Ematoma addominale dopo intervento
Buongiorno, 23 giorni fa ho subito un intervento all'addome per - diastasi relaxatio - (scambiata, dalla diagnostica prec. per "laparocele") in laparotomia. Non e' stato necessario un drenaggio post intervento (a detta del chirurgo) ma si e' riscontrato, da subito, una perdita ematica dalle ferite senza sosta. La perdita ematica continua tutt'ora, anche se meno consistente, ma inarrestabile. Il chirurgo parla di "grumo di sangue" indurito, nel sottocute, che deve essere espulso attraverso le ferite (a mio avviso nei punti ceduti e non ben suturati) Il tentativo di prelievo con siringa non risolve in quanto, si presume, il coagulo dovrebbe prima essere sciolto. Fra una settimana faro' esame eco per meglio individuare la consistenza dell'ematoma. Probabilmente si sta tentando di "rappezzare" una sistuazione non gestita nel migliore dei modi.
Grazie
Grazie
[#1]
I sanguinamenti nel post intervento sono una complicazione possibile. L'ematoma sino a quanto non si colloquia non può essere aspirato. Il gamizio di sangue può perdurare per diverso tempo. Deve avere pazienza si risolverà bene in tempi un poco piu lunghi del normale.
Dr. Roberto Rossi
[#2]
Utente
Grazie per l'immediata risposta.
Un drenaggio nel post intervento non avrebbe evitato questa complicazione? I punti ceduti (punti riassorbibili) sono risultati come "drenaggio naturale" e compensativo, anche se non programmato. Se i punti non avessero ceduto?
Rilevo, inoltre, un'altra incongruenza: il chirurgo dice di mettere sulle ferite - neomercurocromo - per seccare. Stante il fatto che la fuoriuscita ematica continua inarrestabile, nonostante il mercurocromo, non c'e' incongruenza?
Grazie
Un drenaggio nel post intervento non avrebbe evitato questa complicazione? I punti ceduti (punti riassorbibili) sono risultati come "drenaggio naturale" e compensativo, anche se non programmato. Se i punti non avessero ceduto?
Rilevo, inoltre, un'altra incongruenza: il chirurgo dice di mettere sulle ferite - neomercurocromo - per seccare. Stante il fatto che la fuoriuscita ematica continua inarrestabile, nonostante il mercurocromo, non c'e' incongruenza?
Grazie
[#5]
Utente
A 26 gg dall'intervento - sembra - che il sanguinamento sia cessato. Ora appare piu' evidente e mi sembra riscontrare quanto segue:
- un rigonfiamento nella parte dx dell'addome, in veriticale, direi 15 cm x 10 circa, abbastanza evidente, una parte di questo rigonfiamento e' insensibile al tatto. La cute esterna (del rigonfiamento) appare del medesimo colore del resto della cute. Dall'esterno non sembrerebbe "ematoma". Possibile che sia tutto coagulo ematico?
Potrebbe essere una "cheolide" con questa consistenza dura ed elastica di forma irregolare (in parte insensibile) questo gonfiore?
Un eco puo' essere sufficiente per avere una visione chiara del problema oppure occorre altro esame diagnostico?
Grazie
- un rigonfiamento nella parte dx dell'addome, in veriticale, direi 15 cm x 10 circa, abbastanza evidente, una parte di questo rigonfiamento e' insensibile al tatto. La cute esterna (del rigonfiamento) appare del medesimo colore del resto della cute. Dall'esterno non sembrerebbe "ematoma". Possibile che sia tutto coagulo ematico?
Potrebbe essere una "cheolide" con questa consistenza dura ed elastica di forma irregolare (in parte insensibile) questo gonfiore?
Un eco puo' essere sufficiente per avere una visione chiara del problema oppure occorre altro esame diagnostico?
Grazie
[#7]
Utente
Diastasi-relaxatio
Dopo 32 gg. dall'intervento:
Prelevato altro 50 cc di siero ematico (sotto eco) il resto, pare, sia coagulo duro e secco. Rimane cmq ancora rigonfiamento.
Dopo 39 gg.
In data 13/3 altra puntura per prelievo (sotto eco) solo 20 cc. La parte liquida sembra, per ora, esaurita. Ridotto leggermente il gonfiore dell'ematoma. "Per il momento, pare, non e' possibile fare altro.Si riassorbira' nel tempo". (dich. del chirurgo)
Un dubbio: gli ematomi formati all'interno del rivestimento dell'addome (peritoneo) non potrebbero, nel tempo, creare complicante tipo, "trombosi" o altro? Un farmaco "anticoagulante" sarebbe inutile?
Il chirurgo ha dichiarato che questi ematomi post operatori, abbastanza rilevanti, sono molto rari; quindi ho l'impressione che non si abbia molta esperienza sul come procedere. Oltre a "rimanere in attesa", (dopo 42 gg) non e' veramente possibile fare altro?
Grazie
Dopo 32 gg. dall'intervento:
Prelevato altro 50 cc di siero ematico (sotto eco) il resto, pare, sia coagulo duro e secco. Rimane cmq ancora rigonfiamento.
Dopo 39 gg.
In data 13/3 altra puntura per prelievo (sotto eco) solo 20 cc. La parte liquida sembra, per ora, esaurita. Ridotto leggermente il gonfiore dell'ematoma. "Per il momento, pare, non e' possibile fare altro.Si riassorbira' nel tempo". (dich. del chirurgo)
Un dubbio: gli ematomi formati all'interno del rivestimento dell'addome (peritoneo) non potrebbero, nel tempo, creare complicante tipo, "trombosi" o altro? Un farmaco "anticoagulante" sarebbe inutile?
Il chirurgo ha dichiarato che questi ematomi post operatori, abbastanza rilevanti, sono molto rari; quindi ho l'impressione che non si abbia molta esperienza sul come procedere. Oltre a "rimanere in attesa", (dopo 42 gg) non e' veramente possibile fare altro?
Grazie
[#8]
Utente
In data 20/3 "si procede con agocentesi eco-guidata con evacuazione di 8 cc di sangue scuro programma topici; controllo ambulatorio fra un mese. "
Rimane gonfiore duro, dopo intervento parietale , importante coagulo ematico poco doloroso.
Domanda: dopo quasi due mesi dall'intervento, il coagulo duro e fermo non crea necrosi delle cellule che possono andare in circolo?
Grazie
Diastasi-Relaxatio
Rimane gonfiore duro, dopo intervento parietale , importante coagulo ematico poco doloroso.
Domanda: dopo quasi due mesi dall'intervento, il coagulo duro e fermo non crea necrosi delle cellule che possono andare in circolo?
Grazie
Diastasi-Relaxatio
[#9]
No. Al piu potrebbe formarsi una cisti organizzata il cui trattamento andrà valutato in relazione a ciò che avverrà al momento della stabilizzazione deli processi di guarigione.
[#10]
Utente
Una fibrosi potrebbe creare "stenosi" e ostacolare (e comprimere) i visceri addominali creando difficolta' nel transito intestinale (forte stipsi in corso e peggiorata dal dopo intervento). ? Inoltre un "sieroma" non richiederebbe un esame colturale del siero per verificare un'eventuale infezione (pur non rilevando febbre) ?
Non sara' controproducente questa situazione di "attesa" degli eventi per poi, forse, intervenire con un rimedio tardivo? Sara' sensata questa procedura di convivenza con una parte dell'addome insensibile pieno di liquido imputridito, una raccolta ematica(forse infetta) dura con evidente gonfiore. Il prossimo controllo dal chirurgo sara' il 17 aprile c.a.
Grazie
ps. Cosa si intende per: " stabilizzazione deli processi di guarigione."
Non sara' controproducente questa situazione di "attesa" degli eventi per poi, forse, intervenire con un rimedio tardivo? Sara' sensata questa procedura di convivenza con una parte dell'addome insensibile pieno di liquido imputridito, una raccolta ematica(forse infetta) dura con evidente gonfiore. Il prossimo controllo dal chirurgo sara' il 17 aprile c.a.
Grazie
ps. Cosa si intende per: " stabilizzazione deli processi di guarigione."
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 46.3k visite dal 28/02/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.