Ernia ombelicale - tempi di recupero
Gentili Signori Medici,
entro qualche giorno ho in programma un intervento in regime di day surgery per la correzione di un'ernia ombelicale (piccolissima, stimata attorno ai 3-4 millimetri). La tecnica - secondo il chirurgo - prevede l'inserimento di una retina contenitiva. Avrei la necessità di rientrare in ufficio prima possibile dopo l'operazione. Preciso che lavoro in ufficio senza alcuno sforzo fisico e che per raggiungere l'ufficio e tornare a casa faccio 170 km al giorno. Preciso infine che l'anestesia prescelta è quella locale. Pur con i limiti di un consulto a distanza, sarebbe possibile avere un'indicazione di massima sui tempi di rientro in ufficio? Vi ringrazio moltissimo per la cortesia e per lo splendido servizio che rendete agli utenti.
entro qualche giorno ho in programma un intervento in regime di day surgery per la correzione di un'ernia ombelicale (piccolissima, stimata attorno ai 3-4 millimetri). La tecnica - secondo il chirurgo - prevede l'inserimento di una retina contenitiva. Avrei la necessità di rientrare in ufficio prima possibile dopo l'operazione. Preciso che lavoro in ufficio senza alcuno sforzo fisico e che per raggiungere l'ufficio e tornare a casa faccio 170 km al giorno. Preciso infine che l'anestesia prescelta è quella locale. Pur con i limiti di un consulto a distanza, sarebbe possibile avere un'indicazione di massima sui tempi di rientro in ufficio? Vi ringrazio moltissimo per la cortesia e per lo splendido servizio che rendete agli utenti.
[#2]
Chirurgo generale, Chirurgo plastico, Chirurgo pediatrico, Chirurgo della mano
Gentile Utente,
il decorso postoperatorio è strettamente legato all’intervento chirurgico che verrà eseguito, quindi la cosa migliore è che lei ne parli con il chirurgo, prima dell’intervento stesso o meglio al momento della firma del consenso informato. L’intervento chirurgico, anche se di piccola entità e in anestesia locale, potrebbe sempre richiedere dei passi aggiuntivi, non programmati. Un intervento chirurgico, inoltre, può sempre rappresentare uno stress per il paziente. Il mio consiglio è che lei pianifichi alcuni giorni di convalescenza, per superare il decorso postoperatorio nelle migliori condizioni.
Cordiali saluti,
il decorso postoperatorio è strettamente legato all’intervento chirurgico che verrà eseguito, quindi la cosa migliore è che lei ne parli con il chirurgo, prima dell’intervento stesso o meglio al momento della firma del consenso informato. L’intervento chirurgico, anche se di piccola entità e in anestesia locale, potrebbe sempre richiedere dei passi aggiuntivi, non programmati. Un intervento chirurgico, inoltre, può sempre rappresentare uno stress per il paziente. Il mio consiglio è che lei pianifichi alcuni giorni di convalescenza, per superare il decorso postoperatorio nelle migliori condizioni.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Gentili Signori Medici,
ho, in effetti, subito l'intervento di ernioplastica ombelicale da qualche giorni (in regime di anestesia locale) e sono in perfette condizioni: dolore lieve e sopportabile, nessun particolare fastidio, neanche a deambulare o eseguire movimenti di riutine (evitando tutti gli sforzi).
Ho solo una perplessità: il chirurgo che ha effettuato l'intervento, confermate le dimensioni estremamente contenute del difetto (circa 0,5 cm), ha optato per la tecnica tradizionale della suturazione, in luogo della tecnica con "plug" interno, che avrebbe richiesto un'ulteriore incisione ad hoc per favorire l'inserimento della retina. Leggendo - da completo profano - articoli qua e la, mi chiedo se la tecnica prescelta sia la migliore per il caso concreto (considerando le ridotte dimensioni dell'ernia) e se mi esponga a rischi di recidiva.
Vi rigrazio moltissimo per la disponibilità e gentilezza.
Cari saluti,
ho, in effetti, subito l'intervento di ernioplastica ombelicale da qualche giorni (in regime di anestesia locale) e sono in perfette condizioni: dolore lieve e sopportabile, nessun particolare fastidio, neanche a deambulare o eseguire movimenti di riutine (evitando tutti gli sforzi).
Ho solo una perplessità: il chirurgo che ha effettuato l'intervento, confermate le dimensioni estremamente contenute del difetto (circa 0,5 cm), ha optato per la tecnica tradizionale della suturazione, in luogo della tecnica con "plug" interno, che avrebbe richiesto un'ulteriore incisione ad hoc per favorire l'inserimento della retina. Leggendo - da completo profano - articoli qua e la, mi chiedo se la tecnica prescelta sia la migliore per il caso concreto (considerando le ridotte dimensioni dell'ernia) e se mi esponga a rischi di recidiva.
Vi rigrazio moltissimo per la disponibilità e gentilezza.
Cari saluti,
[#5]
Gentile utente,le dimensioni contenute e le le buone condizioni degli strati parietali(in particolare la fascia muscolare),hanno fatto preferire al chirurgo la riparazione diretta.
Credo sia questo il motivo ma del resto è una domanda che può porre all'operatore.
Saluti ed auguri
Credo sia questo il motivo ma del resto è una domanda che può porre all'operatore.
Saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 70k visite dal 21/06/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.