Anche l’aumento ponderale in gravidanza è stato molto contenuto (8 chili con il primo figlio, 3 con il secondo).
Quale può essere l’intervento migliore per correggere il difetto della diastasi e della estroflessione dell’ombelico? Sia possibile trattarlo in regime di convenzione SSN?
Devo rivolgermi a un chirurgo generale o a un chirurgo plastico?
Grazie per l’attenzione
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Gentile signora,
la correzione di un'ernia ombelicale richiede l'intervento di un chirurgo generale, che dopo averla visitata stabilirà anche la necessità o meno della correzione della diastasi dei muscoli retti.
Solo allora si potrà stabilire il tipo dintervento da eseguire e le sue modalità.
Sappia comunque che tali interventi sono trattati in regime di convenzione SSN.
Cordiali saluti
la correzione di un'ernia ombelicale richiede l'intervento di un chirurgo generale, che dopo averla visitata stabilirà anche la necessità o meno della correzione della diastasi dei muscoli retti.
Solo allora si potrà stabilire il tipo dintervento da eseguire e le sue modalità.
Sappia comunque che tali interventi sono trattati in regime di convenzione SSN.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
[#3]
Mi permetto di aggiungere a quanto ottimamente esposto dall'Amico Nardacchione, che saluto cordialmente, che un difetto in corrispondenza dell'ombelico in cui entrano due dita è a tutti gli effetti un'ernia. Va per altro chiarito che in un'ernia il peritoneo è comunque conservato ed è proprio la sua estroflessione che costituisce il sacco.
In ogni caso mi sembra evidente che la situazione riferita sia meritevole di correzione chirurgica.
Solo per curiosità mi piacerebbe sapere in cosa consistono gli esercizi specifici per donne in attesa. Purtroppo è cognizione comune che i cosiddetti esercizi "addominali" siano indicati per limitare o correggere una diastasi dei retti, mentre a mio parere non possono che aggravarla.
In ogni caso mi sembra evidente che la situazione riferita sia meritevole di correzione chirurgica.
Solo per curiosità mi piacerebbe sapere in cosa consistono gli esercizi specifici per donne in attesa. Purtroppo è cognizione comune che i cosiddetti esercizi "addominali" siano indicati per limitare o correggere una diastasi dei retti, mentre a mio parere non possono che aggravarla.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#4]
Gentile signora,
a parte la correzione dell'ernia ombelicale per ciò che concerne la diastasi dei muscoli retti si estende anche oltre l'area ombelicale. Se è il caso di correggere entrambi difetti, la correzione combinata è possibile tramite accesso dall'incisione bassa del cesareo.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
a parte la correzione dell'ernia ombelicale per ciò che concerne la diastasi dei muscoli retti si estende anche oltre l'area ombelicale. Se è il caso di correggere entrambi difetti, la correzione combinata è possibile tramite accesso dall'incisione bassa del cesareo.
Saluti
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#5]
Gentile signora,
voglio aggiungere una precisazione da vecchio ecografista a sottolineare quanto ottimamente esposto dal dott. Piscitelli:la diagnosi ecografica di ernia è basata sul reperimento di una soluzione di continuo della parete ( il buco!),a prescindere dal fatto che ci sia o no passaggio di contenuto addominale che, del resto, vista la posizione supina in cui si esegue l'esame, appare improbabile; in effetti una corretta procedura dell'esame, prevede l'osservazione anche durante la contrazione dei muscoli addominali ( come per andare di corpo, oppure a paziente in piedi); in tale caso sarà utile al chirurgo precisare che organo eventualmente ernia e se alla fine della della contrazione , si ha o no una riduzione del materiale erniato.
Cordiali saluti
voglio aggiungere una precisazione da vecchio ecografista a sottolineare quanto ottimamente esposto dal dott. Piscitelli:la diagnosi ecografica di ernia è basata sul reperimento di una soluzione di continuo della parete ( il buco!),a prescindere dal fatto che ci sia o no passaggio di contenuto addominale che, del resto, vista la posizione supina in cui si esegue l'esame, appare improbabile; in effetti una corretta procedura dell'esame, prevede l'osservazione anche durante la contrazione dei muscoli addominali ( come per andare di corpo, oppure a paziente in piedi); in tale caso sarà utile al chirurgo precisare che organo eventualmente ernia e se alla fine della della contrazione , si ha o no una riduzione del materiale erniato.
Cordiali saluti
Dott. Claudio pedicelli
Specialista in Radiologia
Ecografia
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 12.7k visite dal 20/05/2008.
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