Sinus pilonidalis recidivo

Buongiorno,
Sono un ragazzo di 17 anni, operato per la seconda volta di sinus pilonidalis. Volevo chiederVi se la nuova tecnica utilizzata dal medesimo chirurgo del primo intervento sia più idonea della prima o presenti rischi maggiori di recidive. La prima volta, l'incisione è stata fatta al centro, verticalmente, in anestesia locale e i punti mi furono tolti dopo una diecina di giorni. La seconda volta, 4 giorni fa, dopo un anno dalla prima volta, l'intervento è stato più lungo e con incisioni più profonde viste le lunghe diramazioni della fistola. Si è resa necessaria quindi, una ricostruzione plastica a "zeta", con un numero di punti superiore a 40. Il decorso post operatorio è migliore, senza eccessivi dolori, fino a ieri in drenaggio aspirante, ma con una cicatrice estesa. Mi chiedo, oltre alla validità dell'intervento, considerato che non ho tolto ancora i punti, se la cicatrice resterà visibile in maniera accentuata e cosa ne pensate in merito alla tecnica utilizzata.
Grazie del servizio offerto.
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Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 65
Gentile giovane,
entrambi gli approcci sono corretti il primo rispetto ad una situazione clinicamente più semplice, il secondo riguardo una recidiva e quindi di maggior complessità. In questo secondo caso la cicatrice è maggiore ma il lembo ruotato dovrebbe garantire una chiusura più sicura. In quanto alla visibilità della cicatrice bisognerà attendere la sua evoluzione eventualmente attuando vari presidi per controllarne la qualità.
Distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.clauddiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si, da un punto puramente formale di strategia e tecnica chirurgica, il comportamento del Chirurgo che L'ha oparata è ineccepibile.
Io continuo a rimanere dell'idea che l'asportazione di una cisti sacrococcigea (o sinus) è un intervento solo apparentemente semplice ma di certo tutt'altro che banale. Il sinus spesso nasconde insidiosi tramiti fistolosi, spesso multipli, che alla fine sono alla base delle percentuali cosi elevate di recidiva.
Non pratico mai, anche e soprattutto in prima istanza, un intervento per questo tipo di patologia in anestesia locale. Voglio arrivare sempre ad evidenziare ampiamente ma a preservare integra la fascia presacrale. Gli eventuali tragitti fistolosi vanno sempre ricercati (esistono varie metodiche adatte allo scopo) e totalmente asportati in blocco, pena la sicura recidiva. Come si intuisce, condotto in tale modo, l'inervento risulta troppo complesso, lungo e doloroso per svolgersi in anestesia locale.
Che altro aggiungere, caro Utente, un grande in bocca al lupo per gli esiti cicatriziali della ferita che, comunque, è bene dire fin da adesso non saranno del tutto invisibili...
Auguri affettuosi e cordialissimi saluti
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Buongiorno,
Vi ringrazio delle Vs complete risposte, e mi congratulo per l'efficienza del sito.
Sperando in una celere ma soprattutto completa guarigione Vi porgo i più cordiali saluti.
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Dr. Paolo Bruschelli Chirurgo generale, Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 18
La cisti pilonidale ( o cisti a nido di peli) è caratteristica della regione sacro-coccigea.
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
Vada a www.cistipilonidale.it