Voluminosa protrusione erniaria addominale!

Salve, mia nonna è affetta da ormai alcuni anni da ernia ombelicale;ha 87 anni ed è molto magra. Non da molto, ma negli ultimi tempi ha cominciato a lamentare dolore (premetto che l'ernia è spesso ma non sempre riducibile in posizione di riposo),più o meno sempre dopo pranzo.All'epoca della prima diagnosi, il nostro medico di famiglia le sconsigliò l'interevnto chirurgico per via dell'età e delle condizioni generali non buonissime,ma oggi che la tollera sempre meno pensate possano esserci indicazioni all'intervento in una paziente di questo tipo oppure no dato che non sopporta in ogni caso fasce pancere o altro? Attualmente come terapia fa lo spasmomen prima di mangiare e 7 giorni/mese il Normix. Ultimamente dopo visita chirurgica il chirurgo ebbe a dire che l'intervento sarebbe molto pesante con riduzione dei visceri in addome e ricostruzione totale della parete addominale...voi capite non saprei si tratta pur sempre dei tessuti di una donna di quasi 90 anni. Comunque ci ha consigliato di eseguire una TC parete addominale prima di prendere una decisione. Il referto della TC è il seguente(in sintesi):
"Si documente ipotrofia dei muscoli retti addominali con ampia diastasi a livello mediano e protrusione anteriore, sia in sede sovra che sottombelicale di colecisti, stomaco, colon trasverso e anse ileali; evidente marcata rotoscoliosi dorso-lombare-sinistro-convessa;cuore aumentato in toto di volume con prevalente dilatazione dell'atrio destro" Tutto il resto non lo riporto ma è nella norma. Mi date un parere??? Voi operereste?
[#1]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Difficile dirlo senza visitare la paziente. Personalmente valuterei per prima cosa quali sono i reali rischi legati ad un possibile strozzamento dell'ernia, e successivamente, insieme ad un anestesista, cercherei di capire quali sono le problematiche a cui la paziente andrebbe incontro nel caso appunto di un intervento chirurgico. La scelta e' difficile: non escluderei a priori l'intervento, perche' molto dipende dalle condizioni di salute generale della nonna, pero' e' ovvio che le possibilita' chirurgiche sembrerebbero ridottissime...
Cordiali saluti.

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

[#2]
Attivo dal 2007 al 2018
Ex utente
Purtroppo per mia nonna, ma concordo con Lei...il chirurgo comunque ha detto che essendo la porta erniaria parecchio ampia il rischio di strozzamento dell'ernia è remoto...almeno...però il problema è il dolore che al momento teniamo a bada con novalgina gocce al bisogno...c'è qualcos altro caro dottore che può fare come terapia oltre al normix, intendo terapia medica??? razie
[#3]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Sulla terapia non posso risponderle: come lei ben sa le nostre linee guida, nonche' le norme vigenti nel nostro Paese, impediscono a qualunque Medico di fornire indicazioni di questo tipo senza aver visitato la paziente. E, anche volendo, sarebbe un compito molto difficile, perche' soprattutto nelle persone anziane gli equilibri che regolano la vita sono delicatissimi e anche solo piccole dosi di farmaci possono produrre effetti complessi con risultati spesso poco prevedibili: l'impresa e' dunque non facile nemmeno per il Medico che la conosce bene; figuriamoci per noi, che la conosciamo soltanto tramite le parole del nipote..
Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2007 al 2018
Ex utente
Gentile dott. Spina, dopo la visita chirurgica il chirurgo ha optato per il non-intervento e ha detto di seguire solo terapia conservativa, quindi ha lasciato il Normix per 7 gg al mese ogni mese+un ciclo di brufen 600mg che mia nonna ha fatto+buscopan compositum al bisogno...

Ad oggi mia nonna sta meglio, forse anche per la visita che l'ha in qualche modo tranquillizzata...

Comunque oltre a ciò, c'è qualcos altro accorgimento che possiamo mettere in atto per prevenire le complicanze di questa ernia, che ne so strozzamento, incarceramento, intasamento...??? grazie
[#5]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Ci sarebbe da irrobustire la muscolatura addominale, ma e' evidente che questo a 87 anni e' una cosa improponibile. Eviterei per quanto possibile qualunque condizione che aumenti la pressione endoaddominale, quindi gli esercizi fisici ma anche l'eccessiva durezza delle feci, per via del ponzamento eccessivo necessario per la conseguente defecazione difficoltosa. E poi naturalmente ci vuole un vigile controllo da parte dei parenti al fine di captare il prima possibile i segni di un eventuale strozzamento (dolore). In certi casi, ma non posso certo stabilirlo io, nei pazienti molto anziani puo' tornare utile una pancera elastica; ma le ripeto, poiche' talvolta le pancere sono addirittura controproducenti e' il suo Chirurgo che deve stabilire se per sua nonna sia un vantaggio o meno.
Cordiali saluti
[#6]
Attivo dal 2007 al 2018
Ex utente
La ringrazio dottore, adesso ci sentiamo più sicuri...per quanto riguarda il dolore dunque mi pare di capire che è bene non sedarlo a prescindere con antidolorifici, in quanto potrebbe celare uno strozzamento...9 volte su 10 non sarà così (speriamo) ma come facciamo noi parenti a captare??? C'è qualche altro sintomo/segno che questa complixanza porta con sè?
[#7]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Si', in effetti vale la pena mantenere un "campanello d'allarme", evitando cioe' di mascherare il dolore. Un altro sintomo di strozzamento dell'ernia potrebbe essere la mancata emissione di gas dall'intestino.
Cordiali saluti
[#8]
Attivo dal 2007 al 2018
Ex utente
Grazie..saremo,dunque,vigili per ciò che riguarda il dolore e ancor di più riguardo ad emissione di feci e gas e, in generale, alla regolarità intestinale che per adesso ha...molte grazie ancora!
[#9]
Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Di nulla.
Cordiali saluti