Fibrolipoma o condroma
Spett.li medici,
Richiedo cortesemente una delucidazione relativamente ai seguenti due esami richiesti per un nodulo o tumefazione presente sotto l'ultima costola sn:
ECOGRAFIA eseguita il 18/07/2012
In corrispondenza della tumefazione presente all'emitorace sn, a livello delle ultime coste, si evidenzia a carico della cartilagine costale una neoformazione solida dal diametro di 13 mm, a margini regolari, senza segni di vascolarizzazione patologica, possibile condroma.
RISONANZA MAGNETICA emitorace sn eseguita il 19/07/2012
La tumefazione palpabile, circa 2-3 cm, localizzata nel I/3 inferiore dell'emitorace sn, in ascellare anteriore, e' caratterizzata da componente adiposa e da componente stromale ( probabile fibrolipoma da monitorate nel tempo soprattutto se la tumefazione tende a crescere ). Essa ha sede intrafasciale tra il muscolo obliquo esterno ed il muscolo obliquo interno. E' assente ogni componente infiammatoria.
Ora, quale delle due diagnosi e' piu' affidabile, visto che nell' ecografia si parla di possibile condroma mentre nella rm di possibile fibrolipoma? Inoltre, perché in entrambe viene utilizzato il termine possibile ,quindi nulla di certo? In ogni caso quale iter mi consigliate. Grazie
Richiedo cortesemente una delucidazione relativamente ai seguenti due esami richiesti per un nodulo o tumefazione presente sotto l'ultima costola sn:
ECOGRAFIA eseguita il 18/07/2012
In corrispondenza della tumefazione presente all'emitorace sn, a livello delle ultime coste, si evidenzia a carico della cartilagine costale una neoformazione solida dal diametro di 13 mm, a margini regolari, senza segni di vascolarizzazione patologica, possibile condroma.
RISONANZA MAGNETICA emitorace sn eseguita il 19/07/2012
La tumefazione palpabile, circa 2-3 cm, localizzata nel I/3 inferiore dell'emitorace sn, in ascellare anteriore, e' caratterizzata da componente adiposa e da componente stromale ( probabile fibrolipoma da monitorate nel tempo soprattutto se la tumefazione tende a crescere ). Essa ha sede intrafasciale tra il muscolo obliquo esterno ed il muscolo obliquo interno. E' assente ogni componente infiammatoria.
Ora, quale delle due diagnosi e' piu' affidabile, visto che nell' ecografia si parla di possibile condroma mentre nella rm di possibile fibrolipoma? Inoltre, perché in entrambe viene utilizzato il termine possibile ,quindi nulla di certo? In ogni caso quale iter mi consigliate. Grazie
[#1]
E' vero, le due metodiche sembrano suggerire informazioni di tipo diverso. Si tratta pero' in entrambi i casi di patologie benigne, quindi ai fini della sua tranquillita' non e' poi cosi' importante il tipo di tessuto di cui in prevalenza sono formate. Puo' succedere che gli accertamenti strumentali portino a risultati parzialmente diversi, ma deve tenere presente che si tratta pur sempre di immagini "artificiali", che nulla hanno a che vedere con l'esame diretto. Per questo motivo molto spesso l'ultima parola sulla natura puo' dirla soltanto l'esame istologico, che ovviamente puo' essere eseguito soltanto dopo aver rimosso (tutto o in parte) la neoformazione in questione.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
Grazie Dott. Spina per la celere ed esaustiva risposta. Approfitto della sua disponibilita' per chiederle un' altra informazione: nel caso in cui sia visivamente che al tatto non dovessi notare una variazione di dimensioni della tumefazione, mi consiglia comunque di monitorarla e se si In che intervalli temporali? Inoltre che tipo di esame ritiene piu' idoneo?
Grazie
Cordiali saluti.
Grazie
Cordiali saluti.
[#3]
Certo, si tratta sempre di neoformazioni e le dimensioni, cosi' come altre caratteristiche, vanno sempre monitorate nel tempo. Il modo migliore per farlo non e' il ricorso a inutili e costosi accertamenti, ma e' sempre la visita medica; direi con cadenza annuale, almeno per il momento.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Buonasera Dott. spina,
La disturbo ancora per un' ulteriore opinione.
Oggi, presso il luogo dove lavoro, ho avuto modo di parlare con un medico dermatologo il quale mi ha vivamente consigliato di rimuovere la formazione perche' ritiene che sia meglio intervenire ora che le dimensioni del "fibrolipoma" non sono molto importanti perche' aspettare che aumenti di volume potrebbe rendere piu' complicata l' asportazione. Ho telefonato al mio medico il quale mi ha frettolosamente liquidato dicendomi di non preoccuparmi e che comunque la tumefazione non e' operabile in quanto adiacente a nervi-muscoli. La cosa mi lascia alquanto perplesso. Lei cosa ne pensa?Inoltre se volessi rivolgermi ad uno specialista per un consulto " visivo " qual'e la branca piu' indicata ( neurochirurgia) ? Grazie.
cordiali saluti
La disturbo ancora per un' ulteriore opinione.
Oggi, presso il luogo dove lavoro, ho avuto modo di parlare con un medico dermatologo il quale mi ha vivamente consigliato di rimuovere la formazione perche' ritiene che sia meglio intervenire ora che le dimensioni del "fibrolipoma" non sono molto importanti perche' aspettare che aumenti di volume potrebbe rendere piu' complicata l' asportazione. Ho telefonato al mio medico il quale mi ha frettolosamente liquidato dicendomi di non preoccuparmi e che comunque la tumefazione non e' operabile in quanto adiacente a nervi-muscoli. La cosa mi lascia alquanto perplesso. Lei cosa ne pensa?Inoltre se volessi rivolgermi ad uno specialista per un consulto " visivo " qual'e la branca piu' indicata ( neurochirurgia) ? Grazie.
cordiali saluti
[#7]
Non esistono neoformazioni inoperabili: si tratta soltanto di capire se sia piu' conveniente lasciarla li' dov'e' oppure se sia meglio asportarla. Con tutto il rispetto per le altre figure professionali ne' il Medico di Famiglia ne' il Dermatologo possono sostituirsi al Chirurgo nella decisione finale. Si rivolga al piu' vicino Ospedale, prenda un appuntamento con uno Specialista in Chirurgia e vedra' che avra' le risposte che cerca.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#9]
Ma no, perche' mai? Il Chirurgo Plastico e il Neurochirurgo normalmente si occupano delle patologie di loro competenza, qui lei ha bisogno del Chirurgo, cioe' dello Specialista in Chirurgia Generale, non di Specialisti in NCH o in Plastica!
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#12]
Utente
Buonasera Dott.Spina,
Ho bisogno di un consiglio riguardo alla sauna. Mi spiego, 3 mesi fa ho avuto ( prima volta) le coliche renali per le quali sono stato ricoverato ed in seguito operato con inserimento stent. Rimosso lo stent saltuariamente ho qualche dolorino-fastidio nella zona in cui era collocato, lo ritiene normale?? Comunque, la mia domanda e' la seguente: vorrei installare in casa una sauna ma ho letto in internet che e' sconsigliata a chi e' soggetto a coliche. Qual'e ' la sua opinione?? Non ritiene che un' adeguata assunzione di liquidi posso sopperire alla loro perdita dovuta alla sudurazione??
Grazie
Ho bisogno di un consiglio riguardo alla sauna. Mi spiego, 3 mesi fa ho avuto ( prima volta) le coliche renali per le quali sono stato ricoverato ed in seguito operato con inserimento stent. Rimosso lo stent saltuariamente ho qualche dolorino-fastidio nella zona in cui era collocato, lo ritiene normale?? Comunque, la mia domanda e' la seguente: vorrei installare in casa una sauna ma ho letto in internet che e' sconsigliata a chi e' soggetto a coliche. Qual'e ' la sua opinione?? Non ritiene che un' adeguata assunzione di liquidi posso sopperire alla loro perdita dovuta alla sudurazione??
Grazie
[#13]
La perdita eccessiva di liquidi potrebbe in effetti aumentare il rischio di coliche renali. Bere di piu' potrebbe a prima vista risolvere il problema, ma non sarebbe facile indovinare i tempi che occorrono all'acqua bevuta per raggiungere il rene, pertando un po' di rischio teoricamente rimane.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 7.7k visite dal 27/07/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.