Ernia ombelicale in soggetto obeso
Gentili Amici, Gentili Dottori,
ho un'ernia ombelicale che mi è stata diagnosticata circa un anno fa sia con ecografia (con qualche dubbio stante la mia obesità grave) che con visita chirurgica.In questo anno non ha MAI dato nessun tipo di problema, solo ultimamente, un paio di mesi, ho cominciato a sentirla e anche a vederla (come gonfiore), per esempio quando mi abbasso a toccarmi le scarpe (raramente), oppure quando mi metto a letto.Ovviamente sentendo (in giro) parlare di strozzamento o carcerazione, la fifa è un po aumentata, anche un paio di medici mi hanno detto che è meglio farla in "elezione", piuttosto che in urgenza.Ho deciso di farmi operare e ho trovato, dopo 20 anni circa un medico che mi aveva curato una laparocele mettendomi una rete, che gode ottima salute.Invece ecco il mio problema,io non godo di ottima salute, ho problemi di Ipertensione (che ovviamente curo), ho grossi problemi per delle Ernie e Discopatie Multiple, alla colonna, e sono in Cura con Terapia del Dolore, prendendo diversi farmaci, prendo anche un farmaco per una vecchia Gotta e infine prendo il COUMADIN per due trombosi a entrambi gli arti inferiori, e altri farmaci per altri piccoli problemi, oltre 10 pastiglie al giorno.
IL DOMANDONE PER I MEDICI E' IL SEGUENTE: POSSO FARE L'ANESTESIA GENERALE, tenuto conto che fattane una alla schiena, per una ernia inguinale mi ha creato enormi problemi, non so se "isterici" o di altro tipo ma oltre ad avermi fatto un male cane,mi ha fatto contorcere le dita con dolore alle braccia per ben 2 volte, nonostante l'anestesita abbia inserito "del calmante" entro la "valvolina tripla" che sta in vena, ovviamente l'anestesia andava esaurendosi quando hanno iniziato l'intervento, che ho sentito nella parte finale, quando davano i punti, per questo RIFIUTEREI L'ANESTESIA SPINALE O ALTRE CHE PER ORA NON CONOSCO.
Quindi il quesito (che immagino difficile senza vedermi ) è se posso fare L' ANESTESIA GENERALE.
HO 63 ANNI E PESO CIRCA 125 CHILI, seguo tramite l'ospedale Niguarda una dieta da un paio di mesi e intendo continuare.
Grazie per la/e risposte che vorrete inviarmi.
Alfredo.
ho un'ernia ombelicale che mi è stata diagnosticata circa un anno fa sia con ecografia (con qualche dubbio stante la mia obesità grave) che con visita chirurgica.In questo anno non ha MAI dato nessun tipo di problema, solo ultimamente, un paio di mesi, ho cominciato a sentirla e anche a vederla (come gonfiore), per esempio quando mi abbasso a toccarmi le scarpe (raramente), oppure quando mi metto a letto.Ovviamente sentendo (in giro) parlare di strozzamento o carcerazione, la fifa è un po aumentata, anche un paio di medici mi hanno detto che è meglio farla in "elezione", piuttosto che in urgenza.Ho deciso di farmi operare e ho trovato, dopo 20 anni circa un medico che mi aveva curato una laparocele mettendomi una rete, che gode ottima salute.Invece ecco il mio problema,io non godo di ottima salute, ho problemi di Ipertensione (che ovviamente curo), ho grossi problemi per delle Ernie e Discopatie Multiple, alla colonna, e sono in Cura con Terapia del Dolore, prendendo diversi farmaci, prendo anche un farmaco per una vecchia Gotta e infine prendo il COUMADIN per due trombosi a entrambi gli arti inferiori, e altri farmaci per altri piccoli problemi, oltre 10 pastiglie al giorno.
IL DOMANDONE PER I MEDICI E' IL SEGUENTE: POSSO FARE L'ANESTESIA GENERALE, tenuto conto che fattane una alla schiena, per una ernia inguinale mi ha creato enormi problemi, non so se "isterici" o di altro tipo ma oltre ad avermi fatto un male cane,mi ha fatto contorcere le dita con dolore alle braccia per ben 2 volte, nonostante l'anestesita abbia inserito "del calmante" entro la "valvolina tripla" che sta in vena, ovviamente l'anestesia andava esaurendosi quando hanno iniziato l'intervento, che ho sentito nella parte finale, quando davano i punti, per questo RIFIUTEREI L'ANESTESIA SPINALE O ALTRE CHE PER ORA NON CONOSCO.
Quindi il quesito (che immagino difficile senza vedermi ) è se posso fare L' ANESTESIA GENERALE.
HO 63 ANNI E PESO CIRCA 125 CHILI, seguo tramite l'ospedale Niguarda una dieta da un paio di mesi e intendo continuare.
Grazie per la/e risposte che vorrete inviarmi.
Alfredo.
[#1]
L'intervento potrebbe essere eseguito anche in anestesia locale. Però se l'ernia non crea particolari disturbi sarebbe preferibile attendere un importante calo ponderale che limiterebbe i rischi sia legati all'intervento che di recidiva.
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Utente
Gentile Dottor Rossi,La ringrazio per la risposta che mi ha dato.
L'ernia mi crea dei problemi, compreso il rischio di "carcerazione" che ovviamente mi preoccupa, e poi oggi è divendata un problema.Quanto al calo ponderale cè ma è lento,pertanto credo (con tanta paura) che sia arrivato il momento, chiedevo qualcosa sul tipo di anestesia, io vorrei quella generale, Lei dice "anestesia locale", ma a quale tipo si riferisce?
Grazie comunque per i suoi suggerimenti.
Alfredo.
L'ernia mi crea dei problemi, compreso il rischio di "carcerazione" che ovviamente mi preoccupa, e poi oggi è divendata un problema.Quanto al calo ponderale cè ma è lento,pertanto credo (con tanta paura) che sia arrivato il momento, chiedevo qualcosa sul tipo di anestesia, io vorrei quella generale, Lei dice "anestesia locale", ma a quale tipo si riferisce?
Grazie comunque per i suoi suggerimenti.
Alfredo.
[#4]
Utente
Buongiorno, ancora grazie Dottor ROSSI,
volevo tornare sulla mia richiesta iniziale, cui non ha risposto, ritiene che io possa chiedere l'anestesia generale? E, mi scusi ancora, non pensa che possano propormi altro tipo di anestesia oltre "all'infiltrazione con anesteticodei tessiti attorno all'ernia" peraltro terminologia abbastanza vaga, non potendosi esattamente palpare stante anche il "GLOBO" di ciccia.
Grazie
Distinti saluti.
Alfredo.
volevo tornare sulla mia richiesta iniziale, cui non ha risposto, ritiene che io possa chiedere l'anestesia generale? E, mi scusi ancora, non pensa che possano propormi altro tipo di anestesia oltre "all'infiltrazione con anesteticodei tessiti attorno all'ernia" peraltro terminologia abbastanza vaga, non potendosi esattamente palpare stante anche il "GLOBO" di ciccia.
Grazie
Distinti saluti.
Alfredo.
[#5]
Pur sembrandole vaga la terminologia usata questa corrisponde esattamente a ciò che solitamente facciamo quando pratichiamo una anestesia locale. Per quanto riguarda il quesito " Ritiene che possa chiedere l'anestesia generale" deve essere l'anestesista ,valutate le condizioni generali ed il rapporto rischio-beneficio, a proporle il tipo di anestesia piu opportuno. Noi ,on line, non possiamo che offrire pareri del tutto generici.
[#7]
Utente
Gentili Amici, Dottor Rossi,
ieri ho fatto gli esami pre-intervento, compresa la visita anestesiologica, che ha stoppato il chirurgo, nessun intervento, in un soggetto con molti fattori di rischio.
L'anestesista e il chirurgo hanno discusso, e alla fine concordato che l'intervento non si fa. Per assurdo mi viene detto dall'anestesista che il rischio attuale non vale la candela, e che quindi si può aspettare " l'incarcerazione o la strozzatura" e poi intervenire in urgenza.
Che ne pensate di tale "atteggiamento?" in particolare dell'anestesista.
Ovviamente non voglio eludere il fatto che posso essere un soggetto a rischio, ma da quì ad aspettare e vedere, forse si può fare dell'altro, che ne pensate?
C'è qualcosa che si può fare? Che tipo di "monitoraggio" si può tentare?
Grazie a tutti.
Cordiali Saluti e auguri a tutti per le prossime feste.
Alfredo.
ieri ho fatto gli esami pre-intervento, compresa la visita anestesiologica, che ha stoppato il chirurgo, nessun intervento, in un soggetto con molti fattori di rischio.
L'anestesista e il chirurgo hanno discusso, e alla fine concordato che l'intervento non si fa. Per assurdo mi viene detto dall'anestesista che il rischio attuale non vale la candela, e che quindi si può aspettare " l'incarcerazione o la strozzatura" e poi intervenire in urgenza.
Che ne pensate di tale "atteggiamento?" in particolare dell'anestesista.
Ovviamente non voglio eludere il fatto che posso essere un soggetto a rischio, ma da quì ad aspettare e vedere, forse si può fare dell'altro, che ne pensate?
C'è qualcosa che si può fare? Che tipo di "monitoraggio" si può tentare?
Grazie a tutti.
Cordiali Saluti e auguri a tutti per le prossime feste.
Alfredo.
[#8]
Difficile esprimere un parere. Personalmente a fronte di disturbi importanti causati dall'ernia ombelicale, in accordo con ll'anestesista, farei l'intervento in quanto lo strozzamento dell'ernia ombelicale può essere un'evento potenzialmente pericoloso.
[#9]
Utente
Grazie Dottor Rossi,
ovviamente so che la strozzatura è un evento pericoloso, ma pare che la situazione sia stata valutata, dal momento che mi hanno detto, che l'intervento non si può fare in anestesia locale in quanto l'ernia è molto grossa e "bisognosa" di una anestesia generale, ma l'anestesia generale non si può fare perchè presenta troppi rischi, quindi il chirurgo si attiene alla valutazione dell'anestesista e non opera.
Devo cambiare medico ed ospedale? Sperando in una valutazione diversa? Mi conviene?
Grazie.
Cordiali saluti.
Alfredo
ovviamente so che la strozzatura è un evento pericoloso, ma pare che la situazione sia stata valutata, dal momento che mi hanno detto, che l'intervento non si può fare in anestesia locale in quanto l'ernia è molto grossa e "bisognosa" di una anestesia generale, ma l'anestesia generale non si può fare perchè presenta troppi rischi, quindi il chirurgo si attiene alla valutazione dell'anestesista e non opera.
Devo cambiare medico ed ospedale? Sperando in una valutazione diversa? Mi conviene?
Grazie.
Cordiali saluti.
Alfredo
[#10]
Direi sicuramente di si. Io non conosco le sue condizioni con esattezza,ma se dovessimo solo operare pazienti sani e senza fattori di rischio saremmo quasi disoccupati. Penso sinceramente che prese le adeguate precauzioni sia possibile eseguire anche il suo intervento.Pettanto sentirei certamente un ulteriore parere.
[#11]
Utente
Gentile Dottor Rossi, amici del sito
dopo l'ultimo consulto del Dottor Rossi ci sono stati degli sviluppi, purtroppo molto negativi.
Io, per motivi familiari urgenti, mi sono spostato da Milano al mio paese di origine.
Ricordo a tutti che da Milano avevo ricevuto il parere negativo di un anestesista per il mio intervento di Ernia Ombelicale.
Dicevo, le novità negative, al mio paese l'ernia è tornata a "bussare" più volte, o meglio a "uscire" dalla sua sede per muoversi, ovviamente con mio grande spavento.
Ho chiamato un medico chirurgo del locale ospedale, che è subito venuto a casa, e ovviamente ha detto che ci sarebbe da operare, viceversa a "ridurre" l'ernia tutte le volte che si presenta,
per evitare che non "riducendosi" si possa strozzare per correre in ospedale ed essere operato d'urgenza, mi ha dato la sua disponibilità a fare l'intervento, fatti gli esami di rito e ottenuto il placet dell'anestesista.
Ora il problema è questo, l'ernia tende ad uscire molte volte al giorno, con semplici movimenti, anche solo quello di mettermi a letto, oppure seduto in macchina, oppure a volte stando SEMPLICEMENTE in piedi, si insinua come un serpente, ed io a correre a lette, nel terrore, per ridurla e farla rientrare in sede.
Questa situazione è insostenibile, ho troppa paura, ogni volta ho il terrore che quella sarà la volta che non riuscirò a ridurre l'ernia.
Purtroppo, anche i motivi che mi hanno portato quì, restano presenti, le condizioni di salute di un mio congiunto.
Non so cosa fare, vorrei scappare a Milano, sembrandomi la sede più idonea a fare rivalutare il mio "caso", ma non so se è la cosa giusta, intanto la mia paura fa 100, cofa devo fare?
Grazie, cordiali saluti a tutti e grazie moltissime al sito e a tutti quelli che vi collaborano, a cominciare dal Dottor Rossi.
Grazie!
dopo l'ultimo consulto del Dottor Rossi ci sono stati degli sviluppi, purtroppo molto negativi.
Io, per motivi familiari urgenti, mi sono spostato da Milano al mio paese di origine.
Ricordo a tutti che da Milano avevo ricevuto il parere negativo di un anestesista per il mio intervento di Ernia Ombelicale.
Dicevo, le novità negative, al mio paese l'ernia è tornata a "bussare" più volte, o meglio a "uscire" dalla sua sede per muoversi, ovviamente con mio grande spavento.
Ho chiamato un medico chirurgo del locale ospedale, che è subito venuto a casa, e ovviamente ha detto che ci sarebbe da operare, viceversa a "ridurre" l'ernia tutte le volte che si presenta,
per evitare che non "riducendosi" si possa strozzare per correre in ospedale ed essere operato d'urgenza, mi ha dato la sua disponibilità a fare l'intervento, fatti gli esami di rito e ottenuto il placet dell'anestesista.
Ora il problema è questo, l'ernia tende ad uscire molte volte al giorno, con semplici movimenti, anche solo quello di mettermi a letto, oppure seduto in macchina, oppure a volte stando SEMPLICEMENTE in piedi, si insinua come un serpente, ed io a correre a lette, nel terrore, per ridurla e farla rientrare in sede.
Questa situazione è insostenibile, ho troppa paura, ogni volta ho il terrore che quella sarà la volta che non riuscirò a ridurre l'ernia.
Purtroppo, anche i motivi che mi hanno portato quì, restano presenti, le condizioni di salute di un mio congiunto.
Non so cosa fare, vorrei scappare a Milano, sembrandomi la sede più idonea a fare rivalutare il mio "caso", ma non so se è la cosa giusta, intanto la mia paura fa 100, cofa devo fare?
Grazie, cordiali saluti a tutti e grazie moltissime al sito e a tutti quelli che vi collaborano, a cominciare dal Dottor Rossi.
Grazie!
[#12]
Come le ho già espresso i rischi di strozzamento dell'ernia sintomatica sono reali. Il consiglio pertanto è di risolvere il problema al piu presto. Ovviamente non può chiedere a noi se fare l'intervento dove si trova ora o a Milano. Certo è che un lungo viaggio in auto potrebbe non essere consigliabile.
[#13]
Utente
Grazie Dott. Rossi, sempre puntuale e gentile,
in realtà il viaggio in auto non c'è, io mi trovo in Sicilia, quindi tornerei a Milano in aereo, i problemi reaii sono i continui attacchi,la gravità fino allo "strozzamento", il tempo che mi resta per fare l'intervento, infine, ma non trascurabile, farlo quì o tornare a milano, tutte decisioni da prendere.
Grazie Alfredo
in realtà il viaggio in auto non c'è, io mi trovo in Sicilia, quindi tornerei a Milano in aereo, i problemi reaii sono i continui attacchi,la gravità fino allo "strozzamento", il tempo che mi resta per fare l'intervento, infine, ma non trascurabile, farlo quì o tornare a milano, tutte decisioni da prendere.
Grazie Alfredo
[#14]
Utente
Gentile Dottor Rossi, Amici del Sito,
Mi trovo ancora in Sicilia e sono ricoverato nell'Ospedale del mio paese natio, un ospedale in parte vecchio e obsoleto, in parte in ristrutturazione, con ancora diversi buoni reparti, già ristrutturizzati a nuovo, con presenza di buoni medici e buon personale infermieristo e ausiliario, come il reparto di chirurgia ove mi trovo ricoverato io, devo dire, per quanto può contare il mio parere, di avere trovato molte persone speciali, e di avere instaurato con la struttura e i suoi operatori un buon rapporto.
Ovviamente non mancano problemi, le difficoltà sono a volte grandi, anche per tutto il personale medico e non, ma le si affronta con tanta buona volontà.
Domani, dopo oltre 15 gg. di ricovero (con tutti i controlli del caso e il rigore necessario), è il giorno del mio intervento, sarò certamente in buone mani.
Abbiamo avuto l'OK all'anestesia generale e domani spero di essere il primo, in quanto l'ansia e la fifa la fanno da padrona, inizieranno l'intervento in laparoscopia...poi si vedrà, spero ovviamente che non vi sia necessità di "aprire", l'intervento assumerebbe, per me, a causa del decorso più lungo e irto di ostacoli collaterali, problemi più grandi, a iniziare dai problemi delle discopatie multiple e dei connessi dolori importanti, la difficoltà di salire e scendere dal letto e via dicendo...,ma non voglio essere troppo negativo, spero che tutto vada bene e che presto possa tornare a scrivere che tutto è andato bene.
Ringrazio tutti, in particolare il Dott. ROSSI, che più volte ha saputo rispondere ai miei dubbi.
Alfredo.
2 maggio 2013, ore 16.30.
Mi trovo ancora in Sicilia e sono ricoverato nell'Ospedale del mio paese natio, un ospedale in parte vecchio e obsoleto, in parte in ristrutturazione, con ancora diversi buoni reparti, già ristrutturizzati a nuovo, con presenza di buoni medici e buon personale infermieristo e ausiliario, come il reparto di chirurgia ove mi trovo ricoverato io, devo dire, per quanto può contare il mio parere, di avere trovato molte persone speciali, e di avere instaurato con la struttura e i suoi operatori un buon rapporto.
Ovviamente non mancano problemi, le difficoltà sono a volte grandi, anche per tutto il personale medico e non, ma le si affronta con tanta buona volontà.
Domani, dopo oltre 15 gg. di ricovero (con tutti i controlli del caso e il rigore necessario), è il giorno del mio intervento, sarò certamente in buone mani.
Abbiamo avuto l'OK all'anestesia generale e domani spero di essere il primo, in quanto l'ansia e la fifa la fanno da padrona, inizieranno l'intervento in laparoscopia...poi si vedrà, spero ovviamente che non vi sia necessità di "aprire", l'intervento assumerebbe, per me, a causa del decorso più lungo e irto di ostacoli collaterali, problemi più grandi, a iniziare dai problemi delle discopatie multiple e dei connessi dolori importanti, la difficoltà di salire e scendere dal letto e via dicendo...,ma non voglio essere troppo negativo, spero che tutto vada bene e che presto possa tornare a scrivere che tutto è andato bene.
Ringrazio tutti, in particolare il Dott. ROSSI, che più volte ha saputo rispondere ai miei dubbi.
Alfredo.
2 maggio 2013, ore 16.30.
[#16]
Utente
Gentile Dottor Rossi,
Amici del Sito,
purtroppo, ancora una volta, non ho buone notizie.
Sono stato ricoverato per oltre 20 giorni nel locale ospedale del mio paese. Dopo avere fatto tutti gli esami del caso, alcuni dei quali ripetuti 2 volte, ECG Visita cardiologica, visita anestesiologica e circa altri 10 esami,TAC,ECO, arriva il giorno dell'intervento fissato il 3 maggio,sbrigati tutti i preliminari (compresa ovviamente la depilazione) sono disteso sul lettino operatorio nell'anticamera della sala operatoria,già fatto l'antibiotico,pronto ad entrare in sala operatoria, colpo di scena, arrivano i due chirurghi, di cui uno è il primario del reparto, unitamente a un'altro anestesista (rispetto ai due che avevo visto in precedenza),si scusano con me dicendo che "avrebbero dovuto avere prima il confronto tra loro per discutere il caso, ma non avendolo potuto fare, lo fanno "in diretta" davanti a me, decidendo di non eseguire l'intervento in quanto non lo ritengono urgente e neppure indispensabile" e quindi mi chiedono se sono d'accordo nel soprassedere all'intervento stesso, tento di capire meglio "osando" qualche domanda del tipo "vi sembra questo il momento di ripensarci? e cose del genere" alla fine prendo atto che non hanno intenzione di procedere,vengo riportato in reparto.
In giornata stessa, dopo che il primario è venuto ancora una volta a spiegare la "correttezza" della scelta, mi viene fatta la dimissione.
Potrei dire tutto e il suo contrario, ma certamente la decisione presa è molto controversa, tenuto conto principalmente che mi lascia nei guai e nel terrore che avevo al momento del ricovero e anche ora.Che altro dire?? Cordiali saluti. Alfredo.
Amici del Sito,
purtroppo, ancora una volta, non ho buone notizie.
Sono stato ricoverato per oltre 20 giorni nel locale ospedale del mio paese. Dopo avere fatto tutti gli esami del caso, alcuni dei quali ripetuti 2 volte, ECG Visita cardiologica, visita anestesiologica e circa altri 10 esami,TAC,ECO, arriva il giorno dell'intervento fissato il 3 maggio,sbrigati tutti i preliminari (compresa ovviamente la depilazione) sono disteso sul lettino operatorio nell'anticamera della sala operatoria,già fatto l'antibiotico,pronto ad entrare in sala operatoria, colpo di scena, arrivano i due chirurghi, di cui uno è il primario del reparto, unitamente a un'altro anestesista (rispetto ai due che avevo visto in precedenza),si scusano con me dicendo che "avrebbero dovuto avere prima il confronto tra loro per discutere il caso, ma non avendolo potuto fare, lo fanno "in diretta" davanti a me, decidendo di non eseguire l'intervento in quanto non lo ritengono urgente e neppure indispensabile" e quindi mi chiedono se sono d'accordo nel soprassedere all'intervento stesso, tento di capire meglio "osando" qualche domanda del tipo "vi sembra questo il momento di ripensarci? e cose del genere" alla fine prendo atto che non hanno intenzione di procedere,vengo riportato in reparto.
In giornata stessa, dopo che il primario è venuto ancora una volta a spiegare la "correttezza" della scelta, mi viene fatta la dimissione.
Potrei dire tutto e il suo contrario, ma certamente la decisione presa è molto controversa, tenuto conto principalmente che mi lascia nei guai e nel terrore che avevo al momento del ricovero e anche ora.Che altro dire?? Cordiali saluti. Alfredo.
[#18]
Utente
Gentile Dottor Rossi,
è incredibile ma è andata così, e anche peggio di quanto ho raccontato.
Sono talmente incazzato che avrei voglia di denunciare tutti, ma proprio alla Procura della Repubblica e magari ai giornali del posto, ma poi penso che potrei ancora averne bisogno,penso anche a mio fratello che quì vive e che dei medici ha bisogno, e passo sopra ai miei princici che mi spingerebbero a "fare qualcosa".
Ora la cosa più ovvia sarebbe partire al più presto, ma devo aspettare ancora un po anche se la mia paura è enorme.
Indosso una fascia che mi aiuta a contenere pancia/addome e forse anche un po la paura, ma è già capitato diverse volte che l'ernia tentasse di "uscire" e allora corsa a letto per cercare le manovre per "ridurla" e le mie paure tornano a mille.
Grazie per la sua vicinanza.
Cordiali saluti.
Alfredo.
è incredibile ma è andata così, e anche peggio di quanto ho raccontato.
Sono talmente incazzato che avrei voglia di denunciare tutti, ma proprio alla Procura della Repubblica e magari ai giornali del posto, ma poi penso che potrei ancora averne bisogno,penso anche a mio fratello che quì vive e che dei medici ha bisogno, e passo sopra ai miei princici che mi spingerebbero a "fare qualcosa".
Ora la cosa più ovvia sarebbe partire al più presto, ma devo aspettare ancora un po anche se la mia paura è enorme.
Indosso una fascia che mi aiuta a contenere pancia/addome e forse anche un po la paura, ma è già capitato diverse volte che l'ernia tentasse di "uscire" e allora corsa a letto per cercare le manovre per "ridurla" e le mie paure tornano a mille.
Grazie per la sua vicinanza.
Cordiali saluti.
Alfredo.
[#19]
Utente
Gentile Dottor Rossi,
è incredibile ma è andata così, e anche peggio di quanto ho raccontato.
Sono talmente incazzato che avrei voglia di denunciare tutti, ma proprio alla Procura della Repubblica e magari ai giornali del posto, ma poi penso che potrei ancora averne bisogno,penso anche a mio fratello che quì vive e che dei medici ha bisogno, e passo sopra ai miei princici che mi spingerebbero a "fare qualcosa".
Ora la cosa più ovvia sarebbe partire al più presto, ma devo aspettare ancora un po anche se la mia paura è enorme.
Indosso una fascia che mi aiuta a contenere pancia/addome e forse anche un po la paura, ma è già capitato diverse volte che l'ernia tentasse di "uscire" e allora corsa a letto per cercare le manovre per "ridurla" e le mie paure tornano a mille.
Grazie per la sua vicinanza.
Cordiali saluti.
Alfredo.
è incredibile ma è andata così, e anche peggio di quanto ho raccontato.
Sono talmente incazzato che avrei voglia di denunciare tutti, ma proprio alla Procura della Repubblica e magari ai giornali del posto, ma poi penso che potrei ancora averne bisogno,penso anche a mio fratello che quì vive e che dei medici ha bisogno, e passo sopra ai miei princici che mi spingerebbero a "fare qualcosa".
Ora la cosa più ovvia sarebbe partire al più presto, ma devo aspettare ancora un po anche se la mia paura è enorme.
Indosso una fascia che mi aiuta a contenere pancia/addome e forse anche un po la paura, ma è già capitato diverse volte che l'ernia tentasse di "uscire" e allora corsa a letto per cercare le manovre per "ridurla" e le mie paure tornano a mille.
Grazie per la sua vicinanza.
Cordiali saluti.
Alfredo.
[#20]
Utente
Gentili Amici,Dottor Rossi,
sono ancora in attesa di tornare a Milano e nel frattempo sto vivendo male con la mia Ernia Ombelicale, che attualmente "viene fuori" ad ogni piccolo movimento che faccio e quindi devo fare le manovre per farla rientrare, immaginatevi la mia paura, anzi il terrore.
Quasi certamente settimana prossima rientro a Milano e mi metto in "cerca" di un bravo chirurgo per liberarmi del problema,auspico con il minor danno possibile.
Credo proprio di avere bisogno di un buon chirurgo e di molta fortuna, (solitamente sono molto sfigato).
Dottor Rossi, non mi ha più scritto,spero di avere ancora sue notizie e ancora il suo sostegno,ne ho molto bisogno.
Un saluto a tutti.
Alfredo.
sono ancora in attesa di tornare a Milano e nel frattempo sto vivendo male con la mia Ernia Ombelicale, che attualmente "viene fuori" ad ogni piccolo movimento che faccio e quindi devo fare le manovre per farla rientrare, immaginatevi la mia paura, anzi il terrore.
Quasi certamente settimana prossima rientro a Milano e mi metto in "cerca" di un bravo chirurgo per liberarmi del problema,auspico con il minor danno possibile.
Credo proprio di avere bisogno di un buon chirurgo e di molta fortuna, (solitamente sono molto sfigato).
Dottor Rossi, non mi ha più scritto,spero di avere ancora sue notizie e ancora il suo sostegno,ne ho molto bisogno.
Un saluto a tutti.
Alfredo.
[#22]
Utente
Gentile Dottor Rossi,
grazie davvero, immaginavo che lei si rendesse "disponibile" ad operarmi.
Per me ormai l'argomento è veramente diventato un incubo e mi domando una volta tornato a Milano, quasi certamente a metà della prossima settimana, come dovrò comportarmi.
In pratica in un modo o nell'altro in due ospedali alla fine si sono rifiutati di operarmi, questo mi fa diventare un "caso" di cui ho paura anche io.
Ovviamente continuo a pensare che il mio intervento dovrà essere in anestesia generale, a proposito, nella mia cartella clinica (appena ritirata) ho letto, credo scritto dall'anestesista, una sigla "asa IV", ho cercato di capire cosa fosse su internet, è una sorta di classificazione sulla complessità/gravità dell'interessato, in questo caso mia, e mi pare un grado elevato, cioè grave.
Questo renderà il mio caso sempre più difficile da accettare da parte di altra struttura medica, anche se credo che chiunque vorrà valutare "in proprio" nuovamente le mie condizioni generali; divento sempre più pessimista!
Dottor Rossi, ho apprezzato molto le sue parole del precedente messaggio "la opero io". Ma le chiedo ancora, crede che questo "asa IV" faccia pensare che il mio caso sia veramente difficile? Certo, capisco che non avendo visto referti e tutta quanta la cartella clinica,(quasi 100 pagine) esprimere un parere sia ancora difficile, ma mi aiuterebbe comunque a pensare che sia un caso affrontabile.
Grazie e cordiali saluti.
Alfredo.
grazie davvero, immaginavo che lei si rendesse "disponibile" ad operarmi.
Per me ormai l'argomento è veramente diventato un incubo e mi domando una volta tornato a Milano, quasi certamente a metà della prossima settimana, come dovrò comportarmi.
In pratica in un modo o nell'altro in due ospedali alla fine si sono rifiutati di operarmi, questo mi fa diventare un "caso" di cui ho paura anche io.
Ovviamente continuo a pensare che il mio intervento dovrà essere in anestesia generale, a proposito, nella mia cartella clinica (appena ritirata) ho letto, credo scritto dall'anestesista, una sigla "asa IV", ho cercato di capire cosa fosse su internet, è una sorta di classificazione sulla complessità/gravità dell'interessato, in questo caso mia, e mi pare un grado elevato, cioè grave.
Questo renderà il mio caso sempre più difficile da accettare da parte di altra struttura medica, anche se credo che chiunque vorrà valutare "in proprio" nuovamente le mie condizioni generali; divento sempre più pessimista!
Dottor Rossi, ho apprezzato molto le sue parole del precedente messaggio "la opero io". Ma le chiedo ancora, crede che questo "asa IV" faccia pensare che il mio caso sia veramente difficile? Certo, capisco che non avendo visto referti e tutta quanta la cartella clinica,(quasi 100 pagine) esprimere un parere sia ancora difficile, ma mi aiuterebbe comunque a pensare che sia un caso affrontabile.
Grazie e cordiali saluti.
Alfredo.
[#23]
Come le ho già espresso in altre occasioni il problema è di valutare il rapporto rischio beneficio. Indubbiamente il rischio di un asa4 è importante,ma anche un intervento in emergenzacè ancora piu grave.
[#24]
Utente
Gentili Medici, Amici del sito,
purtroppo sto ancora peregrinando alla ricerca della struttura giusta che si voglia occupare del mio caso.
Sono a Milano da oltre un mese mi sono rivolto a un grande ospedale dove ci sono reparti e medici specializzati che si
ccupano di problemi come il mio. Spero che sia la volta buona, ovviamente, pare, che sia l'anestesista la figura centrale su cui gira tutto.
Ovviamente sto vivendo giorni e settimane molto brutte,pare che questo sia solo un mio problema.
Spero questa sia la volta buona, altrimenti non so che idea dovrei farmi dei medici e della sanità nel nostro Paese.
Cari saluti a tutti.
Alfredo.
purtroppo sto ancora peregrinando alla ricerca della struttura giusta che si voglia occupare del mio caso.
Sono a Milano da oltre un mese mi sono rivolto a un grande ospedale dove ci sono reparti e medici specializzati che si
ccupano di problemi come il mio. Spero che sia la volta buona, ovviamente, pare, che sia l'anestesista la figura centrale su cui gira tutto.
Ovviamente sto vivendo giorni e settimane molto brutte,pare che questo sia solo un mio problema.
Spero questa sia la volta buona, altrimenti non so che idea dovrei farmi dei medici e della sanità nel nostro Paese.
Cari saluti a tutti.
Alfredo.
[#25]
Utente
Gentili Medici, Amici del sito,
sono di nuovo con voi, finalmente ho trovato il posto giusto, un grande ospedale con buoni professionisti.
Già fatto e superato visite prericovero, intervento programmato inizio settembre.
Ho solo bisogno di coraggio, fortuna ...e buoni medici (almeno questi già li ho!).
Buon Ferragosto a tutti.
Un caro saluto e un ringraziamento al Dottor Rossi che per diversi mesi mi ha supportato, per quanto era possibile fare a distanza.
Buon Ferragosto a tutti.
Alfredo.
sono di nuovo con voi, finalmente ho trovato il posto giusto, un grande ospedale con buoni professionisti.
Già fatto e superato visite prericovero, intervento programmato inizio settembre.
Ho solo bisogno di coraggio, fortuna ...e buoni medici (almeno questi già li ho!).
Buon Ferragosto a tutti.
Un caro saluto e un ringraziamento al Dottor Rossi che per diversi mesi mi ha supportato, per quanto era possibile fare a distanza.
Buon Ferragosto a tutti.
Alfredo.
[#27]
Utente
Gentili Medici, Amici del sito,
sono di nuovo con voi, finalmente ho trovato il posto giusto, un grande ospedale con buoni professionisti.
Già fatto e superato visite prericovero, intervento programmato inizio settembre.
Ho solo bisogno di coraggio, fortuna ...e buoni medici (almeno questi già li ho!).
Buon Ferragosto a tutti.
Un caro saluto e un ringraziamento al Dottor Rossi che per diversi mesi mi ha supportato, per quanto era possibile fare a distanza.
Buon Ferragosto a tutti.
Alfredo.
sono di nuovo con voi, finalmente ho trovato il posto giusto, un grande ospedale con buoni professionisti.
Già fatto e superato visite prericovero, intervento programmato inizio settembre.
Ho solo bisogno di coraggio, fortuna ...e buoni medici (almeno questi già li ho!).
Buon Ferragosto a tutti.
Un caro saluto e un ringraziamento al Dottor Rossi che per diversi mesi mi ha supportato, per quanto era possibile fare a distanza.
Buon Ferragosto a tutti.
Alfredo.
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 20.4k visite dal 25/03/2013.
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