Recidiva fistola pilonidale
Gentili dottori,
ritorno a scrivervi in questo sito perchè ora ho la certezza che, dopo un'operazione per rimozione della fistola pilonidale del 20 luglio, sia una recidiva vera e propria; quello che vorrei chiedervi è che domani il mio chirurgo effettuerà un'apertura della parte in cui vi è la fistola per eseguire un controllo maggiore della zona(in quanto domenica mi è stato inciso un ascesso che si stava formando) e farà poi successivamente una fistolografia in quanto ha il dubbio che questa fistola possa comunicare con il retto e quindi mi chiedo dato che è da un anno e tre mesi che sto combattendo con questa malattia ormai cronica, questa connessione con il retto mi darà un maggiore dolore? perchè sono preoccupata e anche abbastanza giovane di età ed inoltre sto limitandomi molto sia nelle attività di studio che sociali. Mi chiedevo se una volta operata di nuovo avrò percentuali minori di recidiva; infine in cosa consiste questa fistolografia;
vi ringrazio per la vostra attenzione.
ritorno a scrivervi in questo sito perchè ora ho la certezza che, dopo un'operazione per rimozione della fistola pilonidale del 20 luglio, sia una recidiva vera e propria; quello che vorrei chiedervi è che domani il mio chirurgo effettuerà un'apertura della parte in cui vi è la fistola per eseguire un controllo maggiore della zona(in quanto domenica mi è stato inciso un ascesso che si stava formando) e farà poi successivamente una fistolografia in quanto ha il dubbio che questa fistola possa comunicare con il retto e quindi mi chiedo dato che è da un anno e tre mesi che sto combattendo con questa malattia ormai cronica, questa connessione con il retto mi darà un maggiore dolore? perchè sono preoccupata e anche abbastanza giovane di età ed inoltre sto limitandomi molto sia nelle attività di studio che sociali. Mi chiedevo se una volta operata di nuovo avrò percentuali minori di recidiva; infine in cosa consiste questa fistolografia;
vi ringrazio per la vostra attenzione.
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La fistolografia e' un esame poco fastidioso: in pratica si inietta del liquido radio-opaco nel canale fistoloso in modo che se ne possa seguire l'andamento effettuando alcuni "scatti" con l'apparecchiatura radiologica.
Il fatto che vi possa essere una comuncazione con il retto non implica necessariamente piu' dolore, ne' maggiori o minori probabilita' di future ulteriori recidive: queste sono cose che dipendono da numerosi altri fattori.
Cordiali saluti
Il fatto che vi possa essere una comuncazione con il retto non implica necessariamente piu' dolore, ne' maggiori o minori probabilita' di future ulteriori recidive: queste sono cose che dipendono da numerosi altri fattori.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Gentile Signora ,
Le cisti pilonidali sono legate alla presenza di tessuto della vita embrionaria in sede coccigea ,in genere quiescente ,ma che in molti casi per l'aggressione dei batteri s'infiamma ,determinando ascessi e/o fistole .
Giusta è la richiesta del Collega di effettuare una fistolografia ,per evidenziare la sede d'origine della fistola , escludere comunicazioni con il retto, tipiche delle fistole perianali.
In tal caso consiglio sempre ,nelle recidive in tale sede ,di effettuare una rettocolonscopia per escludere la presenza di patologie infiammatorie aspecifiche o specifiche che vanno curate farmacologicamente.
Nel suo caso, credo sia una recidiva della fistola sacrococcigea ,che va purtroppo rioperata.
Attualmente ancora non esiste una tecnica che sia esente da recidive in tale patologia. Nè esiste un chirurgo che non ne abbia avute nel corso della sua esperienza.
Per tanto si affidi al collega .Sia serena .Distinti saluti.
Le cisti pilonidali sono legate alla presenza di tessuto della vita embrionaria in sede coccigea ,in genere quiescente ,ma che in molti casi per l'aggressione dei batteri s'infiamma ,determinando ascessi e/o fistole .
Giusta è la richiesta del Collega di effettuare una fistolografia ,per evidenziare la sede d'origine della fistola , escludere comunicazioni con il retto, tipiche delle fistole perianali.
In tal caso consiglio sempre ,nelle recidive in tale sede ,di effettuare una rettocolonscopia per escludere la presenza di patologie infiammatorie aspecifiche o specifiche che vanno curate farmacologicamente.
Nel suo caso, credo sia una recidiva della fistola sacrococcigea ,che va purtroppo rioperata.
Attualmente ancora non esiste una tecnica che sia esente da recidive in tale patologia. Nè esiste un chirurgo che non ne abbia avute nel corso della sua esperienza.
Per tanto si affidi al collega .Sia serena .Distinti saluti.
dr. Vincenzo Cifarelli
[#3]
Utente
Gentilissimi dottori innanzitutto grazie per la vostra risposta celere;
volevo dirvi che ieri il chirurgo mi ha fatto la fistolografia insieme alla pulizia dell'ascesso che portavo sotto alla cicatrice della mia precedente operazione; la notizia positiva è che non ha nessun collegamento con il retto solo che la cavità ascessuata era molto grande ed infatti mi ha detto il dottore che ci vorranno almeno due mesi per rimarginarsi del tutto in quanto ha lasciato aperta la zona e credo che effettuerò medicazioni quotidiane per il cambio dello zaffo;poi il chirurgo mi ha detto che forse in questo modo la cavità si chiuda senza la possibilità ad un secondo intervento (anche se le probabilità sono minime); quindi mi chiedo è una fistola recidiva oppure è stato riaperta la parte per fa guarire la ferita per seconda intenzione? in quanto il mio intervento fatto il 20 luglio era stato chiuso con 4 punti interni dove i primi 3 si sono rimarginati tutti mentre l'ultimo è rimasto aperto, per questo mi domando se magari si è formato solo un canale in quanto magari non si è rimarginata bene la zona. Inoltre dottore la ringrazio del consiglio che mi ha dato riguardo alla rettocolonscopia che sicuramente farò una volta rimarginata per bene la zona superiore.
vi ringrazio ancora per la vostra cortesia e disponibilità.
volevo dirvi che ieri il chirurgo mi ha fatto la fistolografia insieme alla pulizia dell'ascesso che portavo sotto alla cicatrice della mia precedente operazione; la notizia positiva è che non ha nessun collegamento con il retto solo che la cavità ascessuata era molto grande ed infatti mi ha detto il dottore che ci vorranno almeno due mesi per rimarginarsi del tutto in quanto ha lasciato aperta la zona e credo che effettuerò medicazioni quotidiane per il cambio dello zaffo;poi il chirurgo mi ha detto che forse in questo modo la cavità si chiuda senza la possibilità ad un secondo intervento (anche se le probabilità sono minime); quindi mi chiedo è una fistola recidiva oppure è stato riaperta la parte per fa guarire la ferita per seconda intenzione? in quanto il mio intervento fatto il 20 luglio era stato chiuso con 4 punti interni dove i primi 3 si sono rimarginati tutti mentre l'ultimo è rimasto aperto, per questo mi domando se magari si è formato solo un canale in quanto magari non si è rimarginata bene la zona. Inoltre dottore la ringrazio del consiglio che mi ha dato riguardo alla rettocolonscopia che sicuramente farò una volta rimarginata per bene la zona superiore.
vi ringrazio ancora per la vostra cortesia e disponibilità.
[#4]
Forse lei fa un po' di confusione tra cisti, fistola e ascesso. La prego di dare un'occhiata intanto all'articolo su questo tema che trova nella sezione Minforma, poi magari ci ricontattatti, cosi' potremo darle una risposta piu' precisa.
[#5]
Mi scusi, ho dimenticato di inserire il link: eccolo https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-generale/118-cisti-e-fistola-sacro-coccigea-ovvero-il-sinus-pilonidalis.html
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Gentile Signora
aggiungo ai consigli del dott.Spina ,che data la sicura diagnosi di recidiva in sede sacrococcigea ,la colonscopia non è indicata.
Se vi fosse stata una fistola in sede perianale ,sarebbe stato opportuno effettuarla, per escludere patologie infiammatorie del retto che talvolta possono anche determinare ascessi perianali e fistole.
La guarigione per seconda intenzione, se le medicazioni sono effettuate scrupolosamente e periodicamente , assicurarano una guarigione in tempi piu' o meno lunghi a seconda dei casi.
Auguri e distinti saluti
aggiungo ai consigli del dott.Spina ,che data la sicura diagnosi di recidiva in sede sacrococcigea ,la colonscopia non è indicata.
Se vi fosse stata una fistola in sede perianale ,sarebbe stato opportuno effettuarla, per escludere patologie infiammatorie del retto che talvolta possono anche determinare ascessi perianali e fistole.
La guarigione per seconda intenzione, se le medicazioni sono effettuate scrupolosamente e periodicamente , assicurarano una guarigione in tempi piu' o meno lunghi a seconda dei casi.
Auguri e distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7.9k visite dal 15/12/2011.
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