Ernia inguinale bilaterale con BASSINI (fatta) e nuoto pinnato
Ho subito una procedura chirurgica come per ernia inguinale bilaterale (NON AVEVO ERNIE, ma il problema che avevo bilateralmente sembrava potesse esser trattato solo aprendo il canale inguinale) e ho dubbi e preoccupazioni.
Il chirurgo ha detto di aver dovuto effettuare una tecnica di rinforzo e ha scelto la BASSINI (non me ne aveva accennato prima dell'intervento!) e mi ha detto che per almeno 6 mesi non dovrò fare esercizi specifici con gli addominali (nemmeno blandi).
Io adoro il NUOTO PINNATO che richiede un notevole uso dei muscoli addominali e so che la Bassini, tra le vecchie tecniche senza reti, è quella con più elevata incidenza di recidive d'ernia. Il chirurgo mi ha detto infatti che se non lascio cicatrizzare bene internamente i muscoli tra loro, rischio un'ernia (anche se PRIMA dell'intervento NON avevo ernie!)
Non faccio attività agonistica, faccio poca attività sportiva in generale, facevo un pò di addominali a casa PRIMA dell'intervento. In ogni caso, d'estate fino a due anni fa (finchè la salute me lo ha permesso) mi sbizzarrivo quanto più potevo col nuoto pinnato (che come detto ha un gran bisogno degli addominali)!
Potrò tornare a praticare nuoto pinnato (che sollecita MOLTISSIMO i muscoli addominali) senza preoccuparmi che la Bassini ceda?
Quando? dopo 7-8 o più mesi dall'intervento?
In futuro questa attività o altre attività coinvolgenti in particolar modo gli addominali mi faranno rischiare un'ernia "grazie" alla Bassini?
Ma non potendo applicare reti e simili (per motivi che non ho capito esattamente, ma mi devo fidare), la SHOULDICE non sarebbe stata una scelta di gran lunga migliore? Anche come tempi di ripresa, oltre che per i minori rischi di recidiva?
Ho inoltre letto su un quesito posto in questo sito che esiste una tecnica denominata "MINIMAL REPAIR": perchè non è stata usata quella? La struttura da raggiungere e riparare nei miei canali inguinali era piccola e facile da vedere e "correggere" e non necessitava di ampio campo operatorio.
Spero possiate risolvere i miei dubbi e darmi buone notizie. Non voglio rinunciare al nuoto pinnato, nè temere che questo o altre attività possano causarmi un'ernia perchè io un altro intervento "banale" non lo voglio fare!!! Mi sta creando problemi notevoli di insensibilità che vi spiegherò in un altro consulto separato da questo.
Il chirurgo ha detto di aver dovuto effettuare una tecnica di rinforzo e ha scelto la BASSINI (non me ne aveva accennato prima dell'intervento!) e mi ha detto che per almeno 6 mesi non dovrò fare esercizi specifici con gli addominali (nemmeno blandi).
Io adoro il NUOTO PINNATO che richiede un notevole uso dei muscoli addominali e so che la Bassini, tra le vecchie tecniche senza reti, è quella con più elevata incidenza di recidive d'ernia. Il chirurgo mi ha detto infatti che se non lascio cicatrizzare bene internamente i muscoli tra loro, rischio un'ernia (anche se PRIMA dell'intervento NON avevo ernie!)
Non faccio attività agonistica, faccio poca attività sportiva in generale, facevo un pò di addominali a casa PRIMA dell'intervento. In ogni caso, d'estate fino a due anni fa (finchè la salute me lo ha permesso) mi sbizzarrivo quanto più potevo col nuoto pinnato (che come detto ha un gran bisogno degli addominali)!
Potrò tornare a praticare nuoto pinnato (che sollecita MOLTISSIMO i muscoli addominali) senza preoccuparmi che la Bassini ceda?
Quando? dopo 7-8 o più mesi dall'intervento?
In futuro questa attività o altre attività coinvolgenti in particolar modo gli addominali mi faranno rischiare un'ernia "grazie" alla Bassini?
Ma non potendo applicare reti e simili (per motivi che non ho capito esattamente, ma mi devo fidare), la SHOULDICE non sarebbe stata una scelta di gran lunga migliore? Anche come tempi di ripresa, oltre che per i minori rischi di recidiva?
Ho inoltre letto su un quesito posto in questo sito che esiste una tecnica denominata "MINIMAL REPAIR": perchè non è stata usata quella? La struttura da raggiungere e riparare nei miei canali inguinali era piccola e facile da vedere e "correggere" e non necessitava di ampio campo operatorio.
Spero possiate risolvere i miei dubbi e darmi buone notizie. Non voglio rinunciare al nuoto pinnato, nè temere che questo o altre attività possano causarmi un'ernia perchè io un altro intervento "banale" non lo voglio fare!!! Mi sta creando problemi notevoli di insensibilità che vi spiegherò in un altro consulto separato da questo.
[#1]
Gentile signore davvero è difficile capire il motivo per cui è stato sottoposto ad un intervento chirurgico . Forse farebbe meglio a chiedere delucidazioni al chirurgo che ha praticato l'intervento. Quanto alla tecnica usata non credo vi siano problemi ad una ripresa dell'attività sportiva nell'arco di un paio di mesi soprattutto tenendo presente che non è stato operato per una patologia erniaria. Senta ,ripeto,il chirurgo e se non si ritiene soddisfatto un ulteriore parere ma solo previa VISITA!
Dr. Roberto Rossi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 25/01/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.