Dolore a 6 mesi da intervento di ernia inguinale
Salve,
sono stato operato di ernia inguinale destra il 7 Febbraio 2011.
Il 9 Febbraio 2011 (2 gg dopo) sono stato rioperato per una emorragia al funicolo destro.
Dopo una convalescenza di 3 settimane piene non ho avuto più dolori e sono tornato a fare attività normali e in seguito anche il nuoto.
Dopo 6 mesi che mi sono operato mi è tornato un fastidio, non fortissimo, concentrato sulla parte del taglio.
Il tutto senza aver effettuato sforzi notevoli.
Il dolore è per lo più sulla parte alta del taglio (addome) e non impatta nè il funicolo nè i testicoli, neanche quando premo forte.
Il dolore è più frequente quando sono seduto o comunque piegato sulla ferita, tuttavia anche quando cammino per molto tempo si manifesta.
Quale può essere la causa?
Quale la cura?
Grazie in anticipo
Distinti Saluti.
sono stato operato di ernia inguinale destra il 7 Febbraio 2011.
Il 9 Febbraio 2011 (2 gg dopo) sono stato rioperato per una emorragia al funicolo destro.
Dopo una convalescenza di 3 settimane piene non ho avuto più dolori e sono tornato a fare attività normali e in seguito anche il nuoto.
Dopo 6 mesi che mi sono operato mi è tornato un fastidio, non fortissimo, concentrato sulla parte del taglio.
Il tutto senza aver effettuato sforzi notevoli.
Il dolore è per lo più sulla parte alta del taglio (addome) e non impatta nè il funicolo nè i testicoli, neanche quando premo forte.
Il dolore è più frequente quando sono seduto o comunque piegato sulla ferita, tuttavia anche quando cammino per molto tempo si manifesta.
Quale può essere la causa?
Quale la cura?
Grazie in anticipo
Distinti Saluti.
[#1]
Di certo, senza avere la possibilita' di visitarla, non possiamo stabilire ne' la causa ne' tantomeno la cura! Magari... Posso dirle che dalla descrizione sembrerebbe un processo infiammatorio a carico dei tessuti sottostanti la ferita, ma credo che la cosa migliore sia quella di chiedere un consulto al suo Medico di Famiglia; oppure ad uno Specialista in Chirurgia, meglio ancora se lo stesso che ha condotto l'intervento.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#4]
mi associo a quanto scritto dal Collega.Senza esame obiettivo (visita) non si può porre una diagnosi e tanto meno proporre una terapia.
Da quanto scrive si rileva che ha avuto una complicanza che ha richiesto un reintervento precoce. Questa è un'evenienza del tutto insolita. E' guarito.
Poi è stato bene per 5 mesi, finchè è comparso questo dolore.
Quindi non si tratta di una sindrome dolorosa post-intervento, ma di un dolore di nuova insorgenza.
Il consiglio è di eseguire un'Ecografia dei tessuti molli della regione inguinale, un esame che si fa senza preparazione e può dare molte informazioni, tra cui quella su un'eventuale recidiva precoce.
Deve però riportare all'Ecografista il tipo di protesi che le stata impiantata, perchè ve ne sono tante e di differenti sagomature.
Il consiglio migliore è di andare dal chirurgo che l'ha operato.
Da quanto scrive si rileva che ha avuto una complicanza che ha richiesto un reintervento precoce. Questa è un'evenienza del tutto insolita. E' guarito.
Poi è stato bene per 5 mesi, finchè è comparso questo dolore.
Quindi non si tratta di una sindrome dolorosa post-intervento, ma di un dolore di nuova insorgenza.
Il consiglio è di eseguire un'Ecografia dei tessuti molli della regione inguinale, un esame che si fa senza preparazione e può dare molte informazioni, tra cui quella su un'eventuale recidiva precoce.
Deve però riportare all'Ecografista il tipo di protesi che le stata impiantata, perchè ve ne sono tante e di differenti sagomature.
Il consiglio migliore è di andare dal chirurgo che l'ha operato.
Dr Andrea Coda
Specialista in Chirurgia
[#5]
Utente
Grazie mille,
Cercherò di sentire a breve sia il mio medico curante che il chirurgo che mi ha operato e poi riporterò quanto mi è stato detto.
Nel frattempo volevo sapere se c' è qualche discriminante/sintomo che possa dare maggiori indizi sul fatto di se si tratti di una recidiva o solo di una infiammazione dei tessuti (magari il dolore, che non è tanto forte, o qualcos altro).
Grazie ancora.
Cordiali Saluti
Cercherò di sentire a breve sia il mio medico curante che il chirurgo che mi ha operato e poi riporterò quanto mi è stato detto.
Nel frattempo volevo sapere se c' è qualche discriminante/sintomo che possa dare maggiori indizi sul fatto di se si tratti di una recidiva o solo di una infiammazione dei tessuti (magari il dolore, che non è tanto forte, o qualcos altro).
Grazie ancora.
Cordiali Saluti
[#6]
Gentile utente, come già le è stato spiegato dai colleghi, solo una visita specialistica e quindi un'ecografia della regione inguinale può dirimere i suoi dubbi in questa fase iniziale.Comunque, per cercare di soddisfare la sua curiosità, la recidiva più tardivamente, raramente all'inizio di una sintomatologia dolorosa, può manifestarsi se non complicata con una tumefazione che aumenta ai colpi di tosse o in piedi e spesso rientra quando si è sdraiati, con miglioramento della sintomatologia dolorosa.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
[#7]
Personalmente reputo un'eventuale recidiva poco compatibile con i sintomi che lei ha descritto; pero' e' ovvio che la mia e' soltanto una supposizione, non confortata dai rilevamenti clinici e quindi da prendere "con le molle".
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#8]
Utente
Salve,
oggi sono stato dal medico curante che dopo avermi visitato ha escluso una recidiva e ha attribuito il mio fastidio a un infiammazione.
Mi ha prescritto un antinfiammatorio (GLADIO 100 mg polvere per sospensione orale), una bustina al giorno per 3 giorni.
Se dovessi avere ancora fastidi dopo il trattamento proverò a rivolgermi direttamente in clinica al chirurgo che mi ha operato.
Grazie ancora
Cordiali Saluti
oggi sono stato dal medico curante che dopo avermi visitato ha escluso una recidiva e ha attribuito il mio fastidio a un infiammazione.
Mi ha prescritto un antinfiammatorio (GLADIO 100 mg polvere per sospensione orale), una bustina al giorno per 3 giorni.
Se dovessi avere ancora fastidi dopo il trattamento proverò a rivolgermi direttamente in clinica al chirurgo che mi ha operato.
Grazie ancora
Cordiali Saluti
[#9]
Gentile Utente,
certo l'ipotesi di una infiammazione della ferita a 6 mesi dall'intervento è una ipotesi abbastanza oroginale.
In ogni caso, ttrovo poco da aggiungere a quanto già scritto in maniera dettagliata dai Colleghi che mi hanno preceduto. Certo, come ovvio, la prima cosa da escludere è la possibilità di una recidiva. A tal fine, al giorno d'oggi, molti Medici ricorrono all'aiuto di un esame ecografico (qualcuno addirittuta della TC) della parete addominale della fossa iliaca interessata dal pregeresso intervento. A mio modo di vedere, a parte casi eccezionali, la diagnosi di ernia inguinale o di recidiva di ernia è manuale e va affidata alle mani del Chirurgo.
L'intervento di ernia, intervento delicato e di precise regole tecniche, comporta delle complicanze immediate, a distanza e sequele. Lei lo sa bene, perchè Le sono stati descritti in dettaglio al momento della firma del consenso informato. E giustamente, solo un'accurata raccolta dell'anamnesi ed uno scrupoloso esame obbiettivo metteranno il Chirurgo in condizioni ideali per fare una diagnosi.
Detto questo, non si può sottovalutare il fatto che esistono tutta una serie di patologie che possono essere responsabili del Suo fastidio e che niente hanno a che vedere con il pregresso intervento di alloplastica erniaria. Insomma i problemi sono molti nei casi come il Suo.
Come Lei stesso scrive, forse la cosa migliore, per una volta, è ricorrere subito alla visita del Chirurgo Operatore, senza il passaggio dal medico di base.
Mi farà paicere conoscere l'evoluzione della Sua storia clinica.
Intanto un affettuoso augurio di pronta guarigione.
Cordialmente
Prof. Giovanni MARTINO
certo l'ipotesi di una infiammazione della ferita a 6 mesi dall'intervento è una ipotesi abbastanza oroginale.
In ogni caso, ttrovo poco da aggiungere a quanto già scritto in maniera dettagliata dai Colleghi che mi hanno preceduto. Certo, come ovvio, la prima cosa da escludere è la possibilità di una recidiva. A tal fine, al giorno d'oggi, molti Medici ricorrono all'aiuto di un esame ecografico (qualcuno addirittuta della TC) della parete addominale della fossa iliaca interessata dal pregeresso intervento. A mio modo di vedere, a parte casi eccezionali, la diagnosi di ernia inguinale o di recidiva di ernia è manuale e va affidata alle mani del Chirurgo.
L'intervento di ernia, intervento delicato e di precise regole tecniche, comporta delle complicanze immediate, a distanza e sequele. Lei lo sa bene, perchè Le sono stati descritti in dettaglio al momento della firma del consenso informato. E giustamente, solo un'accurata raccolta dell'anamnesi ed uno scrupoloso esame obbiettivo metteranno il Chirurgo in condizioni ideali per fare una diagnosi.
Detto questo, non si può sottovalutare il fatto che esistono tutta una serie di patologie che possono essere responsabili del Suo fastidio e che niente hanno a che vedere con il pregresso intervento di alloplastica erniaria. Insomma i problemi sono molti nei casi come il Suo.
Come Lei stesso scrive, forse la cosa migliore, per una volta, è ricorrere subito alla visita del Chirurgo Operatore, senza il passaggio dal medico di base.
Mi farà paicere conoscere l'evoluzione della Sua storia clinica.
Intanto un affettuoso augurio di pronta guarigione.
Cordialmente
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#10]
Come le avevo gia' scritto nella mia prima risposta di ieri dalla descrizione dei suoi sintomi si poteva supporre che fosse infatti un processo infiammatorio a carico dei tessuti sottostanti la ferita: ora apprendo che chi ha potuto visitarla ha confermato questa mia sensazione, quindi non le resta che iniziare la terapia ed attendere i risultati.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#13]
Gentile Utente,
ci informi comunque del risultato ottenuto dalla terapia in atto. Tre soli giorni di quel farmaco...a quel dosaggio....sono proprio interessato a conoscerne l'esito.
Un caloroso saluto
Prof. Giovanni MARTINO
ci informi comunque del risultato ottenuto dalla terapia in atto. Tre soli giorni di quel farmaco...a quel dosaggio....sono proprio interessato a conoscerne l'esito.
Un caloroso saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#14]
Utente
Certo,
oggi sono al secondo giorno, non trovo ancora miglioramenti significativi con il trattamento.
Domani vorrei già provare a sentire il chirurgo che mi ha operato per vedere cosa ne pensa.
C'è un altro dettaglio che forse ho omesso: in questi giorni ho mangiato spesso in maniera irregolare (panini o "abbuffate").
Siccome il fastidio lo sento più sulla parte alta della ferita, quindi addome, poco sul funicolo, nullo sui testicoli, mi chiedevo se in qualche modo possa essere questa la causa dell'infiammazione (se di infiammazione si tratta), fermo restando che in bagno continuo ad andare in maniera regolare.
Grazie,
Cordiali saluti
oggi sono al secondo giorno, non trovo ancora miglioramenti significativi con il trattamento.
Domani vorrei già provare a sentire il chirurgo che mi ha operato per vedere cosa ne pensa.
C'è un altro dettaglio che forse ho omesso: in questi giorni ho mangiato spesso in maniera irregolare (panini o "abbuffate").
Siccome il fastidio lo sento più sulla parte alta della ferita, quindi addome, poco sul funicolo, nullo sui testicoli, mi chiedevo se in qualche modo possa essere questa la causa dell'infiammazione (se di infiammazione si tratta), fermo restando che in bagno continuo ad andare in maniera regolare.
Grazie,
Cordiali saluti
[#15]
Gentile utente,
in effetti, la diagnosi e la terapia che Le sono state indicate e che ci ha riportato sul forum...mi hanno lasciato perplesso e molto. Mi scuso per la franchezza, ma credo che con quel farmaco, a quel dosaggio, non riuscirebbe nemmeno a curare un foruncolo. Ma questo l'ho già detto.
A questo punto...delle due ...una. O torna dal Suo Medico di base per rivedere la diagnosi che Le ha proposto, aggiungendo i particolari anamnestici che forse ha omesso. Oppure si sottopone ad una visita dal Chirurgo che L'ha operata. Io Le consiglio la seconda ipotesi. Almeno per iniziare ad escludere patologie chirurgiche, complicanze o sequele connesse con l'intervento..
Mi tenga informato dell'evoluzione della cosa ed auguri.
Un cordiale saluto
Prof. Giovanni MARTINO
in effetti, la diagnosi e la terapia che Le sono state indicate e che ci ha riportato sul forum...mi hanno lasciato perplesso e molto. Mi scuso per la franchezza, ma credo che con quel farmaco, a quel dosaggio, non riuscirebbe nemmeno a curare un foruncolo. Ma questo l'ho già detto.
A questo punto...delle due ...una. O torna dal Suo Medico di base per rivedere la diagnosi che Le ha proposto, aggiungendo i particolari anamnestici che forse ha omesso. Oppure si sottopone ad una visita dal Chirurgo che L'ha operata. Io Le consiglio la seconda ipotesi. Almeno per iniziare ad escludere patologie chirurgiche, complicanze o sequele connesse con l'intervento..
Mi tenga informato dell'evoluzione della cosa ed auguri.
Un cordiale saluto
Prof. Giovanni MARTINO
[#16]
Riguardo le dosi la penso come il Collega che mi ha preceduto: lei pero' non potra' trovare via internet consigli riguardo la terapia, perche' questo non e' consentito, essendo una prerogativa di chi ha la possibilita' di visitarla. Un antinfiammatorio e' un farmaco potenzialmente gastrolesivo e l'aumento della dose e' cosa che va ponderata con attenzione: la invito pertanto a ricontattare il suo Medico al termine della periodo di prescrizione.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#17]
Gentile utente, considerata la sintomatologia e l'evoluzione che ci hai riferito, non si può che condividere il consiglio di una rivalutazione clinica presso il chirurgo che la ha operata, in quanto è altamente probabile che il suo problema sia di un "mashioma", una situazione cioè legata alle sequele (possibili) dell'intervento stesso, alla posizione della protesi che le è stata impiantata e/o al rapporto con i nervi della regione, interessati dal procedimento chirurgico; situazione quasi sempre scarsamente responsiva alla terapia medica (e solo raramente a trattamenti locali).
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Donato DE GIORGI
CHIRURGIA ONCOLOGICA, LAPAROSCOPICA,ENDOSCOPICA,MINIVASIVA
donatodg@libero.it
[#18]
Utente
Salve,
sono stato dal chirurgo che mi ha operato 15 giorni fa, che dopo avermi visitato ha escluso una recidiva, ma è stato scettico anche sul fatto che si trattasse di una infiammazione dei tessuti, perchè (ha detto) se così fosse, mi avrebbe dovuto far male dopo la sua visita, invece non ho sentito alcun dolore, oltre e quello che già avevo.
Tuttavia mi ha dato un antinfiammatorio (ARFEN 10% gel) da usare 2 volte al giorno per 10 gg, principalmente sul cordone della ferita.
Adesso il fastidio si è attenuato di molto, non è scomparso definitivamente ma ora non mi crea preoccupazione.
Vorrei sapere cosa ne pensate, anche perchè nella fretta non ho avuto modo di chiedere/capire bene che cosa abbia potuto causare questo fastidio.
Vi terrò comunque aggiornati sull'evoluzione.
Grazie a tutti.
Saluti
sono stato dal chirurgo che mi ha operato 15 giorni fa, che dopo avermi visitato ha escluso una recidiva, ma è stato scettico anche sul fatto che si trattasse di una infiammazione dei tessuti, perchè (ha detto) se così fosse, mi avrebbe dovuto far male dopo la sua visita, invece non ho sentito alcun dolore, oltre e quello che già avevo.
Tuttavia mi ha dato un antinfiammatorio (ARFEN 10% gel) da usare 2 volte al giorno per 10 gg, principalmente sul cordone della ferita.
Adesso il fastidio si è attenuato di molto, non è scomparso definitivamente ma ora non mi crea preoccupazione.
Vorrei sapere cosa ne pensate, anche perchè nella fretta non ho avuto modo di chiedere/capire bene che cosa abbia potuto causare questo fastidio.
Vi terrò comunque aggiornati sull'evoluzione.
Grazie a tutti.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 61.2k visite dal 31/08/2011.
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