Incisione ascesso ciste coccigea

Salve, ho 22 anni e mai avuti problemi fino a una settimana! Quest'estate, dopo un lungo viaggio in macchina per andare in vaganza, mi sono accorta di aver male all'altezza del coccige...dolore sopportabilissimo e durato 3- 4, poi svanito nel nulla! lunedì scorso, dopo diversi sforzi alla schiena mi è ritornato quel famoso dolore nello stesso identico punto. Inizialmente si sentiva al tatto una pallina minuscola ma che faceva molto male, così sono andata subito dalla dottoressa che inizialmente mi ha dato antidolorifico e una crema antibiotica (perchè al momento della visita non c'era nè gonfiore nè rossore). dopo quasi una settima di antidolorifico e crema nessun risultato, anzi la pallina iniziale aveva iniziato a crescere e a diventare bianca. ieri pomeriggio, avevo già intenzione di andare all'ospedale, è iniziato ad uscire puss e sangue e al pronto soccorso mi hanno inciso l'ascesso e zaffatura, oggi sono andata per cambiare la medicazione e il medico di chirurgia di turno mi ha detto che non c'era stata altra fuoriuscita di puss, nessun gonfiore e nessuna infiammazione. così mi è stato tolto lo zaffo e medicato con acqua ossigenata e poi un gel, garzina sopra e cerotto per tenerla ferma.
la mia domanda è; è possibile che a un solo giorno di distanza sia già stato tolto lo zaffo e non è necessario andare in ospedale per la medicazione giornaliera??
sono un po' preoccupata, e soprattutto facilmente impressionabile
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Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 152 1
Buona sera,
da quanto lei descrive e con i limiti di una diagnosi a distanza, lei è verosimilmente portatrice di una cosiddetta cisti pilonidale, che è andata incontro ad un'infezione e giustamente è stata incisa e drenata.
Si tratta di una formazione benigna , che, una volta guarita dall 'infezione dovrà essere asportata chirurgicamente. E' un intervento che si esegue in anestesia locale, come presumo già le abbia anticipato il chirurgo che la sta seguendo.


Cordiali saluti

Prof. UGO BERTOLDO

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Utente
Utente
Grazie per la velcità!
Al momento non ho affrontato il discorso dell'operazione con il chirurgo, perchè oggi è sono andata per la medicazione in ambulatorio, e devo ritornare per la visita tra 15 giorni...
Quello che mi sembra un po' strano è il dover fare le medicazioni a casa a solo un giorno di distanza dall'incisione
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Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 152 1
In questa fase è importante tenere ben detersa la ferita, sede dell'incisione.
Probabilmente il suo chirurgo la ritiene in grado di gestire le medicazioni al suo domicilio. Veda solo che non si riformi altro pus o che non ritorni il gonfiore ed il dolore; in quel caso si faccia visitare dal chirurgo.

A disposizione per ulteriori chiarimenti
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Utente
Utente
so che dipende da caso a caso, e che a distanza è molto difficile dare informazioni, però più o meno, o in generale, quant'è grande/profonda questo tipo di incisione?
Non ho avuto il coraggio di guardare e già mi viene l'ansia all'idea di guardare!
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Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 152 1
Buon giorno,
penso che sia prudente che si faccia controllare dal chirurgo, un pò perchè non è semplice autogestirsi queste medicazioni ed un pò perchè la sede è decisamente "scomoda" per le auto-medicazioni.
Non si faccia prendere dall'ansia e si rivolga serenamente a chi di dovere.

Un cordiale saluto


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Utente
Utente
Ma è stato proprio il chirurgo a dirmi di fare le medicazioni a casa con l'aiuto di qualcuno, altrimenti mi ha spiegato esattamente come fare se le dovessi far io da solo....solo che mia madre è "coraggiosa" quanto e me, e io quanto lei!
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Dr. Ugo Bertoldo Chirurgo vascolare, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza 152 1
Forse non mi sono spiegato.
Se non si è in grado di gestire a domicilio una medicazione (è ciò non è assolutamente squalificante) si va dallo specialista, almeno per far controllare periodicamente se le medicazioni autogestite sono eseguite correttamente.

Lasci da parte l'ansia e ritorni dal chirurgo