Cura aneurisma rotto e pseudoaneurisma
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Caro futuro Collega,
le finalità di questo sito in realtà sono diverse da quelle di collaborare alla preparazione di esami, ma certamente non si sottraiamo alla possibilità di essere di aiuto ad un giovane Collega.
Il quesito che poni richiederebbe in relatà una esposizione che potrebbe essere oggetto di una tesi, se non addirittura di un trattato, dal momento che le possibilità terapeutiche sono varie e diversificate a seconda dell situazioni cliniche da affrontare e investono problematiche non solo chirurgiche.
In linea generale la rottura o fissurazione di un aneurisma dell'aorta addominale (penso che a questo ti riferisca fondamentalmente) è un evento drammatico che comporta una mortalità ancora oggi prossima al 40% dei casi.
Le possibilità terapeutiche si fondano essenzialmente sulla possibilità di sostituire il tratto aneurismatico con un innesto protesico o su metodiche endovascolari, mediante le quali è possibile, mediante approccio angioradiologico, "intubare" il tratto aneurismatico.
Per gli pseudoaneurismi il discorso è abbastanza sovrapponibile, anche se talvolta è necessario fare ricorso a procedure alternative e relativamente più complesse (esclusione del tratto aneurismatico, ponteggi extraanatomici, ecc.); ma credo che ci si addentri in questo caso in nozioni che vanno al di là delle competenze di uno Studente.
le finalità di questo sito in realtà sono diverse da quelle di collaborare alla preparazione di esami, ma certamente non si sottraiamo alla possibilità di essere di aiuto ad un giovane Collega.
Il quesito che poni richiederebbe in relatà una esposizione che potrebbe essere oggetto di una tesi, se non addirittura di un trattato, dal momento che le possibilità terapeutiche sono varie e diversificate a seconda dell situazioni cliniche da affrontare e investono problematiche non solo chirurgiche.
In linea generale la rottura o fissurazione di un aneurisma dell'aorta addominale (penso che a questo ti riferisca fondamentalmente) è un evento drammatico che comporta una mortalità ancora oggi prossima al 40% dei casi.
Le possibilità terapeutiche si fondano essenzialmente sulla possibilità di sostituire il tratto aneurismatico con un innesto protesico o su metodiche endovascolari, mediante le quali è possibile, mediante approccio angioradiologico, "intubare" il tratto aneurismatico.
Per gli pseudoaneurismi il discorso è abbastanza sovrapponibile, anche se talvolta è necessario fare ricorso a procedure alternative e relativamente più complesse (esclusione del tratto aneurismatico, ponteggi extraanatomici, ecc.); ma credo che ci si addentri in questo caso in nozioni che vanno al di là delle competenze di uno Studente.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 27/10/2012.
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