Fistola anale/sacrococcigea

Buongiorno Dottori, spero in una risposta che non sia "faccia una visita da un chirurgo" poichè non sto scrivendo per evitare una visita specialistica ma soltanto perchè conosco già bene il problema essendoci già passato. Mi interessa solo un parere medico. Sono stato operato nel 2005 di fistola anale dopo ascesso e decine di controlli ed esami tra cui ecografia transanale ecc. L'intervento è andato benissimo, mi hanno tolto una porzione di pelle (anche abbastanza grande) che col tempo si è cicatrizzata tranquillamente e senza dolore. I dottori dal primo giorno mi hanno detto che questo intervento era la "TOMBA DEL CHIRURGO" perchè la fistola molto frequentemente si ripresenta. (Mio padre è stato operato due volte). Da qualche giorno sento che qualcosa sta tornando. Sentivo l'altro giorno un dolore tra l'osso sacro e l'ano e ho fortemente pressato con il dito sentendo dentro una pallina che mi duole. So già che è l'inizio di una fistola. Ne sono al 100% sicuro. Magari questa volta sacrococcigea. Ancora nessun ascesso, tumefazione e nessun arrossamento. Ma sento che sotto la pelle c'è qualcosa in profondità. Poichè il medico la prima volta mi disse..."bastava venire prima a farti vedere"...e mi diede degli antibiotici adesso non ricordo se veclam o altro (ovviamente non servirono a nulla) mi chiedo e vi chiedo SI PUO' EVITARE L'ASCESSO E QUINDI FAR SCOMPARIRE LA FISTOLA CON UN ANTIBIOTICO O ALTRO ADESSO CHE ANCORA E' PREMATURA OPPURE come qualcuno in visita mi disse..."deve aspettare l'ascesso" per intervenire?? Beh se aspetto l'ascesso finisce che torno sotto i ferri, no? Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Per rispondere alla sua domanda avremmo bisogno di sapere se la diagnosi presunta è di fistola sacrococcigea o di fistola anale. Il termine "fistola" vuol dire semplicemente "canale di comunicazione". Tanto per farle un esempio, si riscontrano anche a livello cerebrale, ma anche senza allontanarci tanto dalla regione sacrale c'è comunque una bella differenza tra le due ipotesi che lei ha scritto. La risposta pertanto può essere solo molto generica: lei ci chiede se si può evitare l'ascesso tramite una terapia antibiotica? La risposta e' senza dubbio sì. Lei ci chiede se, sempre usando l'antibiotico, la fistola può scomparire? La risposta è no, nel senso che una volta che si è formata indietro non si torna, o almeno non con la terapia antibiotica. Però essendo la fistola una conseguenza (negativa, s'intende) di un ascesso, impedendo la formazione dell'ascesso automaticamente si impedisce il formarsi della fistola. Ripeto, il formarsi, perché se invece si fosse già formata ricadremmo nel discorso di prima, e quindi non si può far scomparire. Non so se sono riuscito a rispondere in pieno alle sue domande, ma come le dicevo se non sappiamo nemmeno qual'è la diagnosi precisa la risposta non può che essere incompleta...
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
Ho colto in pieno ciò che mi ha detto e sì...ho usato Fistola come termine e come dice lei è la conseguenza di ciè che io chiamo Fistola. Nessun orifizio, nessuna tumefazione. Solo un dolore interno se pigio la parte. Esattamente a metà tra l'ano e l'osso sacro. Saranno 2 cm sotto l'osso sacro e altrettanti sopra l'ano. Nel 2005 fu fistola anale nel senso che l'orifizio era proprio accanto all'ano con impossibilità di defecare, dolori lancinanti, pus dall'interno e quant'altro.. Qui invece il dolore lo sento nella pelle che c'è tra l'osso sacro e l'ano. Cosa mi consiglia? Il mio medico generico potrebbe consigliarmi una cura antibiotica adatta per "fermare" un eventuale ascesso? O devo andare in ospedale? E soprattutto devo andarci immediatamente?
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Purtroppo quanto mi scrive non chiarisce lo stesso la diagnosi. Ad ogni modo rimane il fatto che non è detto, almeno stando alle sue spiegazioni, che sia davvero presente una fistola. E in ogni caso mi sembra opportuno fare tutto il possibile per evitare complicanze, che siano ascessi o che siano fistole. Ben venga dunque una terapia antibiotica mirata, se questo sarà ciò che davvero serve! Se poi la terapia giusta gliela prescriveranno in Ospedale o in un Ambulatorio di Medicina di Base, beh, questo importa davvero poco...
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Ok, la ringrazio. Non ricordo se era il Veclam l'antibiotico. Leggendo su internet
((((Infezioni della pelle: impetigine, erisipela, follicolite, foruncolosi e ferite infette))) sembrerebbe di si. So che voi non potete consigliare farmaci qui. Ma credo di non sbagliarmi sul farmaco.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Può darsi... Personalmente non lo ritengo un farmaco particolarmente adatto alla cura di un ascesso di questo tipo; ma ovviamente, senza averla visitata, posso anche sbagliarmi...
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie mille. Provo ad andare dal medico di famiglia. Cordiali Saluti
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Purché si faccia realmente visitare...
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
il gastroenterologo mi ha prescritto 7 gg VELAMOX 1gr. Sono già passati 6 giorni e non ho assolutamente piu' nessun fastidio o dolore. Nulla. Premendo sulla parte credo di non sentire più neppure quella pallina che ho ipotizzato fosse il principio di infiammazione dell'ascesso. Quindi? La curiosità adesso è: avrei/ho debbellato completamente l'ascesso evitando quindi di far creare dallo stesso l'orifizio esterno per formare quindi la fistola, oppure non c'è via di scampo per una nuova infiammazione della parte non appena sospenderò l'antibiotico? Scusi la domanda stupida, lei non è un veggente ma è solo per capire se posso aver bloccato per sempre la nascita di una infiammazione che poteva degenerare in fistola.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Non sono veggente, certo; però è facile ipotizzare a questo punto che la terapia antibiotica, come le avevo già scritto, possa aver contribuito a guarire l'ascesso. Ovviamente lei non è al riparo da ulteriori possibili complicanze future, quindi adesso che sta meglio è il momento giusto per fare ciò che è riportato nella prima riga del suo stesso quesito. Ovvero andare dal Chirurgo... So che lei ha scritto "spero in una risposta che non sia "faccia una visita da un chirurgo"", e io vorrei tanto non doverglielo dire! Ma purtroppo non vedo soluzioni migliori rispetto a quella di affidarsi ad uno Specialista...
Cordiali saluti