Sinus pilonidalis?
Salve, da qualche settimana nella zona tra l'inizio "dell'attacco" dei glutei ho notato che la zona secerne un liquido, sembra pus misto a striature di sangue (anche se è più il pus che il sangue) la cosa non mi da particolarmente fastidio perchè sedendomi non mi da alcun fastidio tranne rari casi, l'unica cosa è che questo liquido che fuoriesce è molto maleodorante ed è davvero fastidiosa come cosa, ogni giorno lavo la zona interessata. E' possibile che sia un caso di sinus pilonidalis? Prima di recarmi dal medico vorrei consultare un pò voi. Ho letto in giro che la cicatrizzazione dell'operazione è molto lenta e se dovessi operarmi adesso rischierei di saltare scuola per un bel po e perdere l'anno con conseguente perdita del diploma.. Se dovesse essere la "malattia" citata prima quali sono le conseguenze se non mi dovessi operare?
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Prima la diagnosi e poi la terapia.
Quello che descrive , probabilmente, è un sinus pilonidalis.
L' estensione della ferita è strettamente legata alle dimensioni del tessuto coinvolto ed alla presenza di eventuali altri Sinus, anche se non in preda ad un processo flogistico in questo momento.
Chiaramente più è piccolo il sinus più sarà piccola la ferita e minori saranno i disagi del post operatorio.
Una ferita richiede sempre un paio di settimane per cicatrizzare ed in questo periodo bisogna stare tranquilli , ma non è detto, se la ferita è piccola, che non si possano frequentare le lezioni.
Procastinare il trattamento chirurgico espone a recidive infiammatorie ed a possibile formazione di raccolte ascessuali che potrebbero richiedere incisioni e trattamenti chirurgici non definitivi, nel senso, che una volta drenato l'ascesso e portata a guarigione la ferita bisognerà reintervenire per rimuovere i "residui" del sinus.
Il consiglio è di una visita chirurgica per una programmazione terapeutica.
In attesa il suo curante potrà prescriverle una terapia per ridurre la sintomatologia.
Quello che descrive , probabilmente, è un sinus pilonidalis.
L' estensione della ferita è strettamente legata alle dimensioni del tessuto coinvolto ed alla presenza di eventuali altri Sinus, anche se non in preda ad un processo flogistico in questo momento.
Chiaramente più è piccolo il sinus più sarà piccola la ferita e minori saranno i disagi del post operatorio.
Una ferita richiede sempre un paio di settimane per cicatrizzare ed in questo periodo bisogna stare tranquilli , ma non è detto, se la ferita è piccola, che non si possano frequentare le lezioni.
Procastinare il trattamento chirurgico espone a recidive infiammatorie ed a possibile formazione di raccolte ascessuali che potrebbero richiedere incisioni e trattamenti chirurgici non definitivi, nel senso, che una volta drenato l'ascesso e portata a guarigione la ferita bisognerà reintervenire per rimuovere i "residui" del sinus.
Il consiglio è di una visita chirurgica per una programmazione terapeutica.
In attesa il suo curante potrà prescriverle una terapia per ridurre la sintomatologia.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Dalla sua descrizione ci sono buone probabilità che si tratti proprio di una cisti sacro-coccigea, attualmente fistolizzata all'esterno. Comprendo perfettamente i suoi problemi legati alla scuola e alla eventuale perdita di lezioni o esami, però al fine di evitare ulteriori complicazioni è importante quantomeno fare una diagnosi di certezza: sottoporsi ad una visita chirurgica "costa" pochi minuti, ma sarà utile quantomeno per concordare con il Collega il miglior piano d'azione. Sicuramente sarebbe meglio operarsi (sempre che sia necessario, s'intende) durante il periodo invernale, cioè ora; ma tenendo conto delle sue specifiche esigenze e sopportando qualche fastidio in più è verosimile che si potrà trovare una soluzione che non intralci i suoi studi, pianificando l'intervento alla fine degli impegni scolastici. Se però non fa una visita subito ma la rimanda a giugno-luglio andrà a finire che la chirurgia, magari anche più difficile per via delle intervenute complicanze, intralcerà le attività del prossimo anno scolastico o delle prossime opportunità di lavoro. Per saperne di più può dare un'occhiata qui: https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/118-cisti-e-fistola-sacro-coccigea-ovvero-il-sinus-pilonidalis.html
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#3]
Utente
Vi ringrazio entrambi per la veloce risposta.
Temevo che era appunto il sinus.. Molto probabilmente in settimana mi recherò dal mio medico curante per un primo controllo e successivamente tutti i controlli del caso, intanto voglio porvi un ulteriore domanda: E' possibile che ci sia un'altra patologia simile in quell'area? Magari è una cosa più banale del sinus che si può risolvere con qualche farmaco, al fine di evitare l'operazione e le sue complicanze.
Temevo che era appunto il sinus.. Molto probabilmente in settimana mi recherò dal mio medico curante per un primo controllo e successivamente tutti i controlli del caso, intanto voglio porvi un ulteriore domanda: E' possibile che ci sia un'altra patologia simile in quell'area? Magari è una cosa più banale del sinus che si può risolvere con qualche farmaco, al fine di evitare l'operazione e le sue complicanze.
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Quello che ha riferito, sia per la sede che per la sintomatologia, è suggestivo per un sinus o cisti suppurata e fistolizzata. Mi dispiace ma non riesco ad immaginare altro.
In attesa, di una prima visita del medico curante, applichi una borsa d'acqua calda in modo da facilitare la fuoriuscita del pus.
In attesa, di una prima visita del medico curante, applichi una borsa d'acqua calda in modo da facilitare la fuoriuscita del pus.
[#6]
Una cisti non guarisce, può soltanto essere asportata chirurgicamente. Possono tuttavia verificarsi momenti durante i quali i sintomi rimangono silenti, facendo a volte quasi dimenticare al paziente la presenza della patologia. Che tuttavia, come ripeto, continua ad esistere...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#7]
Non potrà mai guarire, anche se la ferita si chiude e scompare il gonfiore e la secrezione
Propio questo, cessata la fase acuta, è il momento adatto per eseguire l'intervento di escissione.
Propio questo, cessata la fase acuta, è il momento adatto per eseguire l'intervento di escissione.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.3k visite dal 20/01/2013.
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