Una fistola sacrococcigea, l'ultimo intervento risale al dicembre 2004,
Sono stato operato due volte per una fistola sacrococcigea, l'ultimo intervento risale al dicembre 2004, e da qualche giorno comincio a sentire qualche leggero fastidio.
Sulla ferita non noto nessuna evidenza che mi possa far pensare ad una riproposta del problema, non noto quindi nessun rigonfiamento, ma non vorrei che fosse soltanto l'inizio per la "rinascita" della ciste.
Non ho nessun taglio da cui fuoriesca materia.
Quello che mi chiedo, non è passato troppo poco tempo dall'ultima operazione per l'eventuale, ahime spero che non sia così, riproposta del problema?
Potrebbe essere solo un fastidio legato alla cicatrice?
Grazie per l'attenzione
Saluti
Sulla ferita non noto nessuna evidenza che mi possa far pensare ad una riproposta del problema, non noto quindi nessun rigonfiamento, ma non vorrei che fosse soltanto l'inizio per la "rinascita" della ciste.
Non ho nessun taglio da cui fuoriesca materia.
Quello che mi chiedo, non è passato troppo poco tempo dall'ultima operazione per l'eventuale, ahime spero che non sia così, riproposta del problema?
Potrebbe essere solo un fastidio legato alla cicatrice?
Grazie per l'attenzione
Saluti
[#2]
Gentile Utente,
concordo pienamente con il collega che mi ha preceduto nel proporLe un parere. Chi meglio del chirurgo che L'ha operata può risolvere i Suoi dubbi? Chi meglio del chirurgo che L'ha operata conosce la tecnica che è stata seguita per l'intervento? Chi meglio del chirurgo che L'ha operata ricorda le eventuali difficoltà incontrate, tali da poter giustificare una persistenza di malattia?
Un cordiale saluto
Prof. Giovanni MARTINO
concordo pienamente con il collega che mi ha preceduto nel proporLe un parere. Chi meglio del chirurgo che L'ha operata può risolvere i Suoi dubbi? Chi meglio del chirurgo che L'ha operata conosce la tecnica che è stata seguita per l'intervento? Chi meglio del chirurgo che L'ha operata ricorda le eventuali difficoltà incontrate, tali da poter giustificare una persistenza di malattia?
Un cordiale saluto
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#3]
Utente
Ad integrazione della mia discussione, specifico che in entrame le volte sono stato operato con la tecnica di "asportazione della parte interessata e sutura della ferita", senza quindi l'uso di nessun drenaggio.
Il chirurgo che mi ha operato la seconda volta mi ha dissuaso sul fatto che la tecnica del drenaggio avesse una maggior precentuale di riuscita rispetto a quella da lui adottata.
Grazie per il gentile interessamento.
Cordiali saluti.
Il chirurgo che mi ha operato la seconda volta mi ha dissuaso sul fatto che la tecnica del drenaggio avesse una maggior precentuale di riuscita rispetto a quella da lui adottata.
Grazie per il gentile interessamento.
Cordiali saluti.
[#4]
Gentile Giovane,
aggiungo solo che siamo ancora in una fase di cicatrizzazione e che episodi sporadici di tensioni o dolenzie , anche accentuate dal caldo, sono relativamente frequenti. Se continuano, si faccia controllare da chirurgo che l'ha operata.
Saluti e auguri
Dott. Claudio Bernardi
www.claudiobernardi.it
aggiungo solo che siamo ancora in una fase di cicatrizzazione e che episodi sporadici di tensioni o dolenzie , anche accentuate dal caldo, sono relativamente frequenti. Se continuano, si faccia controllare da chirurgo che l'ha operata.
Saluti e auguri
Dott. Claudio Bernardi
www.claudiobernardi.it
Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net
[#5]
Indubbiamente i sintomi da lei riferiti meritano un approfondimento con visita dal chirurgo che l'ha operata e inoltre consiglierei una risonanza magnetica anche se raramente le fistole possono essere espressione di patologie congenite non documentabili con l'esame obiettivo.
DOTT. Ruggiero Calabrese
www.xraycalabrese.it
[#6]
La cisti pilonidale ( o cisti a nido di peli) è caratteristica della regione sacro-coccigea.
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
Vada a www.cistipilonidale.it
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
Vada a www.cistipilonidale.it
[#7]
Utente
Dott. Bruschelli,
la ringrazio per l'analisi della mia patologia e quindi per l'informazione.
Qualora decidessi di sottopormi ad una vistita per l'intervento posso rivolgermi direttamente a lei o devo far riferimento al sito indicato?
E' possibile effettuarla anche in strutture presenti sul territorio di Roma?
Grazie per l'attenzione
Buona giornata
la ringrazio per l'analisi della mia patologia e quindi per l'informazione.
Qualora decidessi di sottopormi ad una vistita per l'intervento posso rivolgermi direttamente a lei o devo far riferimento al sito indicato?
E' possibile effettuarla anche in strutture presenti sul territorio di Roma?
Grazie per l'attenzione
Buona giornata
[#10]
Gentile Utente,
se intende fare footing nel periodo successivo al nuovo intervento che dovrà subire...la risposta è ovviamente ...NO... e nella maniera più assoluta.
Auguri affettuosi
Prof. Giovanni MARTINO
se intende fare footing nel periodo successivo al nuovo intervento che dovrà subire...la risposta è ovviamente ...NO... e nella maniera più assoluta.
Auguri affettuosi
Prof. Giovanni MARTINO
[#11]
Utente
Dott. Martino,
forse sono stato frainteso, intendevo dire se praticando adesso footing 2/3 volte alla settimana, in qualche modo può far crescere la fistola o accentuare l'infiammazione.
Credo comunque che dopo l'operazione e superato il periodo di recupero posso riprendere a praticarlo....o no????
Grazie, buona giornata
forse sono stato frainteso, intendevo dire se praticando adesso footing 2/3 volte alla settimana, in qualche modo può far crescere la fistola o accentuare l'infiammazione.
Credo comunque che dopo l'operazione e superato il periodo di recupero posso riprendere a praticarlo....o no????
Grazie, buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 9.3k visite dal 03/06/2005.
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