Ernia inguinale secondo wantz

Salve,
a breve mi sottoporrò ad un intervento x la riparazione di un'ernia plurirecidiva (2 volte) sx.Il medico mi ha detto che l'intervento sara' fatto in anestesia spinale (paura) e mi sara' messa una rete con tecnica secondo "wantz".
Le mie domande sono queste:
In cosa consiste questa tecnica?
E' vero che tramite questa tecnica il medico passera' x una zona "vergine", quindi priva di aderenze?
E' quindi da considerarsi come una specie di primo intervento passando x una zona nuova?
E quanto durera'?
Grazie a tutti coloro che vogliano rispondermi
[#1]
Dr. Salvatore Cuccomarino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 41 2
Gentile Signore,
l'intervento di Wantz deriva direttamente dall'intervento di Stoppa, ed in pratica consiste nel posizionare una protesi (in genere una rete di polipropilene) di generose dimensioni nello spazio preperitoneale della regione inguinale affetta dall'ernia. Si tratta effettivamente di una tecnica che si esegue in uno spazio non toccato da un'eventuale prima chirurgia, e quindi uno spazio vergine, senza fibrosi nè aderenze, costituendo pertanto un intervento ideale in caso di recidiva erniaria. La protesi che si usa è parecchio più ampia di quelle normalmente utilizzate nell'ernioplastica protesica tradizionale, ed assicura una riparazione davvero valida. È una tecnica i cui risultati sono abbondantemente validati dalla Letteratura scientifica, per cui si affidi con fiducia al suo Chirurgo. In bocca al lupo.

Dr. Salvatore Cuccomarino - Coloproctologo - Chirurgia laparoscopica - Chirurgia bariatrica
https://cuccomarinomd.com

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dottore,
mi scusi ma i dolori che sento sotto la vecchia ferita e quel senso di "tiraggio" che sento durante l'erezione crede che scomparirà o sono vecchie aderenze con le quali dovrò convivere?
Pensa che in una quarantina di minuti me la cavo in sala operatoria?
Grazie mille Dottore
[#3]
Dr. Salvatore Cuccomarino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 41 2
Gentile Signore,
eventuali dolori od altri disturbi nella sede della primo intervento molto probabilmente non verranno risolti dalla nuova chirurgia. Tra le cause della cosiddetta inguinodinia posternioplastica (ovvero, dolore inguinale dopo intervento per l'ernia) vi sono la formazione di neuromi, ovvero di neoformazioni assolutamente benigne a carico dei nervi che passano nella zona inguinale, e l'entrapment nervoso (ovvero la legatura di qualche ramuscolo nervoso, praticamente invisibile, durante l'intervento). Questi problemi non vengono risolti dalla plastica di Wantz, che, come detto, si realizza su un piano anatomico diverso rispetto alla comune ernioplastica con protesi.
Quanto al tempo... deve chiederlo al suo Chirurgo. Ognuno di noi ha una sua velocità, ed il realizzare un intervento in 40 minuti o in 2 ore non vuol dire essere più o meno bravi! Cordiali saluti.
[#4]
Utente
Utente
La ringrazio molto Dottore,
volevo infine dirLe che il medico mi ha detto che i dolori che sento al testicolo sx verranno in gran parte alleviati dal nuovo intervento. Lei crede che sia vero?
Grazie x la Sua pazienza
[#5]
Dr. Salvatore Cuccomarino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 41 2
È piuttosto difficile dirlo senza poterla visitare personalmente. Direi senz'altro di dar credito al Suo Chirurgo.
[#6]
Utente
Utente
Grazie Dottore,
ma possibile che non ci sia il modo di alleviare i dolori che ho sotto la ferita? Magari infiltrazioni di qualche farmaco da farsi dopo l'intervento?
Grazie ancora
[#7]
Dr. Salvatore Cuccomarino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 41 2
L'inguinodinia post-ernioplastica è un problema un tempo forse trascurato, ma le cui dimensioni, attualmente, hanno assunto dei contorni abbastanza rilevanti. Sostanzialmente le strade che si seguono per trattarla sono due:
1) l'infiltrazione locale con farmaci cortisonici e/o farmaci infiammatori non steroidei e/o anestetico locale. Ogni chirurgo ha la sua miscela. Si tratta, tuttavia, di una terapia non molto efficace, direi con una percentuale di successo inferiore al 50%. Comunque è una via che, almeno inizialmente, può essere percorsa.
2) Il reintervento, con identificazione, legatura e sezione dei rami nervosi della regione inguinale. Questa metodica, teoricamente efficacissima, nella pratica diventa abbastanza aleatoria, perchè andare a cercare (e a trovare) i nervi in una zona con importanti modificazioni anatomiche postoperatorie, piena di aderenze e con un muro fibrotico dovuto alla reazione alla rete, è davvero complicato, frustrante e non raramente senza esito. In ogni caso, quest'ultima pratica dev'essere preceduta da un'attentissima visita chirurgica per identificare i metameri cutanei interessati dal dolore e, di conseguenza, il/i nervo/i coinvolti. Mi dispiace, forse la lascio con poche speranze... In bocca al lupo di nuovo.
[#8]
Utente
Utente
Salve Dottore e grazie x le Sue risposte,
volevo chiederLe un'ultima cosa: durante l'erezione sento dolore tra pene e fine inguine proprio dove c'è l'ernia che si irradia al testicolo, dopo un po' sparisce ma mi resta indolenzito il testicolo. Secondo lei la causa potrebbe essere la mia recidiva o potrebbero essersi danneggiati nervi o funicolo spermatico? Questo mi preoccupa più dell'ernia stessa.
Grazie ancora
[#9]
Utente
Utente
Salve Dottore e grazie x le Sue risposte,
volevo chiederLe un'ultima cosa: durante l'erezione sento dolore tra pene e fine inguine proprio dove c'è l'ernia che si irradia al testicolo, dopo un po' sparisce ma mi resta indolenzito il testicolo. Secondo lei la causa potrebbe essere la mia recidiva o potrebbero essersi danneggiati nervi o funicolo spermatico? Questo mi preoccupa più dell'ernia stessa.
Grazie ancora
[#10]
Dr. Salvatore Cuccomarino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo 41 2
Anche in questo caso, per formulare un'ipotesi è necessaria una visita. In linea di massima, la stessa recidiva potrebbe causarle il dolore; il fatto che appaia e scompaia in relazione ad un evento preciso (l'erezione, in questo caso) mi farebbe scartare l'idea di una neuralgia, ovvero di una lesione a carico dei nervi, il cui fastidio è in linea di massima costante.
[#11]
Utente
Utente
Grazie mille Dottore
[#12]
Utente
Utente
Salve Dottore,
sono stato operato lo scorso 12 dicembre e l'intervento e' stato piuttosto lungo ed indaginoso, comunque ancora oggi la parte operata e' dolente e leggermente gonfia, il testicolo sx e' un po' gonfiò e scuro e non riesco a camminare bene. Per non parlare dell'immensa paura che l'ernia possa ripresentarsi. Dall'intervento non faccio sforzi nemmeno per alzare una busta della spesa ne ho rapporti sessuali con la mia compagna! Insomma la situazione per quanto riguarda dolori e qualità della vita non è certo migliorata. Secondo Lei è' tutto normale? Ho la visita di controllo il 9 gennaio.
Grazie per la Sua gentile risposta
Educazione sessuale

Hai dubbi e domande sulla sessualità? Ecco l'approfondimento di educazione sessuale con consigli utili per i genitori e risposte per gli adolescenti.

Leggi tutto