Dolore addominale
Sono una ragazza di 27 anni, è da cinque mesi che ho dei dolori (fitte) localizzati in fossa iliaca destra e sembra che mi “tira tutto”. Un mese dopo l’insorgenza il dolore si è irradiato anche nella parte posteriore a livello dell'anca e si estende sino alla gamba. Al primo episodio di dolore acuto mi sono recata in pronto soccorso dove sono stata ricoverata per sospetta appendicite. Mi hanno fatto la cura di antibiotici per cinque giorni senza nessun risultato, la visita ginecologica per escludere una possibile patologia ginecologica, e seguita una dieta leggera. Hanno escluso un' appendicite. Mi hanno visitata gastroenterologi, fisiatri e reumatologi. I dolori persistevano quindi ho avuto un altro ricovero ma senza una diagnosi. Hanno pensato che fosse un dolore di competenza ortopedica, una volta esclusa questa ipotesi hanno pensato fosse un dolore neurologico (nervo intrappolato). Per escludere ogni possibilità ho fatto persino i test allergologici con risultato negativo. Esami diagnostici eseguiti: TAC all’addome, RMN alla colonna e al bacino, colonscopia, ecografia all’addome completo, ecografia alla parete addominale, transvaginale, RX lombare, esami di laboratorio tra cui markers tumorali. Il risultato di tutte queste indagini è stato negativo. La mia vita è diventata un calvario, non posso lavorare ne vivere come facevo prima perché ho il bisogno di stare a letto per trovare una posizione per sentire meno questi dolori. Vorrei sapere a quale specialista rivolgermi e sapere a che cosa potrebbe essere dovuta tutta questa mia situazione. Sono disperata.
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Lei ci scrive che al primo episodio e' stata in ospedale "per cinque giorni senza nessun risultato", ma l'episodio puo' anche essere visto diversamente: il risultato e' stato ottenuto dagli antibiotici, che hanno stroncato sul nascere un processo appendicolare che, pur non acuto, potrebbe configurare comunque una occasionale sofferenza appendicolare. E' ovvio che senza una chiara diagnosi l'intervento non appariva opportuno, quanto meno in urgenza, ma potrebbe essere consigliabile sottoporsi ad una consulenza chirurgica per valutare se non fosse il caso di asportare comunque l'appendice con un intervento di elezione, che talvolta puo' rivelarsi risolutivo. Tutto quanto sopra ovviamente sempre se rimane confermata l'assenza di qualsiasi patologia di pertinenza ginecologica che, visto la regione interessata, rimane comunque l'ipotesi da escludere per prima.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Gentile utente,la persistenza della sintomatologia addominale e i referti negativi delle indagini praticate potrebbero far prendere in considerazione un'esplorazione laparoscopica.Alla fase diagnostica(appendicopatia,endometriosi o altro)seguirebbe,se necessaria,quella chirurgica.
Saluti
Saluti
Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica
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Gentile utente,la persistenza della sintomatologia addominale e i referti negativi delle indagini praticate potrebbero far prendere in considerazione un'esplorazione laparoscopica.Alla fase diagnostica(appendicopatia,endometriosi o altro)seguirebbe,se necessaria,quella chirurgica.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2k visite dal 15/02/2012.
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