Laparocele
gentillimi dottori ho bisogno di aiuto ,vi racconto la mia brutta esperienza nel95 sono stata operata per una cisti ovarica in laparoscopia mi fù forata la vena illiaca e l'intestino immaginate voi il pos operatorio e il danno psicologico oggi si presenta un laparocele mediano al livello mesogastrico con diritto di domicilio colletto di20 mm e corpo erniario che vede l'impegno di anse coliche e misura a riposo 22mm che qualche volta mi provoca dolore il chirurgo che mi a visitato dice che và sistemato .La mia più grande fobia è l'anestesia generale la paura di essere incosciente e non controllare quello che succede intorno a me sono stata in cura dall' psicologo ma niente da fare . Ora vi chiedo perchè non si può fare con la spinale?Se non mi opero e in futuro si presentasse un intervento d'urgenza rischio di morire? I dolori che spesso o e anche diarrea sono segno di strangolamento? vi prego aiutatemi perchè stò veramente male da quando penso all' intervento non dormo più se riesco a chiudere gli occhi mi sveglio che piango e batto i denti scusatemi se sono esagerata ma è come se mi avessero condannato a morte vi ringrazio aspetto motizie spero positive
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Con la spinale non ritengo si possa fare. Se fosse di piccole dimensioni si potrebbe forse provare in anestesia locale, ma visto che le anse sono gia' impegnate nella breccia erniaria e che lei da cio' che scrive sembra essere molto ansiosa credo che l'anestesia generale rappresenti l'unica soluzione. Se non si opera puo' anche non accadere nulla, ma di certo c'e' un rischio relativo allo strozzamento dell'ernia, con conseguente possibile intervento chirurgico d'urgenza "salvavita", da fare dovunque si trovi, senza possibilita' di prepararla adeguatamente e con alti rischi operatori, anche quoad vitam. La diarrea, infine, non e' un segno di strangolamento. Lo sarebbero i dolori, ma in quel caso sarebbero dolori talmente forti che certo non avrebbe il tempo di scriverci, ma solo quello di salire sull'ambulanza e correre in sala operatoria.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Utente
grazie dottore per la sua risposta gentile e schietta vorrei farle alcune domande cosa significa che le anse sono già impegnate nella breccia erniaria? bisogna intervenire slubito? Nel frattempo che organzzo l'intervento la fascia elastica può essere d'aiuto? La protesi che mi verrà messa se decidessi un giorno di avere una gravidanta potrebbe crearmi problemi? E un intervento facile o difficile paragonabile all'appendicite? Quanti punti mi verranno messi? Il dolore posoperatorio è molto? Quanto può durare l'intervento è vero che mi verrà messo il sondino nel naso il catetere e il drenaggio? grazie aspetto notizie arrivederci
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Mamma mia quante domande! Proviamo a rispondere con ordine:
1. cosa significa che le anse sono già impegnate nella breccia erniaria? - E' quello che si legge nel referto che ha copiato ("corpo erniario che vede l'impegno di anse coliche"): vuol dire che le anse intestinali sono gia' "dentro" il colletto erniario, cioe' "escono" dall'addome
2. bisogna intervenire slubito? - Sarebbe auspicabile...
3. Nel frattempo che organzzo l'intervento la fascia elastica può essere d'aiuto? - No, personalmente non credo; anzi in realta' per certe ernie puo' persino rendere piu' complicato il successivo l'intervento. La fascia elastica puo' essere indicata nel caso in cui, per motivi diversi, si decida di non interventire (pazienti anziani, alti rischi anestesiologici, etc.). Nel suo caso specifico pero' sarebbe meglio che questa domanda la facesse al suo Chirurgo.
4. La protesi che mi verrà messa se decidessi un giorno di avere una gravidanta potrebbe crearmi problemi? - No. Ovviamente sempre che l'intervento venga fatto a regola d'arte...
5. E un intervento facile o difficile paragonabile all'appendicite? - Non esistono interventi facili o difficili: tanto per cominciare in mani poco pratiche qualsiasi procedura diventa difficile... ma anche affidandosi ad un Chirurgo molto esperto i rischi rimangono, e non sono certo bassi... L'appendicite, nonostante cio' che si crede, e' un intervento molto delicato, in quanto bisogna aprire l'addome in profondita'. La riparazione di un laparocele e' invece un intervento piu' "superficiale" il che vuol dire che l'insulto probabilmente sara' minore. Va pero' anche considerato che la sua e' un'ernia di grandi dimensioni, che coinvolge l'intestino, e quindi non dimentichiamoci le complicanze che comunque ne possono derivare... In ogni caso e' bene levarsi dalla testa l'idea che si tratti di un intervento semplice...
6. Quanti punti mi verranno messi? - Ah, beh... questa e' una domanda alla quale e' impossibile rispondere... Sarebbe come chiedere quante mattonelle ci vogliono per piastrellare una casa: dipendera' dalle dimensioni della casa, nonche' dalle dimensioni delle mattonelle, non le pare? Ma con i punti e' ancora piu' complicato perche' normalmente non c'e' il solo strato superficiale che si vede dall'esterno, ma anche i punti per gli ancoraggi interni; e quindi dipende dalle dimensioni della ferita, da quanto c'e' da suturare all'interno e dalle dimensioni dei vari fili di sutura utilizzati...
7. Il dolore posoperatorio è molto? - Si', ma per fortuna ci sono i sistemi per ridurlo: l'Anestesista si occupera' anche di questo
8. Quanto può durare l'intervento - Un'ora? due? Non saprei! Dipende dalla situazione che troveranno i Colleghi una volta che lei sara' in sala operatoria...
9. è vero che mi verrà messo il sondino nel naso il catetere e il drenaggio? - Sono scelte che si fanno caso per caso, e dipendono da molti fattori: puo' darsi che i Colleghi per lei debbano utilizzare tutti i presidi da lei indicati, oppure solo uno o due di essi, oppure nessuno
Cordiali saluti
1. cosa significa che le anse sono già impegnate nella breccia erniaria? - E' quello che si legge nel referto che ha copiato ("corpo erniario che vede l'impegno di anse coliche"): vuol dire che le anse intestinali sono gia' "dentro" il colletto erniario, cioe' "escono" dall'addome
2. bisogna intervenire slubito? - Sarebbe auspicabile...
3. Nel frattempo che organzzo l'intervento la fascia elastica può essere d'aiuto? - No, personalmente non credo; anzi in realta' per certe ernie puo' persino rendere piu' complicato il successivo l'intervento. La fascia elastica puo' essere indicata nel caso in cui, per motivi diversi, si decida di non interventire (pazienti anziani, alti rischi anestesiologici, etc.). Nel suo caso specifico pero' sarebbe meglio che questa domanda la facesse al suo Chirurgo.
4. La protesi che mi verrà messa se decidessi un giorno di avere una gravidanta potrebbe crearmi problemi? - No. Ovviamente sempre che l'intervento venga fatto a regola d'arte...
5. E un intervento facile o difficile paragonabile all'appendicite? - Non esistono interventi facili o difficili: tanto per cominciare in mani poco pratiche qualsiasi procedura diventa difficile... ma anche affidandosi ad un Chirurgo molto esperto i rischi rimangono, e non sono certo bassi... L'appendicite, nonostante cio' che si crede, e' un intervento molto delicato, in quanto bisogna aprire l'addome in profondita'. La riparazione di un laparocele e' invece un intervento piu' "superficiale" il che vuol dire che l'insulto probabilmente sara' minore. Va pero' anche considerato che la sua e' un'ernia di grandi dimensioni, che coinvolge l'intestino, e quindi non dimentichiamoci le complicanze che comunque ne possono derivare... In ogni caso e' bene levarsi dalla testa l'idea che si tratti di un intervento semplice...
6. Quanti punti mi verranno messi? - Ah, beh... questa e' una domanda alla quale e' impossibile rispondere... Sarebbe come chiedere quante mattonelle ci vogliono per piastrellare una casa: dipendera' dalle dimensioni della casa, nonche' dalle dimensioni delle mattonelle, non le pare? Ma con i punti e' ancora piu' complicato perche' normalmente non c'e' il solo strato superficiale che si vede dall'esterno, ma anche i punti per gli ancoraggi interni; e quindi dipende dalle dimensioni della ferita, da quanto c'e' da suturare all'interno e dalle dimensioni dei vari fili di sutura utilizzati...
7. Il dolore posoperatorio è molto? - Si', ma per fortuna ci sono i sistemi per ridurlo: l'Anestesista si occupera' anche di questo
8. Quanto può durare l'intervento - Un'ora? due? Non saprei! Dipende dalla situazione che troveranno i Colleghi una volta che lei sara' in sala operatoria...
9. è vero che mi verrà messo il sondino nel naso il catetere e il drenaggio? - Sono scelte che si fanno caso per caso, e dipendono da molti fattori: puo' darsi che i Colleghi per lei debbano utilizzare tutti i presidi da lei indicati, oppure solo uno o due di essi, oppure nessuno
Cordiali saluti
[#8]
Utente
dott. spina buongiorno ho ancora bisogno di un suo consiglio sono andata da due chirurghi il primo un ex primario dell'ospedale del mio paese che si è trasferito uno con una grande esperienza alle spalle dice di operarmi con anestesi totale e mettere una grande protesi l' altro il nuovo primario che non conoscevo personalmente ma dicono che sia molto preparato dice di operarmi con anestesia spinale e riparere solo quel buco ,io essendo terrorizata dall'anestesia generale seguirei il secondo però vorrei un suo parere secondo lei quale strategia è la migliore la ringrazio e la saluto a presto
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Rispondo alla sua domanda e contemporaneamente accolgo l'invito dell'amico e Collega Stelio Alvino sull'altro suo post, e devo darle subito un primo consiglio: cerchi di superare questa sua paura di voler restare sveglia a tutti i costi per poter controllare tutto: cosa vuole fare? Dire ai Chiururghi o all'Anestesista come fare il loro lavoro? Pensa che in caso di loro errore lei sarebbe in grado di correggerli? E' pazzia poterlo fare, anche se fosse un Medico! Lei si deve affidare a dei professionisti e lasciarli fare: se manca la fiducia in loro cambi ospedale a vada da chi si fida di piu'! Allo stesso modo mi pare che non sia saggio da parte sua voler scegliere l'anestesia, perche' quest'ultima (non me ne vogliano i Colleghi!) deve rimanere funzionale all'intervento, non puo' mai essere il contrario... A mio personale avviso l'anestesia generale (se non controindicata) darebbe all'equipe la possibilita' di lavorare al meglio, riducendo le difficolta' e quindi aumentando le aspettative di successo. Se pero' ha trovato chi si sente di operarla in spinale va bene lo stesso: evidentemente chi lo farebbe ha valutato i pro e i contro e ritiene di poter riuscire ugualmente.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#10]
Utente
dott spina buongiorno e grazie ,mi piacciono molto le sue risposte perchè schiette e senza giri di parole(il medico pietoso fà la piaga cancrenosa) sono daccordo con lei che se anche fossi sveglia sarei inpotente di fare qualsiasi cosa anzi dormendo sarei protetta, ma pultroppo questa è una mia fobia ,da quando mi è stato detto che si potrebbe fare con la spinale o ripreso a vivere rido scherzo e dormo durante la notte senza prendere lo xanax.Fiducia ne o di entrambi i chirurghi che ho sentito ,ma volevo una sua opinione , dormire e mettere una protesi che contenga tutto l'addome o restare sveglia e mettere una toppa.Quali sono ipro e i contro delle due proposte? la ringrazio buona giornata
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Il termine "toppa", pur non essendo molto scientifico ha pero' il vantaggio di rendere molto bene l'idea, ma tenga presente che e' valido in entrambi i casi, perche' sempre di "mettere una toppa" si tratta... Che potra' essere piu' o meno ampia, ma questo, piu' che dall'anestesia o da un discorso ragionato pre-intervento, dipendera' da quello che troveranno i Chirurghi quando la opereranno; e difatti la rete normalmente si sceglie e si sagoma soltanto al momento di posizionarla, non certo prima. Personalmente io preferirei lasciare operare il team in santa pace e in piena autonomia, e quindi (sempre che non vi siano controindicazioni) e' preferibile un 'intervento in anestesia generale, ma lei e' libera di pensarla ovviamente in maniera diversa. Tenga pero' conto che se lei si agita durante l'intervento perche' non e' abbastanza tranquilla oltre alla spinale probabilmente l'anestesista le pratichera' una sedazione farmacologica, che di fatto la fara' dormire lo stesso, pur non trattandosi tecnicamente di una anestesia generale. La prego comunque di non sceglire l'intervento in base alla procedura anestesiologica, ma di farlo sulla base di altre cose molto importanti che lei evidentemente sottovaluta, e cioe' la procedura chirurgica proposta e la fiducia che nutre nell'equipe che si occupera' del caso. Le fobie, invece, le lasci agli Psichiatri: lei ha solo un po' di paura, peraltro normale, ma non credo sia possibile annoverarla tra le fobie!
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 7.4k visite dal 21/09/2012.
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