Post operatorio cisti pilonidale
Buongiorno.
Il 7 ottobre u.s. mi è stata rimossa una cisti pilonidale fistolizzata con metodo chiuso; dopo 5 gg mi è stato rimosso il drenaggio e dopo 3 settimane sono rientrato al lavoro. Non ho mai sentito dolore, tranne che da seduto e da supino, dolore che col tempo si è affievolito.
Il 7 novembre, preoccupato da un continuo flusso di siero, continuo ma mai abbondante, e che da "sanguigno" è diventato più denso e giallo, ho contattato il mio chirurgo per un controllo: tutto bene, ferita bella, il flusso è normale e non c'è traccia di infezione. Prescrizione: 7 gg di medicazione (betadine su garza) due volte al dì, controllo a 7 gg.
Al controllo stessi toni rassicuranti, ma mi ha cucito (senza anestesia!) un punto di sutura per aiutare la cicatrizzazione (in un punto, il più sollecitato meccanicamente, la ferita non si è rimarginata).
7 gg dopo mi ha rimosso il punto, ha riscontrato una piccola lacerazione, ma ha continuato a rassicurarmi: per le prossime 2 settimane devo continuare con 2 medicazioni al dì.
N.B.: da 2 settimane soffro di un prurito insopportabile quasi ininterrotto, cui non sempre riesco a resistere; infatti ho paura di essermi procurato io stesso la lacerazione.
Automedicandomi, ho tastato l'apertura della ferita, e con mio raccapriccio ho constatato che ci passa un dito.
Sono un po' preoccupato e cerco rassicurazioni da un' altra campana: il prurito è veramente forte.
Da notare che non mi è stata mai consigliata la ciambella.
Domande: devo evitare o limitare degli sforzi o posizioni? Devo stare a riposo completo? Posso prendere degli accorgimenti particolari per velocizzare la guarigione? Posso ricominciare a fare un po' di jogging molto, molto blando? Anche con la ferita in piccola parte aperta posso fare la doccia?
Grazie infinite per l'attenzione e buon lavoro.
Il 7 ottobre u.s. mi è stata rimossa una cisti pilonidale fistolizzata con metodo chiuso; dopo 5 gg mi è stato rimosso il drenaggio e dopo 3 settimane sono rientrato al lavoro. Non ho mai sentito dolore, tranne che da seduto e da supino, dolore che col tempo si è affievolito.
Il 7 novembre, preoccupato da un continuo flusso di siero, continuo ma mai abbondante, e che da "sanguigno" è diventato più denso e giallo, ho contattato il mio chirurgo per un controllo: tutto bene, ferita bella, il flusso è normale e non c'è traccia di infezione. Prescrizione: 7 gg di medicazione (betadine su garza) due volte al dì, controllo a 7 gg.
Al controllo stessi toni rassicuranti, ma mi ha cucito (senza anestesia!) un punto di sutura per aiutare la cicatrizzazione (in un punto, il più sollecitato meccanicamente, la ferita non si è rimarginata).
7 gg dopo mi ha rimosso il punto, ha riscontrato una piccola lacerazione, ma ha continuato a rassicurarmi: per le prossime 2 settimane devo continuare con 2 medicazioni al dì.
N.B.: da 2 settimane soffro di un prurito insopportabile quasi ininterrotto, cui non sempre riesco a resistere; infatti ho paura di essermi procurato io stesso la lacerazione.
Automedicandomi, ho tastato l'apertura della ferita, e con mio raccapriccio ho constatato che ci passa un dito.
Sono un po' preoccupato e cerco rassicurazioni da un' altra campana: il prurito è veramente forte.
Da notare che non mi è stata mai consigliata la ciambella.
Domande: devo evitare o limitare degli sforzi o posizioni? Devo stare a riposo completo? Posso prendere degli accorgimenti particolari per velocizzare la guarigione? Posso ricominciare a fare un po' di jogging molto, molto blando? Anche con la ferita in piccola parte aperta posso fare la doccia?
Grazie infinite per l'attenzione e buon lavoro.
[#1]
La raccolta purulenta e la mancata cicatrizzazione non sono necessariamente segni di recidiva. Spesso alcuni punti di sutura più profondi, che richiedono tempo per riassorbirsi, cedono o sono fonte di infiammazione dando origine a raccolte sottocutanee ed all'apertura della ferita.
In merito al prurito, questo si sviluppa per una azione irritante delle secrezioni provenienti dalla ferita aperta e per sovrapposizioni batteriche o micotiche.
Solo chi la medica potrà, in relazione alla situazione locale, darle delle precise indicazioni terapeutiche.
Non è necessario un riposo assoluto, ma niente sport.
In merito al prurito, questo si sviluppa per una azione irritante delle secrezioni provenienti dalla ferita aperta e per sovrapposizioni batteriche o micotiche.
Solo chi la medica potrà, in relazione alla situazione locale, darle delle precise indicazioni terapeutiche.
Non è necessario un riposo assoluto, ma niente sport.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Grazie mille, dottore, per la prontezza della risposta e per l'invito alla tranquillità che vi ho letto. Facendomi da solo le medicazioni, però, mi trovo senza nessuno che possa monitorare la ferita, di conseguenza sono costretto ad un controllo medico.
Insomma devo andare avanti ancora per un po' a garze e betadine; è corretto dire che nel mio caso non si tratta né di metodo chiuso né di metodo aperto, ma di un ibrido?
Grazie mille.
Insomma devo andare avanti ancora per un po' a garze e betadine; è corretto dire che nel mio caso non si tratta né di metodo chiuso né di metodo aperto, ma di un ibrido?
Grazie mille.
[#3]
Nessun metodo ibrido.
Semplicemente si è verificata una suppurazione della della ferita, i margini hanno ceduto e la guarigione procede per seconda intenzione.
Può continuare a medicarsi da solo, ma è sempre necessaria una supervisone almeno una volta a settimana.
Semplicemente si è verificata una suppurazione della della ferita, i margini hanno ceduto e la guarigione procede per seconda intenzione.
Può continuare a medicarsi da solo, ma è sempre necessaria una supervisone almeno una volta a settimana.
[#7]
Utente
Buongiorno dottore, le scrivo a distanza di un anno dal ns ultimo scambio.
Ebbene, la ferita che mi diede tanti grattacapi (difficoltà di rimarginazione, continui pruriti e perdite di "siero"), dopo l'ennesimo controllo si è rivelata una recidiva.
Il 2° intervento, effettuato in data 29/10 u.s., ha avuto buon esito: asportazione di losanga cm 6x2,5, eliminazione del drenaggio il giorno successivo, metodo chiuso (ultimo punto di sutura vicino all'ano, punti rimossi dopo 15 gg).
Post-operatorio difficile ma da manuale: 15 gg senza sedermi... come da raccomandazione. 5 gg antibiotici, 2 gg antidolorifici, dolore trascurabile.
Oggi, dopo 5 settimane, mi ritrovo le mutande sporche di un liquido semitrasparente.
Mi medico con garza e betadine, e osservo un muco simile a pus.
Non riesco a stare seduto per molto tempo, ma per il resto nessun dolore, nessun prurito.
Mi rendo conto che non è passato molto tempo dall'intervento, ma ho motivi di preoccupazione? Dalla rimozione dei punti (3 sett. fa) non ho più visto il chirurgo. E' il caso di un controllo secondo lei?
La ringrazio anticipatamente per la risposta con la quale vorrà tranquillizzarmi.
Ebbene, la ferita che mi diede tanti grattacapi (difficoltà di rimarginazione, continui pruriti e perdite di "siero"), dopo l'ennesimo controllo si è rivelata una recidiva.
Il 2° intervento, effettuato in data 29/10 u.s., ha avuto buon esito: asportazione di losanga cm 6x2,5, eliminazione del drenaggio il giorno successivo, metodo chiuso (ultimo punto di sutura vicino all'ano, punti rimossi dopo 15 gg).
Post-operatorio difficile ma da manuale: 15 gg senza sedermi... come da raccomandazione. 5 gg antibiotici, 2 gg antidolorifici, dolore trascurabile.
Oggi, dopo 5 settimane, mi ritrovo le mutande sporche di un liquido semitrasparente.
Mi medico con garza e betadine, e osservo un muco simile a pus.
Non riesco a stare seduto per molto tempo, ma per il resto nessun dolore, nessun prurito.
Mi rendo conto che non è passato molto tempo dall'intervento, ma ho motivi di preoccupazione? Dalla rimozione dei punti (3 sett. fa) non ho più visto il chirurgo. E' il caso di un controllo secondo lei?
La ringrazio anticipatamente per la risposta con la quale vorrà tranquillizzarmi.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 44.5k visite dal 23/11/2012.
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